Velan - Centro d'Arte Contemporanea (sede1)
Torino
via Modena, 52
011 280406 FAX 011 280406
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BrigataEs
dal 29/5/2007 al 28/6/2007
dal martedì al venerdì 16-19, lunedì e sabato su appuntamento

Segnalato da

Velan



approfondimenti

brigataes
Lorenzo Taiuti



 
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29/5/2007

BrigataEs

Velan - Centro d'Arte Contemporanea (sede1), Torino

WanderEs. Si tratta di un'installazione video e fotografica sul tema del viaggio e della ricerca secondo il 'modello romantico' di Goethe e della letteratura, ma anche delle tematiche del nomadismo e dell'identita', sovente terreno di scontro dell'arte contemporanea. A cura di Lorenzo Taiuti.


comunicato stampa

WanderEs

a cura di Lorenzo Taiuti

All'interno della serie "Still Frame" curata da Lorenzo Taiuti la terza mostra presenta lo storico gruppo "BrigataEs". Una videoinstallazione e una serie di installazioni fotografiche ripropongono l'idea di base della serie. Ricomporre le relazioni fra video e immagine statica attraverso la pratica della doppia esposizione, video e fotografica. BrigataEs presenta "WANDERES", installazione video e fotografica sul tema del viaggio e della ricerca secondo il "modello romantico" di Goethe e della letteratura, ma anche delle tematiche del nomadismo e dell'identità, terreno di scontro dell'arte contemporanea più aggiornata.

Mentre si evidenzia il grosso processo di aggiornamento legato dall’apertura di ben 2 Musei di Arte Contemporanea a Napoli, "PAN" e "Madre", è bene mettere a fuoco i gruppi e gli artisti che hanno preparato questi mutamenti. "BrigataEs" lavora dai primi anni 90 a Napoli su posizioni di estrema originalità. Video e installazioni rigorosamente low-tech sono gli strumenti favoriti del gruppo. Il loro lavoro si sviluppa su linee opposte e insieme parallele: memoria e futuro, nomadismo e stabilità. La memoria è intesa come rivisitazione onnivora di tutto ciò che può essere collegato alla loro esperienza o di tutto ciò che può esservi annesso.

La storia dell’Emigrazione e gli eventi del Terrorismo, gli eroi del cinema e gli eroi della cultura Cyberpunk. Il cinema è il loro Travestimento preferito, all’interno di una serie di travestimenti continui, consecutivi e concentrici come la serie delle scatole cinesi. Giorgio Manganelli parlava di una "letteratura come menzogna". Il mondo sostanzialmente "schermico" degli ES è una continua "menzogna filmica" che fa pensare ai tanti travestimenti di Cindy Sherman, alla ricerca di una impossibile realtà personale.

L’Uomo Mascherato e L’Uomo Invisibile, il Serial Killer e l’Eroe Poliziesco sono gli eroi di una serie di video e di videoinstallazioni che li vedono al centro di tutto ma sempre coinvolti in una serie di congiure dove mettono in scena se stessi come "Vittime per eccellenza". Dichiarano i BrigataEs: "Siamo tutti sotto tiro.Bersagli di pallottole reali o immaginarie viviamo in questa immensa "sfera di tiro" che è il mondo…Nel Poligono-galleria l’artista è il bersaglio" Senza dramma immediatamente espresso perché il dramma è sempre riscattato dall’ironia, o piuttosto travestito da ironia secondo un modello cittadino (Napoli) culturalmente molto radicato.

Fra i loro riferimenti, Novalis: "L'ironia socratica è l'unico mascheramento assolutamente involontario e tuttavia assolutamente riflesso" Oggi gli Es si presentano in questa mostra cambiati nella composizione, più fluida e concentrata sulla figura di Elefante e con un atteggiamento mutato. L’installazione "Wanderes" guarda a Goethe, al Goethe del "Viaggio in Italia", che si auto-rappresenta coperto da un mantello da Viaggiatore e un grande cappello sullo sfondo del paesaggio italiano. Il "Viaggio in Italia" appunto, la grande avventura del Romanticismo che propone la destabilizzazione, la partenza per trovare il "centro delle cose".

Il Romanticismo di Brigata Es ha però come ispiratori Marinetti, Duchamp,Totò e l’ Uomo Mascherato. Quindi il viaggio non potrà avere la linearità del Viaggio di Goethe, ma una serie di ibridazioni di contenuto e linguaggio e una disperata ( e disperante ) molteplicità di obbiettivi. Come è giusto che sia oggi in un paese, l’Italia, dal paesaggio irriconoscibile. "Io viaggio non per andare da qualche parte ma per andare. Viaggio per viaggiare. L'importante è muoversi."Robert Louis Stevenson.

Inaugurazione 30 maggio 2007, alle ore 19

Velan - Centro d'Arte Contemporanea
via Modena, 52 - Torino
Orario: dal martedì al venerdì 16-19, lunedì e sabato su appuntamento
Ingresso libero

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