Opere che ripercorrono le tappe piu' significative dell'attivita' dello scultore. Una quarantina di lavori, da quelli in bronzo, legno e terracotta degli anni 80 fino alla recente ricerca sui materiali nuovi, in particolare la gomma siliconica. La mostra continua all'aperto, in Piazza Giovanni XXIII, dove si trovano altri 4 significative opere.
Sculture
Venerdì 1 giugno 2007 (ore 21.30) si inaugura a San Pietro in Casale (Bologna), nello spazio espositivo di Museo Casa Frabboni (Via Matteotti 137), la mostra di Mauro Mazzali, Sculture.
In mostra, opere che ripercorrono le tappe più significative dell’attività artistica dello scultore attraverso una quarantina di opere, da quelle in bronzo, legno e terracotta degli anni Ottanta fino alla recente ricerca sui materiali nuovi, in particolare la gomma siliconica: una quindicina di ritratti in terracotta, angeli ribelli in legno dorato, opere in bronzo dedicate ai miti classici di Atteone e di Icaro, e poi le opere in gomma siliconica tra cui Terra degli avi (2005), Et in Arcadia ego (1998), Still life (1999).
La mostra continua all’aperto, in Piazza Giovanni XXIII, dove è possibile ammirare altri quattro significativi lavori di Mazzali: il portale in bronzo dell’Oratorio della Visitazione, il monumento ai Santi Pietro e Paolo, il bassorilievo che ricorda il bombardamento di San Pietro in Casale durante la seconda guerra mondiale, il ritratto di don Alfonso Baroni sulla facciata del Centro culturale Giovanni XXIII.
Lo scultore in una intervista a Claudio Cerritelli, spiegando i passaggi attraverso i quali si è modificata la sua concezione della scultura, dice: "... Ho sempre lavorato con materiali “storici”, la terracotta o il bronzo, per dare corpo ad una possibilità di riformulare temi della cultura occidentale che gravitano nel campo della metafisica. Posso definirmi un anacronista laterale avendo operato per anni in solitudine, accettando volentieri committenze nel campo dell’arte sacra. Ecco che alla fine degli anni Novanta ho pensato di spingere la mia ricerca all’uso dei materiali di sintesi. In gioventù avevo sperimentato le tecniche del calco sulla scorta delle esperienze americane di Segal. Non ero soddisfatto e ho abbandonato. Poi un giorno guardando un campo di grano falciato, ridotto a balle di paglia, ho avuto una grande emozione: la natura veniva ciclicamente “solidizzata”. Il parallelepipedo, metafora del blocco di marmo, di una dimensione geometrica artificiale, frutto di un’azione umana, stava lì, disteso, serialmente composto nello spazio. La presenza dell’uomo era forte, era la sua assenza, visivamente connotata dall’oggetto, o meglio ancora dall’atto che l’aveva prodotto." Da quel momento è iniziato lo studio di Mazzali per arrivare ad una soluzione tecnica accettabile con l’idea di ricreare quel momento di “straniamento” che lo aveva colpito così violentemente. "... Poi ho pensato che l’atto di sradicare, raccogliere, abbandonare, collocare i frutti della natura che l’uomo adopera per la propria sopravvivenza e gli oggetti che costruisce per le più disparate finalità, assumono valenza espressiva nell’immagine della natura morta, decontestualizzati o sradicati. Il termine più appropriato è quello della lingua inglese, still life, vita silenziosa. La natura che non ha più voce ma che parla attraverso la propria immagine ricomposta. ... Le opere in gomma siliconica sono bianche come il marmo o il gesso o altra materia dipinta di bianco: l’attrazione è tale che tutti o quasi si mettono a toccare."
Il catalogo della mostra sarà realizzato nell’autunno prossimo in modo da poter avere un album fotografico che documenti le opere nel contesto espositivo di San Pietro in Casale.
Mauro Mazzali: nasce a Castelmassa (Rovigo) il 3 luglio 1948. Vive e lavora a Bologna dove ha conseguito il diploma presso l'Accademia di Belle Arti della quale è Direttore dal novembre 2003 e presso cui è titolare della cattedra di Scultura.
Ha realizzato numerose opere pubbliche tra cui: per la Chiesa di San Gregorio e Siro di Bologna ha modellato e fuso in bronzo 13 statue di piccole dimensioni che coronano l'interno della chiesa; per il Vaticano ha realizzato lo Stemma Papale che orna la Sala Stampa; per la Caritas bolognese ha eseguito il busto in bronzo commemorativo del Cardinal Poma; per il XXIII Congresso Nazionale Eucaristico ha realizzato il bassorilievo commemorativo della manifestazione collocato nella Sala delle Vestizioni. "Quando si dice "scultura", immediatamente la mente corre a materiali quali il marmo, la pietra e il bronzo, solidi e pesanti per eccellenza, duraturi, anzi eterni, nell'immaginario collettivo. Solamente in seconda battuta invece si riflette sugli altri medium di quest'arte: la terracotta e il legno, il ferro e il gesso, il vetro e le resine. Certamente però non viene in mente la gomma siliconica, se non come stadio intermedio, come "passaggio", nel raggiungimento dell'opera conclusa. Nella sua produzione recente, invece, Mazzali usa la gomma siliconica, e con questo medium assolutamente contemporaneo si esprime in opere particolarissime e definitive che, come le altre in terracotta o bronzo, vivono di un preciso controllo formale e di una indubbia eleganza compositiva. Volumi nitidi che sempre comunicano una monumentalità profondamente compresa, ma che ora, recuperando l'antichissima tecnica di riproduzione mimetica, resa paradossale proprio dalla sua applicazione alla gomma siliconica, hanno il compito di condurre alle estreme conseguenze lo scontro tra Natura e Artificio. Ogni lavoro di Mazzali si è sempre proposto come originale e brillante contrappunto fra parti formalmente indagate, sempre immediate e fresche, e dirompenti soluzioni in bilico tra informale e astrazione. Ma il contrappunto tra le forme e le soluzioni plastiche, altro non è se non il riverbero della complessa personalità dell'artista e della sua vasta cultura." Alfonso Panzetta
Inaugurazione ore 21.30
Museo Casa Frabboni
Via Matteotti 137 San Pietro in Casale (Bologna)
da martedì a domenica dalle 20.30 alle 23.00. Chiuso il lunedì