In viaggio nell'Asia centrale sulle orme di Scipione Borghese e Jules Brocherel. La mostra accosta il racconto fotografico di Torrione alle testimonianze scritte e le fotografie pubblicate all'epoca della spedizione capitanata dal principe Scipione Borghese.
In viaggio nell'Asia centrale sulle orme di Scipione Borghese e Jules Brocherel
Nell'estate del 1999 Stefano Torrione ed Eugenio Alberti Schatz ripercorrono le tracce della spedizione compiuta in Kyrgyzstan (Asia centrale) da Scipione Borghese e Jules Brocherel, nel lontano1900, alla volta delle pendici del Khan Tengri nella regione del Tien Shan.
La mostra, organizzata dalla Città di Bolzano, Ufficio Beni culturali dell'Assessorato alla Cultura e allo Spettacolo, accosta il racconto fotografico di Torrione alle testimonianze scritte e le fotografie pubblicate all'epoca della spedizione capitanata dal principe Scipione Borghese.
Il risultato è sorprendente: le foto a colori, che mostrano l'accelerazione impressa al paesaggio dallo sviluppo tecnologico imposto dal modello sovietico - industrie, infrastrutture, alfabetizzazione, sedentarizzazione delle popolazioni nomadi - si pongono drammaticamente in contrasto con le immagini in bianco e nero del passato.
Dopo un lungo viaggio dal Mar Nero alle frontiere della Cina Jules Brocherel, giornalista valdostano, accompagnato dalla guida di Macugnaga Mattia Zurbriggen, il 15 agosto del 1900 raggiunse la base del Khan Tengri, il Signore degli Spiriti; a causa del maltempo non fu possibile alla spedizione scalarne la cima. Un secolo dopo, lo stesso giorno, Stefano Torrione raggiunge il campo base a 3.400 metri in elicottero, dopo avere viaggiato lungo la via della seta fino a Inhyyl'cek.
Lo spirito della spedizione è necessariamente cambiato: ma la ricchezza della documentazione sta nella scoperta di un mondo interessantissimo in cui oggi convivono tradizione e modernità . Solo ripercorrendo tale impresa i protagonisti di oggi capiscono che per la spedizione il fallimento alpinistico fu secondario: l'avvicinamento era stato più importante della meta.
In 60 fotografie Torrione cattura immagini di città dagli antichi fasti, territori segnati dalla modernizzazione, tradizioni, costumi, persone: da Baku, la città del fuoco sempre ardente, ove le cupole delle moschee trovano come loro sfondo i profili delle fontane del petrolio, attraverso le steppe desertiche del Turkmenistan, a Bukhara, città sacra dell'Islam, che impone il classicismo dei suoi tesori architettonici sul grigiore sovietico; dai fasti della leggendaria Samarcanda, attraverso il Kyrgyzstan popolato da antiche e fiere popolazioni nomadi, alle montagne del Tien Shan dove si trova il Khan Tengri, principe del cielo, signore degli spiriti. Le immagini di Stefano Torrione, non valgono però solo come interessante reportage di viaggio, in ogni dettaglio emerge, infatti, anche la sensibilità artistica del fotografo valdostano.
La mostra Tien Shan, vuole essere una promozione degli eventi culturali che nel 2002, celebreranno l'Anno Internazionale delle Montagne (A.I.M.), promosso dall'Assemblea delle Nazioni Unite proprio su proposta del Kyrgyzstan. L'esposizione rientra, dunque, tra gli obiettivi del Comitato Italiano per il 2002 Anno Internazionale delle Montagne che intende difendere il patrimonio culturale delle comunità e delle società montane e promuoverne la conservazione e lo sviluppo sostenibile.
La città di Bolzano, porta delle Dolomiti, sente in modo molto forte il collegamento con la montagna e la cultura alpina, ed intende con questa iniziativa e con le altre che seguiranno nel 2002 sottolineare questi legami e queste sensibilità .
Inaugurazione per giovedì 20 settembre 2001 alle 19.00
Orari: martedì - domenica 10-13 e 16-19
Catalogo in mostra
Mostra ideata da Stefano Torrione ed Eugenio Alberti Schatz
STEFANO TORRIONE
Nasce ad Aosta, fotografo professionista dal 1992, vive fra Milano e Saint-Pierre (Aosta).
Collabora con numerose testate giornalistiche italiane e riviste di viaggio, italiane e straniere, fra cui Weekend Viaggi, Gente Viaggi, Tuttoturismo, In Viaggio, Rutas del Mundo. Ha pubblicato il volume 'Nos Atre', che raccoglie un'approfondita ricerca sulle tradizioni popolari della Valle d'Aosta. Ha esposto le sue fotografie a Torino, Milano, Bolzano ed Aosta. Nel 1994, in occasione del festival Rencontres de la photographie di Arles (Francia) ha vinto il premio Kodak European Panorama con un reportage sui bambini di strada di Bucarest. È rappresentato dalle agenzie Black Star (New-York) Hemyspheres (Parigi) e Franca Speranza (Milano).
EUGENIO ALBERTI SCHATZ
Traduttore e autore, vive e lavora a Milano, dove si occupa di comunicazione d'impresa.
Di madre lingua russa, ha lavorato a lungo in Russia e nelle repubbliche dell'ex Unione Sovietica, compiendo numerosi viaggi e approfondendo diversi aspetti della società e della cultura di quei paesi. Scrive testi di critica d'arte, collabora con le riviste Count-Down e Don Juan, nel 2000 ha pubblicato il libro 'Schiavi della comunicazione - Vita e nevrosi nella fabbrica dei media'.
Ente organizzatore Città di Bolzano, Assessorato alla Cultura e allo Spettacolo, Ufficio Beni Culturali
Con la consulenza di Augusto Golin
Allestimento e grafica Stefano Torrione
In collaborazione con Ufficio Stampa - Città di Bolzano - Ripartizione Affari Istituzionali
Con il sostegno del
Comitato Italiano per il 2002 Anno Internazionale delle Montagne - http://www.montagna.org
Traduzioni del catalogo Wolftraud De Concini
ufficio stampa:
artlink: sabrina michielli, silvia torresin
via napoli 3 - 39100 bolzano
T 0471500483 F 0471506592
http://www.artlink.it
Galleria Civica
Piazza Domenicani 18, Bolzano