Mirror. Fotografie. L'autore lavora sulla suggestione e sul contrappunto della profondita' di campo; posa lo sguardo su punto preciso, ad un preciso istante della vita, ed e' un momento febbrile che procede come dentro la sintassi di un sogno.
Mirror
Dinanzi all'opera di GP siamo immediatamente proiettati in un confronto prossemico ravvicinato con i soggetti. Si tratta di un autore che potremmo definire sensoriale e più precisamente "tattile"; nelle sue immagini l'ordito stesso della struttura corporea, la texture della materia, ci piazza sotto la lama di un'unghia, a contatto con la pulsione del sangue sotto alla pelle, con la sabbia tra le dita dei piedi, la temperatura vetrata di una piastrella, con la ruvidità di un tessuto che gratta e l'inconsistenza stessa dell'aria: ma le fotografie rimangono enigmi che l'autore non "risolve" nella perentorietà di questo primo impatto fisico: infatti dalla graffiante incisione dei frammenti "a fuoco", improvvisamente l'immagine si dilata, in avanti e all'indietro, in un vertiginoso "fuori fuoco" che precipita a perdita d'occhio.
GP lavora sulla suggestione e sul contrappunto della profondità di campo; posa lo sguardo su punto preciso, ad un preciso istante della vita, ed è un momento febbrile che procede come dentro la sintassi di un sogno. Ogni immagine non è dunque soltanto conchiusa in se stessa, ma presuppone e rinvia a tutto "l'oltre", a tutto "il prima", a tutto quel mondo che è accanto e intorno all'inquadratura, e che non vediamo. Nella fotografia anch'essa un linguaggio, la poesia di GP, sta appunto nel potere evocativo di questo non detto – come tutta la poesia nello spazio bianco tra le parole – : c'investe con il silenzio di ciò che non ci mostra. "Lo specchio" delle sue immagini è il riflesso dell'anima dei propri soggetti, talvolta delle loro ossessioni e allo stesso tempo, è lo specchio continuamente rovesciato, delle relazioni che si stabiliscono tra i soggetti e il proprio autore, tra noi che osserviamo e i soggetti, tra l'autore e noi… in un rimbalzo continuo all'infinito. Giorgia Fiorio
Inaugurazione 7 giugno 2007
Pho-To' 35 Gallery
via Giuseppe Barbaroux, 35 - Torino
Orario: tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00; chiuso la domenica
Ingresso libero