Ora Nona. La mostra presenta una raccolta delle opere recenti dell'artista: una decina di bronzi di grandi dimensioni, tra cui il "Deus sub contrario", 30 disegni e 4 grandi olii su tela.
Ora Nona
Giovedì 14 giugno alle ore 19:30, presso la Sala del Refettorio Quattrocentesco di Palazzo Venezia, inaugura “Ora Nona” l’ultima personale di Ernesto Lamagna. Organizzata dal Sovrintendente al Polo Museale Romano Prof. Claudio Strinati e da Lorenzo Zichichi de Il Cigno GG Edizioni, che ne cura anche il catalogo, la mostra presenta una raccolta delle recenti opere del Maestro: una decina di bronzi di grandi dimensioni, tra cui il “Deus sub contrario” recentemente esposto al Parlamento Europeo di Bruxelles, trenta disegni e quattro grandi olii su tela.
Scultore appassionato e sensibile, Lamagna rientra in quella categoria di artisti che non possono creare se non in preda a un formidabile impulso emotivo e sentimentale, assoggettato a un profondo rispetto della dialettica tra Tradizione e Modernità, che in lui diventa al contempo una sfida e uno stimolo creativo. Assume su di sé un tema, un argomento, come se dovesse estrarne ogni possibile implicazione. Il ferreo dominio della tecnica che possiede è solo uno degli strumenti con cui si avvicina alla formulazione dell’opera compiuta.
Se si esamina il cospicuo corpus dell’opera di Lamagna si vede bene come il maestro abbia la chiara attitudine a lasciare intatta entro l’opera tutta quella carica emotiva che mantiene il suo lavoro sulla soglia di sospensione della vita stessa. Ma Lamagna sa anche consapevolmente chiudere la stesura nel punto in cui la forma realizzata lo è effettivamente e l’opera non è ulteriormente perfettibile.
Questa attitudine, spontanea e nel contempo coltivata, ha portato Lamagna a osare molto sul piano della forma e dei contenuti, perché egli è conscio della sua energia creativa che non ammette di essere compressa nella regola classica ma sa dettare le proprie regole. Affronta, così, il tema sacro e quello profano con lo stesso sacrale rispetto per l’opera d’arte in sé e questa mostra, che annovera opere insigni del maestro, dà l’esatta misura della sua capacità, della freschezza della sua ispirazione, della bellezza delle sue cose, mai ridondanti o esornative ma sempre intimamente pensate e fortemente formulate. L'evento è realizzato anche grazie al contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Civitavecchia, intervenuta in occasione del 160° anniversario dell’istituzione della Cassa di Risparmio di Civitavecchia.
Immagine: Angelo della Provvidenza, Bronzo
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Sala del Refettorio - Palazzo Venezia
Via del Plebiscito 118, Roma
Ingresso libero