Timur Novikov
Sergej Bugaev
Vladislav Mamyshev
Georgj Gurianov
Denis Yegelsky
Evgeny Yufit
Oxana Maleeva
Teresa Mavica
Marco Rossi
We are waiting for the change. La mostra presenta dipinti, tessuti, fotografie, video, espressioni di una straordinaria fase di cambiamento. Molte tra le opere piu' significative di 6 artisti che, tra la meta' degli anni '80 e la fine degli anni '90, hanno caratterizzato la vita di San Pietroburgo - allora Leningrado. Il gruppo Nuovi Artisti era caratterizzato dal "culto del tutto" di Larionov e dal superamento dell'individualita' nella creazione dell'opera.
We are waiting for the change
A cura di Oxana Maleeva e Teresa Mavica
52. Esposizione Internazionale d'Arte
Uno dei Palazzi più belli di Venezia – Palazzo Donà dalle Rose, edificio della fine del XVI secolo - ospiterà, durante la 52. Esposizione Internazionale d’Arte, la mostra “The Storm and the Harbour”. Saranno presentate molte tra le opere piu' significative degli artisti che, tra la metà degli anni ’80 e la fine degli anni ’90, hanno caratterizzato la vita di San Pietroburgo – allora Leningrado.
Questa mostra è un’assoluta novità, poiché per la prima volta nel contesto di un appuntamento internazionale di tale importanza si è riusciti a riunire alcune delle opere più significative di questa straordinaria fase nella storia dell’arte di Leningrado e dell’intera Russia.
In mostra opere di:
Timur Novikov;
Sergej Bugaev (Africa);
Vladislav Mamyshev (Monroe);
Georgj Gurianov;
Denis Yegelsky;
Evgeny Yufit
La mostra presenta dipinti, tessuti, fotografie, video; tutte le espressioni di una straordinaria fase di cambiamento, riassunta, con la grande forza rivoluzionaria del rock, in una delle canzoni più belle del famoso gruppo Kino:
“…I nostri cuori reclamano il cambiamento
I nostri occhi pretendono il cambiamento
Nelle nostre risate e nelle nostre lacrime, nelle nostre vene pulsa
“Cambiamento! Aspettiamo il cambiamento…”
(V. Zoi – dal brano “Voglio il cambiamento”)
Del gruppo Kino, guidato da Viktor Zoi, scomparso nel 1990 a soli trent’anni, fanno parte anche Novikov, Africa, Gurianov. Altra testimonianza fedele di questo “nuovo mondo” è il film “Assa”, del regista Sergey Solovëv, a cui partecipano molti degli artisti dei movimenti che caratterizzano quegli anni.
L’importanza delle nuove correnti è confermata, inoltre, dalle numerose pubblicazioni ed esposizioni, nazionali ed internazionali, cui sono chiamati a partecipare alcuni degli artisti piu' in vista (Novikov e Africa in particolare). Numerose sono le prestigiose mostre nei più importanti musei e gallerie d’Europa e degli Stati Uniti.
Il gruppo Nuovi Artisti irrompe sulla scena di Leningrado nella metà degli anni ’80, come la terza forza che si interpone nell’ormai stanca competizione tra artisti ufficiali (riconosciuti dalla critica di stato) e quelli non ufficiali.
I punti fondamentali della loro arte sono il “culto del tutto” di Larionov – “l’arte è fatta di tutto, su tutte le superfici”. Il superamento dell’individualita' nella creazione dell’opera: i Nuovi Artisti creano le proprie opere collettivamente e lo spirito di gruppo si manifesta nella totale assenza di interesse nell’attribuire la paternità dell’opera: realizzano insieme opere radicali: dipinti, pièce teatrali, film, musica, giornali, libri e addirittura una “Televisione Pirata” (Piratskoe Televidenie).
L’affrancamento dalla pittura: l’artista non può essere relegato alla sola pittura: egli crea con la musica, il video, il teatro, la fotografia, la moda, la letteratura, la cucina, la critica e con tutti i mezzi che gli permettono di esprimere la propria contemporaneità.
Timur Novikov, Africa, Oleg Maslov, insieme agli altri, attingono la propria ispirazione a molte e differenti sorgenti: l’avanguardia classica (il primitivismo di Larionov, l’arte di massa di V. Maiakovski, la teoria sulle installazioni di L. Kuleshov), la pop art, l’arte dei graffiti. Il movimento diventa uno dei più radicali del tempo e da' vita a nuove scuole indipendenti non solo nel campo delle belle arti, ma anche nel cinema, nella musica, nella letteratura e in molti altri campi.
Nel 1986 Novikov e Africa fondano il Club degli Amici di Majakovski, allo scopo di diffondere la nuova arte russa, ancora troppo lontana dal grande pubblico. Le autorità nazionali e locali non prestano alcuna attenzione – quando addirittura non le combattono – alle nuove tendenze dell’arte e non hanno, dunque, alcun interesse a creare o mettere a disposizione luoghi e situazioni per farla conoscere. Le mostre della nuova arte, quindi, sono sempre semi-clandestine e organizzate con pochi mezzi.
Nello stesso periodo, teorizzato da Yufit, nasce il Necrorealismo i cui principi fondamentali sono da ritrovare ne “l’idiotismo puro, senza un segno di coscienza”; nella vivacità della rappresentazione della morte, come antidoto alla paura; nel “coraggio virile” per affrontarla. Yufit, padre di questo movimento, realizza dipinti, pièce teatrali e film. Primo e significativo esempio del suo stile è il film “Papà, Babbo Natale è morto”, presentato a diversi festival internazionali e premiato con il Grand Prix a Rimini.
Negli anni ’90 le personalita' piu' rappresentative del gruppo Nuovi Artisti mutano repentinamente la propria visione. Guidati da Timur Novikov, il “capo spirituale” degli artisti di San Pietroburgo, gli ex Nuovi Artisti articolano il paradigma del classico a diversi livelli: dall’edonistico alla cultura di massa.
Novikov, Monroe, Yegelsky, Gurianov, ora riuniti insieme ad altri sotto il nome di Nuova Accademia, si interessano ai temi della tradizione classica, fino ad approdare al mito e alla religione. Nel 1998, Timur Novikov pubblica nel libro “Nuova classismo russo”, una serie di articoli teorici sulla Nuova Accademia.
La creatività di questi gruppi, il loro carattere polemico, i legami trasversali tra di essi e tra i loro leaders e membri, nonche' il concetto generale di nuova scuola in termini moderni, rappresentano uno dei pochi fenomeni artistici locali, che hanno superato i confini nazionali per approdare in Occidente.
Ci raccontano un mondo, allora sull’orlo del cambiamento. Una svolta attesa, ma che sembra non giungere mai. Un limite che si sposta sempre un po’ più in là. Ora che tutto è passato e poco o nulla e' avvenuto dell’atteso cambiamento, rimane in chi l’ha vissuto il ricordo vivo di un’indimenticabile atmosfera. Nell’allestire la mostra, riaffiora la sanguigna energia della novita'.
Oxana Maleeva, ideatrice e curatrice della mostra “The Storm and the Harbour”, è cresciuta respirando quest’aria. Ha collaborato con Novikov e con gli altri artisti, muovendo i primi passi nell’arte, correndo lungo il filo del rinnovamento e attraversando gli strati in accumulo di un periodo di continue trasformazioni, in attesa dell’atteso ultimo cambiamento.
COLOPHON
Immagine: TIMUR NOVIKOV
Progetto in collaborazione con:
Angleshots – Milan – http://www.angleshots.com
Ideato da: Oxana Maleeva
Coordinamento generale:
Oxana Bondarenko, Direttrice Victoria Art Foundation
Supporto al coordinamento:
Anna Tsvetkova, The Palaces of the Russian Museum Restoration Fund
Concept artistico generale: Marco Rossi
Organizzazione: Victoria Art Foundation
Con il supporto di: The Palaces of the Russian Museum Restoration Fund
Ufficio Stampa & P.R.
Orsola Bertini Curri, OBCPress, Venezia-Padova, +39 347 1133435, press@obcpress.it
Sponsor generale: Company Novatek - www.novatek.ru
Un ringraziamento particolare per il prezioso sostegno a: Leonid Mikhelson
Un grazie particolare a:
Alexander Borovsky - Museo Statale Russo, S.Pietroburgo - Dep. D'Arte Contemporanea
e alla Famiglia di Timur Novikov, che ha concesso l'uso del materiale tratto dall'archivio personale e un grazie speciale a Xenia Novikova
Con il supporto di:
Serghei Adoniev
Olga Kudriatseva - Gallery D137
Igor Markin - Art4.ru
Vladimir Ovcharenko - Regina Art Gallery
Antonio Piccoli - Antonio Piccoli Collection
Claire Savoretti and Dilyara Allakhverdova - Contemporary City Foundation
Si ringraziano: Miranda Miryanashvili e Joel Bastenaire
VIP Preview: 7 giugno 2007 – ore 19:00 – solo su invito
Apertura ufficiale: 8 giugno – 15 luglio 2007
Palazzo Donà dalle Rose
Fondamenta Nuove, Cannaregio 5101 – Venezia
orari: 12:00 – 19:00 (chiusa il lunedì)