Associazione Juliet
Trieste
via Madonna del Mare 6
040 313425

Besede, Besede, Besede
dal 12/9/2001 al 13/10/2001
WEB
Segnalato da

Roberto Vidali - Juliet




 
calendario eventi  :: 




12/9/2001

Besede, Besede, Besede

Associazione Juliet, Trieste

Fabiola Faidiga, Ennio Guerrato e Gabriella Marega prendono il timone per la prima tappa della nuova stagione di Juliet con una mostra che si annuncia del tutto diversa dalla grande collettiva che l'ha preceduta.(...) il nuovo appuntamento da' infatti ampio spazio a ricerche che escludono la manualita' e in qualche modo il pathos della pittura per concentrarsi su una testimonianza più volutamente "distaccata" e di matrice evidentemente concettuale (...).


comunicato stampa

Fabiola Faidiga, Ennio Guerrato e Gabriella Marega prendono il timone per la prima tappa della nuova stagione di Juliet con una mostra che si annuncia del tutto diversa dalla grande collettiva che l'ha preceduta. Se quest'ultima verteva principalmente sulla pittura e sul lavoro di un buon numero di celebrità nazionali e internazionali, il nuovo appuntamento ospitato negli ambienti di via Madonna del Mare 6 dà infatti ampio spazio a ricerche che escludono la manualità e in qualche modo il pathos della pittura per concentrarsi su una testimonianza più volutamente "distaccata" e di matrice evidentemente concettuale, e nel far questo funziona -considerata anche, come vedremo, la visione eterogenea dei tre artisti- da specchio per un'attività espositiva che mira essenzialmente alla comunicazione, svincolando le opere da legami di tecnica, età, nazionalità e prestigio Faidiga, Guerrato e Marega sono infatti, chi per forma di pensiero chi per determinazione personale, lontani dalla pittura, e hanno tutti scelto di guardare al proprio lavoro -e quindi al mondo- provandosi nel difficile tentativo di evitare i vincoli di quella dannata "maniera" che l'artista è spesso costretto a far propria. E nella funzione dell'artista quale ponte tra il visibile collettivo e il frammento isolato potremmo identificare proprio uno dei tratti di questa mostra. I tre artisti infatti macinano visioni con evidente instancabilità, per rintracciare ciò che può diventare frammento significativo di ciò che è interesse di tutti perché esiste e che, solo a saperlo vedere, è lì. Il guardare dell'artista è però, come sappiamo, dono d'altra natura, perché il suo occhio è più prensile, spesso più sensibile e acuto: Fabiola Faidiga incrocia nella quotidianità della propria esistenza privata e professionale dei tic che segnalano l'uniformità tipica del nostro tempo, muovendosi dal livello più superficiale giù giù fin alla essenziale identità degli esseri. La sua ricerca ha quindi incrociato la banalità e l'allarmante omogeneità in "Lavoro d'ufficio", dove la frequentazione quotidiana appiattisce la personalità fino a consentire di riscontrare l'omologazione nei dettagli più inaspettati dell'abbigliamento, degli oggetti personali, del parlare. Ha poi frugato nei cassetti come fossero materializzazione della coscienza, trovandovi tracce d'innocenza e peccati piccoli e grandi. Nelle fotografie di sorrisi visti su bocche anonime, isolate dai loro legittimi proprietari e offerte in pasto all'occhio distratto dello spettatore si leggono ancora messaggi semplici: tutti abbiamo voglia di ridere, pochi sanno che non dura. Come la caramella che lentamente si scioglie, ripresa da una minuscola telecamera, proprio in una di quelle bocche.

La telecamera è l'arma preferita di Ennio Guerrato, strumento del mestiere -cineasta e documentarista- e oggetto d'indagine, congegno amato/odiato perché se ne è scoperta l'ambiguità e le molte valenze. Il vedere, specularmente, è l'essere visti, e lo spiare l'essere spiati. Certo, c'è anche il guardare e l'essere guardati -sport nazionale della nostra cultura glam- ma a Guerrato è sembrata più intrigante, e a volte invadente, la capacità apparentemente innocente che quest'occhio ha di scandagliare le nostre vite -non mettetevi più le dita nel naso nell'angolo in fondo alla corsia dei surgelati- cosa ben espressa nella personale alla Juliet del 1998. In quell'occasione la galleria era stata trasformata in una sorta di Panoptycon moltiplicato, dove grazie a un sistema di telecamere a circuito chiuso da ogni sala era possibile vedere le altre e, ovviamente, esser visti. Rispetto al lavoro della Faidiga, Guerrato porta l'identità su un piano più astratto e indubbiamente più inquietante: oggi è l'uomo a vedere l'altro l'uomo (corollario: e a giudicare e stabilire la "pena", sia questa la condizione di perenne target pubblicitario o di clandestino), e non più Dio.

In territori apparentemente più ameni, in diverse latitudini dell'anima Gabriella Marega scorge invece altre ambiguità. Una recente serie di lavori -la tecnica è la stampa fotografica montata su medium density- esplora dei comunissimi elementi delle costruzioni Lego che, fotografati e ingranditi, montati in serie di immagini a replicare l'intercambiabilità dei mattoncini stessi nell'ambito del gioco, suggeriscono la presenza di un animo giocoso e l'immanenza della purezza infantile; immagini che, simili a delle madeleine proustiane, rievocano istantaneamente tempi baciati da ben altro candore. Inevitabilmente, tuttavia, questi elementi dai colori accesi -si vedano i piccoli fiori di plastica sistemati a formare un prato "virtuale"- assumono anche l'aspetto grottesco del succedaneo, di una natura dell'era atomica, o da Toys Story -il che, a ben guardare, è lo stesso- costretta a riprodursi non più nemmeno in serra, ma in scatola. Lo zucchero e le caramelle impiegate nella "costruzione" dei più recenti lavori aggiunge un'ulteriore dimensione al messaggio. I paesaggi di Gabriella Marega diventano così delle "terre di mezzo", dimensioni potenzialmente visitabili ma nascosti dalla spessa incrostazione di una coscienza arenatasi nelle secche del quotidiano.

Inaugura giovedì 13 settembre alle ore 18

Orario: ogni martedì dalle 18 alle 21, o su appuntamento telefonando al n. 040 313425.

Associazione Juliet
Via Madonna del Mare 6, Trieste

IN ARCHIVIO [17]
Martina Di Trapani
dal 29/2/2012 al 30/3/2012

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede