Castello di Rivara Centro d'Arte Contemporanea
Rivara (TO)
piazza Sillano, 2
0124 31122 FAX 0124 31122
WEB
Maurizio Taioli
dal 15/6/2007 al 29/8/2007
sabato/domenica 10.30-12.30 15.30-18.30

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Castello di Rivara



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Maurizio Taioli



 
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15/6/2007

Maurizio Taioli

Castello di Rivara Centro d'Arte Contemporanea, Rivara (TO)

Ex 872 variabili sull'aggressivita'. Il lavoro, che rappresenta una sintesi delle suggestioni e delle tecniche elaborate da Taioli durante il percorso di ricerca condotto negli ultimi anni, si articola su canali linguistici diversi, spaziando dalla scultura alla pittura alla video installazione.


comunicato stampa

Ex 872 variabili sull’aggressività

Il progetto dell’artista veronese Maurizio Taioli Ex 872 variabili sull’aggressività viene presentato sabato 16 giugno 2007 presso le Scuderie del Castello di Rivara. Il lavoro, che rappresenta una sintesi delle suggestioni e delle tecniche elaborate da Taioli durante il percorso di ricerca condotto negli ultimi anni, si articola su canali linguistici diversi, spaziando dalla scultura alla pittura alla video installazione. L’oggetto è svelato esplicitamente e programmaticamente dal titolo: l’artista offre un campionario ampio delle possibili forme che può assumere l’aggressività umana, senza tuttavia pretendere di esaurire in ogni suo aspetto un tema ontologico di tale portata.

Il percorso del visitatore ha inizio nella sala principale delle Scuderie con l’allestimento delle nove sagome di grandi dimensioni in lamiera grezza. Il rimando è alle immagini catturate dall’artista da quotidiani, locandine di film, riviste e selezionate tra quelle più significative, destinate quasi certamente ad entrare a far parte dell’archivio personale di immagini che, nella società globalizzata, sono condivise da migliaia di individui.

Nelle sale laterali Taioli rovescia il punto di vista, assumendo un tono ironico e leggero con la serie di dipinti in cui le campiture piatte di colori innaturali e la totale mancanza di prospettiva conferiscono alle forme lo status di icone, di rimandi simbolici a scene e personaggi reali. Non più meri contorni, come nel caso delle sagome metalliche, ma pur sempre rielaborazioni di informazioni visive, trasformate in veri e propri oggetti di consumo.

Il percorso si chiude con l’installazione video nella quale un karateka è ripreso da quattro prospettive diverse mentre svolge i katà. Le grida marziali che accompagnano l’esercizio restituiscono all’orecchio una sensazione di grande violenza ma quando, scostata la tenda nera che lo separa dal resto dello spazio, finalmente lo sguardo si posa sull’immagine, la percezione cambia radicalmente. La lucidità dello sguardo e la pulizia del gesto dell’uomo intento a compiere l’antico rituale di difesa esprimono un altissimo grado di misura della forza, di controllo del gesto, di consapevolezza del singolo in quanto portatore di una memoria atavica, di una cultura che affonda le radici in un tempo lontano. Come a suggerire che la cultura stessa è una delle chiavi possibili per una rielaborazione funzionale dell’aggressività.

Il Castello medievale ospita la ricostruzione delle Room Installations di cinque artisti che sono passati dal Castello di Rivara: Felix Gonzalez-Torres, a cui è dedicato il padiglione statunitense della 52° Biennale di Venezia, con l’installazione del 1991, Pino Pascali con i Bachi da Setola del 1968, la Piscina di zucchero di Aldo Mondino, Gli uomini neri di Giorgio Ciam, le Piastre per il riconoscimento delle cose e i Segnali di Tino Stefanoni.

Inaugurazione 16 giugno 2007

Castello di Rivara
Piazza Sillano 2 - Rivara (TO)
Orario: sabato/domenica 10.30-12.30 15.30-18.30 o su appuntamento
Ingresso libero

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