Studio San Giacomo
Roma
Via di San Giacomo, 14
06 36005583
WEB
La Ricerca nel Segno
dal 13/6/2007 al 13/7/2007
11-13.30 17,00-19.30 Chiuso il lunedi mattina, il sabato pomeriggio e nei giorni festivi
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Segnalato da

Scarlett Matassi




 
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13/6/2007

La Ricerca nel Segno

Studio San Giacomo, Roma

Opere su carta di diversi artisti (tra cui Guercino) dal XIV al XIX secolo. Ritorna l'appuntamento che periodicamente riunisce gli amanti del disegno. A cura di Maria Cristina Funghini.


comunicato stampa

Opere su carta dal XIV al XIX secolo

a cura di Maria Cristina Funghini

C’è anche un Guercino nella preziosa rassegna “La Ricerca nel Segno. Opere su carta dal XVI al XIX secolo” che Maria Cristina Funghini ospiterà dal 14 giugno nella sua galleria di via di San Giacomo a Roma. In questa edizione dell’appuntamento che periodicamente riunisce gli amanti del disegno nello Studio San Giacomo, oltre a Guercino, figurano, tra gli altri, Giovan Francesco Penni, uno dei più attivi collaboratori di Raffaello, Federico Zuccari, Ciro Ferri, Matteo Rosselli,Remigio Cantagallina, Vincenzo Camuccini,Pier Antonio Novelli, Domenico Morelli e Vincenzo Gemito. Ritorna La Ricerca nel Segno, appuntamento colto e raffinato che periodicamente riunisce gli amanti del disegno nello Studio San Giacomo di Maria Cristina Funghini , l’unica galleria romana specializzata in questo campo delle arti figurative. Studiosa della materia ancor prima che antiquaria, Maria Cristina Funghini da diverso tempo non proponeva una rassegna dedicata al disegno antico, perché, spiega l’antiquaria, ”raccogliere il materiale per costruire una bella mostra di disegni antichi oggi è estremamente difficile”.

La gestazione di questa particolare edizione della rassegna è stata lunga e complessa: per la ricerca delle opere, certo, ma anche per il lavoro di studio e verifica che esse hanno comportato, una verifica che, in alcuni casi, ha coinvolto eminenti studiosi del settore. Alla fine, però, i risultati hanno premiato gli sforzi dell’antiquaria e, come al solito, premieranno i visitatori della mostra, costruita come una rassegna di piccoli capolavori ascrivibili a maestri della pittura italiana dal XVI al XIX secolo. Emerge con particolare evidenza la presenza di un foglio del Guercino, databile intorno agli anni Quaranta del ‘600, un gessetto nero su carta che rappresenta un giovane seminudo seduto, presumibilmente uno studio preparatorio per la figura di un personaggio biblico o per un santo. Ci sono però anche tante altre rarità. Ad esempio il Ritratto di guercio, una matita nera e sanguigna su carta eseguita da Federico Zuccari intorno al 1580. Lo stile è quello, inconfondibile, del pittore: forte impronta realista con una sincera, talvolta persino compiaciuta, attenzione alla resa naturalistica di forme e tipi umani.

E’appunto il caso del vecchio rappresentato in questo disegno, del quale non si nasconde lo stato di miseria fisica e mentale. Sostiene Maria Cristina Funghini che una mostra di disegni antichi degna di questo nome deve proporre almeno un importante foglio ascrivibile al pieno ‘500. Un’opera , per intenderci, come la splendida Natività eseguita tra il 1518 e il 1519 da Giovan Francesco Penni, che l’eminente studioso K.T.Parker definisce”il più enigmatico tra i collaboratori di Raffaello”. Il pittore fiorentino fu in effetti uno dei più fedeli assistenti del maestro, con un ruolo di primo piano nella decorazione delle Logge Vaticane, negli affreschi della Farnesina, nei cartoni per gli arazzi e in molte pale e dipinti a olio. La preziosa Natività esposta allo Studio San Giacomo conferma la spiccata attitudine al disegno attribuita a Penni dal Vasari. Si tratta infatti di una composizione complessa e particolareggiata caratterizzata dalla estrema cura nella resa degli effetti luministici, un vero capolavoro grafico che può essere messo in relazione ad alcune scene affrescate dal pittore insieme a Giulio Romano nelle Logge Vaticane .

Tra i nomi eminenti non mancano quelli di Ciro Ferri ,il grande allievo di Pietro da Cortona con una naturale inclinazione per il disegno, e di alcuni maestri della pittura del ‘700: Giovanni Paolo Panini, Francesco Bartolozzi e il “famoso cavaliere delle caricature”, Pier Leone Ghezzi. E poi quel Giuseppe Bernardino Bison, sulla linea della tradizione di Tiepolo e Pellegrini ma non insensibile ai movimenti europei del primissimo Ottocento, che è fra i più interessanti epigoni dell’ultimo Settecento veneziano. Conferma le sue straordinarie qualità di disegnatore anche Vincenzo Camuccini, illustre protagonista del Neoclassicismo in Italia, che firma uno splendido Studio di testa di soldato per la Conversione di San Paolo.

Studio San Giacomo
Via di San Giacomo, 14 - Roma
Orario di visita: 11-13.30 17,00-19.30 Chiuso il lunedì mattina,il sabato pomeriggio e nei giorni festivi
Ingresso libero

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