Maura Banfo
Barbara Brugola
Giulia Caira
Silvia Levenson
Dario Neira
Portage
Sabrina Sabato
Olga Gambari
Un gruppo di artisti, accomunati dall'uso il video, oltre a una pluralita' di altri linguaggi, presenta un gioco di spazi paralleli. La visionarieta' dell'immagine in movimento si mescola con codici e dinamiche della pittura, del disegno, della fotografia, dell'installazione, della performance.
Collettiva
a cura di Olga Gambari
“Ogni essere umano, ogni società, ogni mondo, ogni universo abita
visioni parallele, quella che produce e quella di cui è frutto: sono
i due sensi, le due direzioni, forze, energie, i due sguardi che lo
mantengono in equilibrio fra la nascita e la morte, fra il tutto e il
nulla, fra i chilometri e il tempo.” Ernst Kunda
Le visioni parallele – spiega la curatrice della mostra - sono gli
sdoppiamenti di uno sguardo, le percezioni che si aprono come i
cerchi d’acqua generati da un sasso buttato in uno stagno. Si
originano da uno stesso centro, hanno un cuore solo ma poi si muovono
verso orizzonti diversi. Vanno in cerca e portano indietro altri
immaginari e alfabeti. In questa dimensione singolo e plurimo
rientrano in una definizione elastica, che contempla
contemporaneamente l’esistenza di visioni parallele all’interno di
un medesimo soggetto, ma anche molteplici occhi su una stessa realtà.
Questo parallelismo percettivo genera nella creazione artistica una
corrispondente produzione multipla, per gemmazione. Opere come onde
propagate, anelli in espansione. Un gruppo di artisti, accomunati
dall’usare il video, oltre a una pluralità di altri linguaggi,
presenta un gioco di spazi paralleli. La visionarietà dell’immagine
in movimento si mescola con codici e dinamiche della pittura, del
disegno, della fotografia, dell’installazione, della performance.
Sono mondi in contatto osmotico, dove l’immaginario si formalizza
via via come superficie, volume, azione, luce, colore. La mostra
parte, e si conclude, come in un cerchio, da un’area in penombra
dove scorre un flusso luminoso di video-racconti. Attorno si
spargono tracce e percorsi, da seguire come un dialogo a più voci.
Maura Banfo, nata a Torino, dove vive e lavora, presenta il video
Round Trip (2003), due fotografie intitolate Round trip, 190x130 e la
serie di 4 lavori 30 x 40 Principi e principesse.
Barbara Brugola vive a Milano. Presenta il video Glowing Blue 2
(2003) e la serie Clean and vicious, quaranta disegni su carta 17 x 25.
Giulia Caira, nata a Cosenza, vive e lavora a Torino. Presenta il
video Pronto, buongiorno sono Giulia. Con chi ho il piacere di
parlare? del 2002 e due lavori fotografici 105 x 155, intitolati Love
me tender e Così impari, della serie Dejavù.
Dario Neira, nato a Torino dove vive e lavora, presenta il video Red
(2006), il light box G.C. Lichtmberg, le due sculture Self portrait
(Me) e Me\we-piccoli espedienti per migliorare l’autocritica.
Silvia Levenson, nata a Buenos Aires, vive a Meina sul Lago Maggiore.
Presenta il video Something wrong (2005) e una serie di lavori
realizzati in vetro, che danno vita ad un’installazione.
I Portage, formati da Enrico Gaido e Alessandra Lappano, vivono e
lavorano a Torino. Presentano il video New Orleans (2006) e la
performance Pudore (il 25 maggio alle 19.30), che rimarrà documentata
in galleria con un’opera light box e un video.
Sabrina Sabato, nata a Napoli, vive a Milano. Presenta il video Il
dondolo (2002) e il lavoro R.N.8-rinascita 8, composto da due
fotografie (120 x 155) e da una tela 110 x 132.
inaugurazione venerdi 25 maggio 18.30
alle 19.30 si terra la performance Pudore dei Portage
Mar & Partners art gallery
via Parma 64 - Torino
dal martedì al venerdì ore 15.30 -19.30 o su appuntamento
Ingresso libero