L'evento prevede l'esposizione della grande tappezzeria dedicata alla "Primavera" di Botticelli insieme ad altre nove tappezzerie, tratte da altrettanti particolari della stessa opera, particolarmente amata da Tacchi. Ai lati dell'opera sono rappresentati due nuovi personaggi: sono i "guardiani pop", le celebri sagome dell'artista, che sembrano sorvegliare e custodire le figure rinascimentali
I guardiani della primavera pop
Giovedì 21 giugno alle ore 18.30, presso la galleria La Nuvola di Fabio
Falsaperla, verrà inaugurata la mostra personale di Cesare Tacchi, I
guardiani della primavera pop*, presentata da Maurizio Calvesi.
L'evento prevede l'esposizione della grande tappezzeria dedicata alla
Primavera di Botticelli insieme ad altre nove tappezzerie, nove particolari
della stessa Primavera. Il tema botticelliano è caro a Cesare a Tacchi sin
dagli anni Sessanta, quando espone nel 1965 alla galleria La Tartaruga
l'opera La primavera allargata, il cui decoro floreale rimanda al dipinto
dell'artista toscano.
Ne I guardiani della primavera pop ritroviamo tutti i personaggi del regno
di Venere cantati dai Poeti antichi, dal Poliziano e ripresi nell'opera del
Botticelli. Al centro Venere raffigura l'Humanitas; intorno a lei Zefiro,
Flora, la Primavera, le Grazie, Mercurio, Cupido. La Primavera rivisitata
da Tacchi mostra altri due "nuovi" personaggi. Ai lati dell'opera, l'artista
rappresenta quelli che lui chiama i guardiani pop, le sue celebri sagome
di profilo che sembrano sorvegliare e custodire i personaggi botticelliani.
Note biografiche
Cesare Tacchi esordisce nel 1959, a soli diciannove anni, insieme a Mario
Schifano e Renato Mambor alla galleria Appia Antica di Roma. Negli anni
Sessanta partecipa a numerose mostre personali e collettive, esponendo
spesso alla galleria La Tartaruga. In questi anni la sua ricerca verte sul
paesaggio urbano (si ricordi la serie dei Taxi). Risale al 1965 la sua
produzione di oggetti-quadro: tele realizzate con inserti di tappezzeria da
arredamento. I personaggi rappresentati, figure "rubate" ai mezzi di
comunicazione di massa, tendono ad uscire dal quadro in una sorta di
"bassorilievo", mediante l'uso delle imbottiture poi tappezzate con stoffe e
fogge diverse. Negli anni Settanta partecipa ad importanti mostre presso il
Palazzo delle Esposizioni di Roma, la Galleria d'Arte Moderna di Bologna e
la Quadriennale di Roma. Dopo un periodo di ritorno ad una pittura di segno
prosegue la sua ricerca nel produrre opere a tre dimensioni, oggetti-quadro
ideati per ricreare una situazione ambientale.
Con questa nuova personale Fabio Falsaperla porta avanti la sua ricerca,
cominciata qualche decennio fa, dedicata alla Scuola di Piazza del Popolo,
ospitando mostre personali e collettive dei protagonisti della stagione
romana. Grazie anche alla conoscenza diretta degli artisti e delle loro
tecniche, Falsaperla è diventando uno dei massimi specialisti del settore.
Nel proseguire questo studio sugli artisti, nell'intento di dare loro una
ulteriore visibilità, il gallerista ha aperto un secondo spazio espositivo
in Via Margutta 62.
Ufficio Stampa:
Giorgia Calò
giorgia.cal@gmail.com
giorgia.cal@tiscali.it
Inaugurazione: giovedì 21 giugno 2007, ore 18.30 (presentazione di Maurizio Calvesi)
Galleria La Nuvola
Via Margutta 51/a - Roma
Orari: da lunedi' a sabato 10-19.30
Ingresso gratuito