Galleria PoliArt
Milano
viale Gran Sasso, 35
02 70636109 FAX
WEB
Jorrit Tornquist
dal 11/6/2007 al 13/7/2007
Inaugurazione ore 19

Segnalato da

Galleria PoliArt



approfondimenti

Jorrit Tornquist



 
calendario eventi  :: 




11/6/2007

Jorrit Tornquist

Galleria PoliArt, Milano

L'opera di svestizione. La sua ricerca si fonda sullo studio del colore, in rapporto sia con la luce e la superficie della tela, sia con l'architettura. Le sue opere, bidimensionali o tridimensionali, hanno apparentemente uno schema semplice, logico: le forme sono spesso di derivazione geometrica e la tavolozza attinge a una gamma di colori primari.


comunicato stampa

L'opera di svestizione

La ricerca di Tornquist, da sempre, si fonda sullo studio del colore, in rapporto sia con la luce e la superficie della tela, sia con l’architettura urbana e industriale, costantemente approfondendo una riflessione sullo spazio reale in cui l’arte si situa. Le sue opere, bidimensionali o tridimensionali, hanno apparentemente uno schema semplice, logico: le forme, infatti, sono spesso di derivazione geometrica e la tavolozza attinge a una gamma di colori primari, ma ogni opera, nella sua completezza diviene multiforme, varia, vitale.

Se gli esordi dell’artista austriaco sono scientifici, basati su sperimentazioni riguardanti la saturazione, la chiarezza e gli effetti di complementarietà del colore, Tornquist si è successivamente convinto della limitatezza, per ciò che riguarda le sue caratteristiche creative, di un’arte limitata esclusivamente a sperimentazioni di tipo geometrico e programmato.

La mostra alla Galleria PoliArt vuole testimoniare questa urgenza, volta ad una ricerca sulla “conoscenza di sé” dell’opera, ottenuta attraverso un inedito trattamento degli effetti del colore-luce, complice un’ardita ricerca sui materiali: tempere e olii, carte e tele stropicciate o tagliate, divaricate e sollevate, che accolgono, riflettono, respingono o “producono” luce. Alcune opere sembrano immerse in una strana ambiguità, riscontrabile in lavori come le Pieghe-acrilico degli ultimi anni, in altre, come nel Vestiario del piccolo imperatore della Mongolia (1992), ecco emergere le parti costitutive dell’opera d’arte tradizionale, come il telaio, le chiavi ed il retro della tela ripiegata: diviene lecito così chiedersi se è ugualmente importante il retro della composizione, dal momento che spesso il colore emerge proprio da lì e, comunque, è lì che si aggrappa per esistere. Ma altri innumerevoli dubbi possono essere sollevati soffermandosi sulle enigmatiche opere dominate dalle pieghe della superficie, indissolubilmente legate all’apparire del colore: Queste arricciature sono destinate ad essere stese sul telaio, oppure l’artista sta attuando un’opera di svestizione? Dal sopra al sotto, verso il dentro?

Inaugurazione ore 19

Galleria PoliArt
via Gran Sasso 35 - Milano
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [30]
Reinhold Kohl
dal 13/11/2015 al 15/1/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede