MC Magma Contemporary Art Studios
In anteprima per l'Italia, MC Magma propone la personale di IKE' UDE'. L'artista, nato in Nigeria, vive e lavora a New York. Dalle sue provocatorie serie di "Cover Girl", autoritratti come protagonista delle copertine di riviste famose come "Vogue", "i-D", "The Face", alle sue scritte sulla sessualita' e sull'identita', il lavoro di Ike' Ude' esplora un mondo di dualita': africano/postnazionalista, fotografo/artista-performer, artista/spettatore, uomo/donna, convenzionale/marginale e ancora seduzione/narcisismo, arte/moda.
In anteprima per l'Italia, MC Magma propone la
personale di IKE' UDE'.
L'artista, nato in Nigeria, vive e lavora a New York.
Dalle sue provocatorie serie di "Cover Girl",
autoritratti come protagonista delle copertine di riviste famose come
"Vogue", "i-D", "The Face", alle sue scritte sulla sessualità e
sull'identità , il lavoro di Ikè Udè esplora un mondo di dualità :
africano/postnazionalista, fotografo/artista-performer,
artista/spettatore, uomo/donna, convenzionale/marginale e ancora
seduzione/narcisismo, arte/moda. Come nigeriano a New York, si collega
al mondo della moda e delle celebrità , restituendo agli aspetti
politici della performance e della rappresentazione una nuova
vitalità . Egli fonde attraverso una modalità artistica molto
personale la teatralizzazione di sé al molteplice di altre
personalità . Come Andy Warhol, Ikè Udè gioca con le ambiguitÃ
del mercato e del mondo dell'arte, com'è particolarmente visibile
nella sua nota rivista d'arte, cultura e moda, aRUDE.
Ikè Udè presenta da MC Magma un'inedita
installazione dal titolo: "Beyond Decorum" (Oltre il Decoro).
"Iké Udé capovolge il concetto di schiavo della
moda". Cindy Sherman
Con "Beyond Decorum" di Iké Udé nessuna
mostra quest'anno si adatta maggiormente a Milano, per il suo ruolo di
città che ambisce ad essere riconosciuta capitale europea della moda.
Potremmo inoltre affermare con sicurezza che nessun artista al momento
esamina con maggior competenza e perspicacia di Udé le intricate e
sofisticate dinamiche dell'industria culturale che Milano ben
rappresenta. Ikè Udè è redattore ed editore della rivista
newyorchese aRUDE.
Artista concettuale ed esteta raffinato, Ikè
Udè conosce a fondo due mondi e si sposta di continuo nel resto del
globo sia nella vita che nel lavoro. Ikè Udé è il tipico
cosmopolita la cui esistenza si eleva tuttavia al di sopra della cittÃ
e delle sue finzioni e angosce sublimate. Rivelatosi sette anni fa con
l'elaborata installazione "Cover Girl" all'Exit Art di New York, Udé
manipola le immagini iconiche, i personaggi e i fatti di dominio
pubblico, minandoli spesso alla base, allo scopo di mostrarne la
doppiezza e rivelare la contorta immaginazione popolare che li crea o li
mantiene in vita. Dopo gli inizi come pittore astratto alla fine degli
anni '80 e nei primi anni '90, Udé ha spostato la propria attenzione
sui temi della rappresentazione e della percezione nella cultura
popolare, scegliendo come proprio strumento i media e tutto ciò che
costituisce il loro corollario. Da allora Udé utilizza la fotografia,
l'immagine digitale, l'installazione e la performance avvalendosene in
modo estremamente personale per investigare le opinioni diffuse e le
apparenze sociali. Molto del lavoro di Udé è incentrato sugli abiti
e sul vestirsi, sul coprirsi quale tecnica di dissimulazione,
sull'instabile consistenza della verità del vivere. Le copertine di
riviste createsi spontaneamente, le immagini fotografiche e le scene
teatrali lasciano fratture sulla facciata del bel garbo.
La studiosa di moda Valerie Steele definisce
Iké Udé un "arbitro di stile", dando una definizione dell'artista
quanto mai appropriata giacché esiste una differenza spesso
dimenticata tra moda e stile: mentre la moda denota l'intrinseco
impoverimento delle tendenze, lo stile si richiama alla raffinatezza del
gusto. Udé è una delle poche persone, certamente uno dei pochissimi
artisti dopo Salvador DalÃ, che oggi comprendono realmente questa
sottile distinzione. Così come rende democratiche le illusioni di
benessere, la new economy maschera il confine tra l'aristocrazia e la
strada, inducendo molti a presumere che la moda, e cioè
l'abbigliamento eccessivo ma popolare, possa rappresentare una panacea
per il degrado collettivo. Il desiderio di nobilitare il proprio io, di
oltrepassare le barriere della demarcazione e della "appartenenza"
sociale, di elevarsi, viene a sua volta utilizzato dall'industria
culturale a scapito del gusto e di un sentimento reale di raffinatezza
sociale, sì che infine altro non resta che manierismo. Nella nuova
società del capitale trionfante, l'acquiescenza e la conformitÃ
senza colore vengono mascherate con i costosi abiti degli stilisti.
Diveniamo addirittura meno di ciò che indossiamo.
E' questo uno dei molteplici messaggi comunicati
dall'attuale lavoro di Udé, vale a dire che occorre considerare la
moda per quello che è: un sistema di maschere e trasformazioni che
risulta comunque inefficace nel dissolvere l'involucro di degrado della
nuova società . Un altro messaggio suggerisce invece, quale alternativa
alla vita condotta all'ombra di un'esteriorità rubata, definita da
Udé "splendida futilità ", di prestare attenzione all'ammonimento di
Oscar Wilde, secondo il quale "il primo compito della vita è quello di
essere il più artificiale possibile".
Inaugurazione: venerdì 28 settembre 2001 dalle ore 18.30
IKE' UDE' sarà presente all'inaugurazione venerdì
28 settembre 2001, oltre che su appuntamento, sarà disponibile dal 25
al 28 settembre per incontri con la stampa.
Orari di galleria dal mercoledì al sabato, dalle ore
15.00 alle 19.00
MC Magma progetto per l'arte contemporanea e la ricerca artistica
via Tortona, 4
20144 Milano, tel. fax. +39 (0)2 83 21 280