Teatro del Trionfo
Cartoceto (PU)
piazza Marconi

Lucilla Candeloro
dal 8/6/2007 al 23/6/2007
WEB
Segnalato da

Helena Rusikova



approfondimenti

Lucilla Candeloro



 
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8/6/2007

Lucilla Candeloro

Teatro del Trionfo, Cartoceto (PU)

Ri.Tratti. Mostra personale dell'artista in occasione del festival 'Meringhe Rosa, dolci incontri diabetici'.


comunicato stampa

Ri.Tratti

A cura di Helena Rusikova

Il progetto della giovane artistia Lucilla Candeloro, è ospite all’interno del festival “Meringhe Rosa, dolci incontri diabetici” curato da Elena Rapa, con il supporto dello SPAC di Pesaro e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cartoceto. Il festival, oltre alla personale della Candeloro, ospiterà (dal 2 al 24 giugno) vari eventi tra teatro, musica e arte. Gli ingressi sono gratuiti e all’esterno sono stati allestiti degli stand gastronomici.

“RI-TRATTI”, personale di Lucilla Candeloro
testo di Helena Rusikova

Facce ovunque.
Dietro questa presenza pressante e velatamente claustrofobica di volti, sembra nascondersi l’attesa di qualcosa: balena l’idea che l’autrice sia in debito con tutte quelle persone, per il fatto stesso di averle create, e loro adesso vogliono delle risposte.

Questa sensazione è ulteriormente accentuata dalla capacità tecnica dell’artista che, se ad un primo sguardo può apparire sterile accademismo, in realtà rende queste figure “presenti” e vibranti, condizioni necessarie affinchè possano avvicinarsi il più possibile all’universo dello spettatore: l’universo delle persone che esistono davvero.

La galleria di facce creata da Lucilla Candeloro, ha ipoteticamente origine in persone realmente esistenti, o esistite: si tratta con ogni probabilità di persone che non avendo goduto di un riconoscimento in vita, sperano di ottenerlo almeno nella loro dimensione riprodotta.
Una sorta di riscatto attraverso l’arte.

Esiste però in tutto questo, un paradosso o divario, laddove è l’artista stessa ad insistere ossessivamente su questi inumerevoli ritratti, alla ricerca di una spiegazione (sulla diversità e marginalità), nello stesso momento in cui sono le persone ritratte ad attendere delle risposte da lei.
E’ un dialogo arenato e senza vie di uscita, dove ognuno resta spettatore dell’altro, in attesa che qualcuno si pronunci.

Lo scambio diventa impossibile così come lo è la comprensione della moltitudine di persone “reali” che abitano il mondo, talmente inimmaginabile da tramutarsi in pura astrazione.
Questo lavoro meccanico, e quasi seriale, di insistere sui volti senza porsi un termine, risulta quindi un faticoso tentativo – e disperato – di contenere il fastioso senso di dispersione con il quale tutti sono obbligati a convivere, semplicemente esistendo.

Teatro del Trionfo
Pizza del Teatro - Cartoceto (PS)
Ingresso libero

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