Shed Spazio Nuova Ticosa
Como
Viale Franklin Delano Roosevelt
031 271343
WEB
En Blanc et Noir
dal 18/9/2001 al 21/10/2001

Segnalato da

Paola Carlotti




 
calendario eventi  :: 




18/9/2001

En Blanc et Noir

Shed Spazio Nuova Ticosa, Como

"Simboli e simbolismi nell'arte contemporanea - En blanc et noir" curata da Roberto Borghi, Ileana Gelidi, Enrica Vittani ed organizzata, nell'ambito del XXXV Festival Autunno Musicale a Como, dal Centro Attivita' Musicali e Teatrali. Partecipano alla mostra artisti europei ed asiatici.


comunicato stampa

Simboli e simbolismi nell'arte contemporanea

A cura di Roberto Borghi, Ileana Gelidi, Enrica Vittani
ed organizzata, nell'ambito del XXXV Festival Autunno Musicale a Como, dal Centro Attivita' Musicali e Teatrali. Partecipano alla mostra artisti europei ed asiatici.

Dopo il Simbolismo storico la dimensione del "simbolo" viene presa in considerazione dagli artisti visivi negli anni Sessanta, quando l'arte inizia a contaminarsi con i media. Tale contaminazione determina inevitabilmente lo sviluppo della dinamica simbolica in chiave comunicativa anziché mitico-religiosa ed è da questo "abbassamento" del simbolo a livello mass-mediale e quotidiano che si sviluppa la presente mostra.

Gli artisti invitati si muovono su livelli diversi di interpretazione della dimensione simbolica: un gruppo si concentra sulla dinamica comunicativa, intesa come "ambito simbolico collettivo" generato dall'azione dei media; un altro gruppo concepisce il simbolo come un "feticcio", emblema della propria condizione individuale; altri artisti, soprattutto pittori, tentano di ricollegarsi al simbolismo storico citandone le opere più significative o i riferimenti iconici più noti.

Gli artisti estremo-orientali, infine, manifestano una concezione "spirituale" del simbolo attinta dalla riflessione sulla natura e sui suoi cicli, da cui buddhismo e taoismo traggono una molteplicità di visioni etiche ed estetiche. Per esplicitare queste diverse sfaccettature di interpretazione della dimensione simbolica la mostra sarà corredata da una serie di incontri nei quali gli artisti spiegheranno, attraverso discussioni o performance e in collaborazione con figure di spicco di altri linguaggi comunicativi, la loro visione dell'arte in relazione al simbolo. Queste attività, che si svolgeranno ciascuna in un giorno diverso della settimana consisteranno in :

- lezioni sull'evoluzione del concetto di simbolo nella storia dell'arte, tenute da Giuliano Collina e da Roberto Borghi in collaborazione con gli artisti Piccaluga, Valsangiacomo, Belcaro, Bordoli e Soldini;
- lezioni di arte e scritture orientali tenute dagli artisti Kim Min-Jung, Bak Seon-Ghi, Shuei Matsuyama e Zhang Qi-Kai;
- performance dei singoli artisti.

Ulteriori incontri con personalità dell'arte e della letteratura metteranno a fuoco la concezione del simbolo nell'era delle comunicazioni di massa.

Gli artisti che partecipano alla mostra sono:

Emilio Alberti crea dipinti e sculture dal forte impatto scenografico, attraverso cui attua una personale ricerca sul colore.

Roberto Belcaro realizza dipinti di grandi dimensioni con la tecnica del collage e dell'olio su tela, in cui la memoria dell'arte simbolista convive con suggestioni della pop art e del graffitismo metropolitano.

Buno Bordoli dipinge figure dal forte impatto visivo in stile neoespressionista e con una tavolozza ispirata ai grandi maestri del Novecento.

Giannetto Bravi recupera cartoline d'epoca che, una volta fotografate, ingrandite e stampate su tela, creano una singolare ambiguità fra l'immagine fotografica e quella pittorica.

Giuliano Collina dipinge quadri con una forte connotazione materica e con soggetti tratti, di volta in volta, dalla vita quotidiana così come dalla tradizione pittorica italiana del Novecento.

Gretel Fehr crea sculture e dipinti dai colori squillanti e con un'evidente caratterizzazione ironica.

Anna Rosa Gavazzi realizza fotografie dall'aspetto enigmatico, in cui un rigoroso bianco e nero fa da contrasto a una struttura complessa e arzigogolata dell'immagine.

Maria Teresa Gavazzi dipinge immagini ispirate con ironia e leggerezza alla vita quotidiana, spesso giocate su dei sottili giochi di parole che compaiono nei titoli.

Isabella Gobbato crea sculture filiformi ispirate alla tradizione plastica di inizio Novecento.

Tommaso Gòmez realizza disegni a metà fra illustrazione e iperealismo.

Keng Hao-Kang crea installazioni concettuali in cui la tradizione artistica orientale si contamina con i miti portanti della cultura orientale.

Riccardo Mantero plasma sculture in ferro di grandi dimensioni nelle quali viene indagato il rapporto fra pieno e vuoto, negativo e positivo.

Shuei Matsuyama realizza dipinti su carta che tentano di tradurre visivamente alcune suggestioni musicali sia orientali che occidentali.

Kim Min-Jung contamina l'antica tecnica della pittura a inchiostro su carta di riso con le suggestioni della pittura informale di tipo segnico e gestuale.

Fabrizio Musa utilizza lo scanner come strumento per ottenere una resa estremamente realistica dell'immagine fotografica, i soggetti delle sue opere sono tratti prevalentemente dall'immaginario dei media.

Antonella Padovese realizza installazioni scultoree in vetro attraverso cui evoca "presenze" universali, figure dal tono ironico e malinconico allo stesso tempo.

Sergio Piccaluga dipinge a olio su tela paesaggi vagamente metafisici ispirati alla pittura simbolista di fine Ottocento.

Zhang Qi-Kai crea installazioni e dipinti su carta ispirati al più classico dei concetti sottesi alla cultura orientale: quello del vuoto.

Enzo Santambrogio plasma il ferro costruendo monumentali sculture dalle evidenti connotazioni simboliche.

Fabrizio Soldini realizza una pittura di tipo neoespressionista in cui si intravedono anche molteplici citazioni dell'Action painting e dell'arte informale.

Doriana Jabes crea installazioni in ceramica spesso ispirate alle fiabe e ai miti dell'infanzia.

Mauro Valsangiacomo crea dipinti di stile informale in cui predomina un cromatismo etereo e improntato alla pittura di paesaggio di inizio Novecento.

Inaugurazione mercoledì 19 settembre ore 19

Orari: tutti i giorni, al mattino dalle 10.30 alle 12.30 e al pomeriggio dalle 15.30 alle 19.

Ingresso libero

Informazioni:
CENTRO ATTIVITÀ MUSICALI E TEATRALI
Villa Olmo, via S. Cantoni 1, 22100 Como
Tel. 031. 571.150 Fax 031. 570540
E-mail: autunnomusicale@camtam.it
Sito Internet: http://www.camtam.it

UFFICIO STAMPA: ELLECI STUDIO COMO - PAOLA CARLOTTI
TEL. 031 301037 - 335 7059871 FAX 031 299028

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