Yvonne Artecontemporanea
Vicenza
via Contra' Porti, 21
393 9060790 FAX
WEB
Paolo Consorti
dal 23/5/2007 al 22/6/2007
Inaugurazione ore 18.30

Segnalato da

Yvonne Pugliese



approfondimenti

Paolo Consorti
Valerio Deho'



 
calendario eventi  :: 




23/5/2007

Paolo Consorti

Yvonne Artecontemporanea, Vicenza

Pittura digitale. Le opere esposte sono state realizzate dall'artista in esclusiva per questo evento e si inseriscono in un ampio progetto ispirato al Terzo Canto dell'Inferno di Dante. In mostra anche il video prodotto da Artsinergy 'Inside the secret things'.


comunicato stampa

Perduta Mente

a cura di Valerio Dehò

Le opere esposte sono state realizzate dall’artista in esclusiva per questo evento e si inseriscono in un ampio progetto ispirato al Terzo Canto dell’ Inferno di Dante. Visionario, cattolico, folgorato dalla Divina Commedia, Paolo Consorti è considerato uno dei più importanti artisti di pittura digitale.
Saranno in mostra una decina di tele in tecnica mista, il video prodotto da Artsinergy ’Inside the secret things’, realizzato dall’artista negli studi della Rai di Terni già presentato a Berlino e a Melbourne, e inoltre alcuni significativi frames estratti dal video.

La Lettura Fuori Scena a cura di Elena Pugliese verrà letta durante il vernissage da Roberta Cortese per introdurre i presenti nell’atmosfera dell’Inferno dantesco ricreato da Paolo Consorti. Si parla della Grande Passeggiata tra vertigini che offuscano la mente “Un giorno nella vita può succedere, di cedere. Le cose non andavano e questo spesso succede, le cose faticavano e c’erano intoppi e sfortune e questo spesso succede. Ma io non sopportavo che l’andare delle cose decidesse per me. Volevo catturare la scena del mondo, gioire.
Ma, qualcosa si è perduto. Qualcosa è perduto.”


Paolo Consorti (San Benedetto del Tronto 1964) La produzione artistica di Paolo Consorti è contraddistinta dalla padronanza dei mezzi più tecnologici, video e pittura digitale, accanto alla tecnica artistica più tradizionale, la pittura. Grazie ai sorprendenti effetti che con questa tecnica raggiunge e alla sua grande sensibilità per il mondo della comunicazione contemporanea, Paolo Consorti è stato scelto per numerose collaborazioni con aziende nazionali ed internazionali. La sua carriera artistica comincia nel 1992 con la sua prima esposizione personale a Palazzo Ducale ad Urbino, l’anno successivo è all’Università la Cattolica di Milano e nel 1995 all’Università La Sapienza di Roma. Molto apprezzato all’estero, Paolo Consorti espone allo spazio JFK di New York nel 1997, nel 1998 ad Hamburg, Berlino e Spriengfield, l’anno seguente è a Minneapolis, nel 2006 torna a Berlino e anche ad Amsterdam. Nel 2007 le sue opere sono in esposizione alla Uber Gallery a Melbourne e alla Galleria Yvonneartecontemporanea di Vicenza.


Testo critico
In questa serie di lavori Paolo Consorti sviluppa alcuni temi tracciati in precedenti serie di lavori come gli “Hyperlandscapes”. Il rapporto tra figura umana e paesaggio prosegue, ma la sua attenzione si è spostata verso figure singolari, individualità femminili in atteggiamenti sempre diversi, ma spesso meditativi, riflessivi. Lo spazio sottratto alle moltitudini si rivela sempre di più, quasi per una naturale decantazione della figura umana. Ma soprattutto è rilevante che siano delle donne le protagoniste, donne che ostentano spesso una casta nudità, colte ai confini di un nuovo Paradiso terrestre. Attorno a queste figure femminili i paesaggi affascinanti e improbabili, sospesi tra futuro e passato, recitano la parte del coro nella tragedia greca. Sono il luogo dell’azione, o, come in questo caso, il luogo del pensiero.

La donna è maternità, speranza, natura. Tutto questo viene raccontato per episodi che sono emblematici e carichi di rimandi non solo alla storia dell’arte. Consorti umanizza la tecnologia ma sul piano dell’immaginario collettivo, non su quello dell’esibizione pura e semplice delle meraviglie di un mondo hi tech. E’ il creatore di una nuova mitologia che laicizza i valori, li porta in un futuro presente che avvertiamo come concreto, quasi reale. Questo lavoro tra mito e attualità, trova piena forma nell’identificazione della donna come cerniera tra l’oggi e il domani. La sensualità del corpo è l’iperbole di un mondo che più cerca di allontanarsi da se stesso e più rischia di non ritrovarsi. E se la formula “SuperEva” riecheggia gli eroi fumettistici della Marvel, è solo un omaggio ai tempi e ai propri miti a buon mercato. In effetti, l’artista guarda più in là ad una umanità futura che ha bisogno di riflettersi nelle proprie origini per progettare il cambiamento. E la funzione di tutto questo la può assolvere solo la donna, colei che costruisce sulle macerie degli uomini, colei che restituisce la vita alla “terra desolata” che abbiamo attorno.
Valerio Dehò

Inaugurazione ore 18.30

Yvonne Artecontemporanea - Artsinergy
Contra' Porti, 21 - Vicenza
Ingresso libero

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