Alessandro Abbiati
Stefano Barri
Simone Bergantini
Filippo Borella
Simona Bramati
Domenico Buzzetti
Matteo Cremonesi
Andrea Mathild Liliane Delibes
Veronica Dell'Agostino
Andrea Francolino
Elisa Franzoi
Michelangelo Galliani
Enrica Magnolini
Marta Mancini
Giulia Marzani
Gianluca Maver
Marco Menghi
Barbara Mezzaro
Camilla Micheli
Massimiliano Alessio Miglierina
Gianni Moretti
Patrizia Novello
Luca Pucci
Simone Saibene
Nicola Samorì
Rino Stefano Tagliaferro
Devis Venturelli
Nicola Villa
Daniele Astrologo
Chiara Canali
Andrea Dall'Asta
Matteo Galbiati
Chiara Gatti
Angela Madesani
Angela Orsini
Stefano Pirovano
Francesco Zanot
Premio Arti Visive San Fedele 2006/2007. La giuria, composta da critici e curatori, ha decretato i primi tre artisti classificati che hanno declinato in differenti modi il tema del male: Devis Venturelli, Simone Saibene, Matteo Cremonesi.
Premio Arti Visive San Fedele 2006/2007
Il Premio Artivisive San Fedele 2006-2007 è ormai giunto alle ultime battute. La giuria ha scelto i primi tre classificati. I curatori-tutors, responsabili delle singole serate di presentazione dei lavori degli artisti in concorso, hanno poi selezionato le opere che saranno esposte in mostra. Innumerevoli sono le modalità con cui il male è stato declinato dai giovani autori.
Nel caso del vincitore del premio, il video Animazione di Devis Venturelli il male è messo in relazione alla morte. Sullo sfondo di un mare che con le sue onde sembra entrare nel nostro mondo di spettatori, un uomo visto di spalle solleva ripetutamente un manichino appeso a una corda. L’uomo tenta di rianimarlo, gettandolo verso l’alto. Come se potesse riprendere fiato per un attimo. Ma il manichino non può riprendere vita. È forse la rappresentazione di un’umanità incapace di vivere, essendo come “impiccata”? Il male si dà attraverso l’impossibilità di dare vita. Non si può rianimare la morte.
Forse unico tra le tante opere in mostra, il video secondo classificato Il furto della zucca di Simone Saibene, si apre a una speranza. A partire dalle suggestioni delle Confessioni di Sant’Agostino, il protagonista ricorda un episodio della sua prima infanzia. Riflettendo sul suo passato, prende coscienza del male commesso. Il male è gratuito – non c’era alcun bisogno di compiere quel furto. Tuttavia, occorre prenderne coscienza, con dolore, perché possiamo affrontare con una nuova consapevolezza le nebbie che ci circondano.
Il terzo premio, una fotografia dal titolo Walk, di Matteo Cremonesi, ci riconduce alla terribilità della morte, attraverso la rappresentazione di un uomo in corsa mentre attraversa un ponte, senza accorgersi di dirigersi verso uno spazio di tenebra, sovrastato dalla presenza inquietante di un albero minaccioso, pieno di rami a forma di tentacoli, come in attesa di uccidere, quasi rivelasse l’ineluttabilità della morte. Ancora una riflessione sulla morte è l’opera di Gianni Moretti, Cronica (Jochen): il male è la condizione d’ombra di un giovane artista morto prematuramente di AIDS, simbolo di un progetto di vita disatteso, vago, solo accennato.
Male è perdersi, groviglio, impossibilità di trovare un senso, caos, erranza dello sguardo; lacerazione, visione parziale e frammentata del mondo, che rimanda a un vissuto pieno di interruzioni, blocchi, sospensioni; scenario desolato, fatto di luoghi ambigui e inquietanti. Il male è come un occhio che si affaccia sul buio, un vortice che inghiotte ogni cosa. Il male è esclusione, cancellazione della memoria, impossibilità di comunicare. Il male è intolleranza, come quando la religione si trasforma in ideologia. Il male rimanda all’interrogazione senza risposta sul perché delle continue tragedie della storia.
Inaugurazione: 30 maggio 2007, ore 18
Centro Culturale San Fedele
Via Hoepli, 3a-b - Milano
Orario: 16-19
Ingresso libero