Scultura africana tradizionale
Scultura africana tradizionale
Lugano, 24 maggio 2007 - BANCA ARNER presenta nelle sue vetrine di Casa Airoldi in Piazza Manzoni 8 a Lugano, da maggio a luglio 2007 un’importante mostra dal titolo L’Impero del fuoco.
Viene proposta una selezione di 20 straordinari pezzi unici di scultura africana tradizionale di ottone e bronzo, realizzati con la tecnica antichissima e complessa della fusione a cera persa, sui modelli della corte dell’Impero Edo, o del Benin, in Africa occidentale, nell’attuale Nigeria, che raggiunse il suo splendore tra il XV e XVI secolo. Nel 1670, il medico olandese Olfert Dappert descrisse Benin come una capitale con un castello ''vasto quanto la città di Harlem, dotato di ''lunghe, bellissime gallerie grandi quanto la Borsa di Amsterdam'', il cui esterno era tappezzato da placche di bronzo che raccontano la storia locale. Il bronzo era il materiale favorito dal re divino perché non si corrode né arrugginisce, simboleggiando così la durata e la continuità della monarchia.
L’antologia presentata da Banca Arner a Lugano offre una panoramica di arte africana tratta da un’appassionata e intensa raccolta di sculture dell’Africa occidentale di Fabrizio Sommaruga in cui sopravvivono la tradizione formale e le identiche tecniche antiche, mantenendo la totale aderenza alla storia, alla bellezza artistica e all'autenticità dei soggetti e del loro stile caratteristico, raggiungendo il livello di vere e proprie creazioni d’arte. Sono anche esposti due straordinari esemplari d’alto antiquariato del XVI secolo, dalla collezione di Augusto Panini.
I primi esempi d’arte africana giunsero in Europa ad opera di viaggiatori, principi e mercanti. Notizia certa si ha nel 1470 e dal XVI secolo si diffusero dall’Africa manufatti straordinari per la raffinata lavorazione e per la rarità dei materiali. Ma è con la spedizione inglese del 1897 che l’Europa scopre l’arte africana, quando la capitale del regno di Benin venne incendiata e si salvarono solo 900 ‘bronzi’ rappresentanti figure umane, animali, divinità e scene di corte, portati in Inghilterra e venduti sul mercato europeo, costituendo il nucleo di molti musei attuali. Così, la fine di un impero segnò la scoperta della grandezza e delle capacità espressive dell’arte africana, recepite dall’arte d’avanguardia, come il Cubismo e che hanno ispirato a Joseph Conrad il racconto Cuore di tenebra.
Questa nuova mostra, curata da Luca M. Venturi, interviene in una fase in cui la cultura europea, i musei più attenti e le case d’asta internazionali stanno rivalutando il patrimonio d’arte antica e contemporanea dell’Africa. Un’autentica e urgente moda culturale, riflessa anche nel gusto e nelle tendenze di oggi, dall’arte alla musica, all'arredamento, ai preziosi.
Il catalogo, nelle edizioni Arner Quaderni, è disponibile agli sportelli di Banca Arner. La mostra è stata allestita in collaborazione con la Galleria Nerart, Via Somaini 6, Lugano, www.nerart.com
BANCA ARNER, particolarmente impegnata nel proporre esposizioni di grande valore intrinseco e di straordinaria vivacità culturale, conferma con questa mostra il suo impegno per l’arte e la cultura. Il Gruppo Arner nel corso degli anni si è sviluppato grazie all'acquisizione di nuove professionalità e al posizionamento raggiunto sul mercato internazionale della gestione patrimoniale, della consulenza finanziaria e del private banking in generale. Arner offre alla propria clientela, privata e istituzionale, le opportunità più interessanti e innovative. Grazie allo studio e alla conoscenza dei più sofisticati strumenti finanziari, la banca è in grado di proporre oggi forme di investimento valide per i mercati in continua evoluzione.
Per altre informazioni:
Stefano Luca Dedola
Banca Arner
0041 (0)91 9126222
stefano.dedola@arnerbank.ch
http://www.nerart.com/
Banca Arner
Piazza Manzoni, 8 - Lugano
Ingresso libero