Linee. Le fotografie fanno parte di un progetto denominato 'Segni frammenti urbani', nel quale la materia che costituisce la citta' viene interpretata come geometria, percorso obbligato o direzione sotterranea del visibile. A cura di Valeria Vaccari.
Linee
a cura di Valeria Vaccari
Nereo Rapetti si occupa da molti anni di video documentario d'arte e
industriale-istituzionale. Alla attività di regista associa quella di fotografo ,
sempre alla ricerca del particolare nella realtà urbana che inquieti l'occhio dello
spettatore distratto. Infaticabile globetrotter, insegue la realtà secondo il
suggerimento di Henry Cartier-Bresson per il quale "la fotografia è un lavoro
manuale : spostarsi, muoversi. Il corpo e lo spirito devono essere tutt'uno.
Il legame tra il lavoro di regia e quello fotografico si traduce attraverso il ritmo
che caratterizza le sequenza di immagini nel primo caso e che nel secondo caso è
internoall'immagine stessa.
Le fotografie della serie " Linee" fanno parte di un progetto denominato "Segni
frammenti urbani", nel quale la materia che costituisce la città viene interpretata
come geometria, percorso obbligato o direzione sotterranea del visibile. Alcune
immagini associano alle linee reali la loro ombra, lo sdoppiamento, la specularità.
Suggeriscono senza dire l'apparire improvviso di un nuovo scenario, brulicante di
umanità oppure vuoto. Contengono una domanda che rimanda ad una dimensione simbolica
della visione.
La città appare come un labirinto irto di divieti dove la libertà è retta e limitata
in percorsi che Rapetti invita a trasgredire, poiché la realtà stessa lo fa.
Nereo Rapetti coglie con uno sguardo profondamente umano la materia inerte, lo
sguardo umano è rappresentato nella luce che si specchia, riverbera casualmente, si
coglie nelle ombre al calar della sera e nel cielo che fa la sua comparsa come
sfondo.
Qualcuno dice che in città non c'è il cielo e non c'è luce, queste immagini ci
testimoniano il contrario. Qualcun' altro dice che in città non c'è il verde ,
eppure l'erba si insinua ovunque, dietro ad un muro occhieggia un frammento di
verde.
Accade raramente di essere in perfetta sintonia, istantaneamente, con una scena che
viviamo e vediamo, di fotografarla prima che svanisca per sempre. In quel momento ci
sembra di averla prevista, retrostampata nella memoria prima che si imprima nella
retina. A quel momento è dedicato il lavoro che presentiamo in questa mostra perché
ciò che considerate "abituale" e sotto gli occhi di tutti, possa smuovervi,
inquietarvi.
Valeria Vaccari
Inaugurazione 26 maggio 2007
Casa di Tolleranza
via ingegnoli 17 - Milano
Aperto su appuntamento