Super Eva. Il rapporto tra figura umana e paesaggio prosegue, ma la sua attenzione si e' spostata verso figure singolari, individualita' femminili in atteggiamenti meditativi.
Super Eva
In questa serie di lavori Paolo Consorti sviluppa alcuni temi tracciati in precedenti serie di lavori come gli “Hyperlandscapes”. Il rapporto tra figura umana e paesaggio prosegue, ma la sua attenzione si è spostata verso figure singolari, individualità femminili in atteggiamenti sempre diversi, ma spesso meditativi, riflessivi. Lo spazio sottratto alle moltitudini si rivela sempre di più, quasi per una naturale decantazione della figura umana.
Ma soprattutto è rilevante che siano delle donne le protagoniste, donne che ostentano spesso una casta nudità, colte ai confini di un nuovo Paradiso terrestre. Attorno a queste figure femminili i paesaggi affascinanti e improbabili, sospesi tra futuro e passato, recitano la parte del coro nella tragedia greca. Sono il luogo dell’azione, o, come in questo caso, il luogo del pensiero.
La donna è maternità, speranza, natura. Tutto questo viene raccontato per episodi che sono emblematici e carichi di rimandi non solo alla storia dell’arte. Consorti umanizza la tecnologia ma sul piano dell’immaginario collettivo, non su quello dell’esibizione pura e semplice delle meraviglie di un mondo hi tech. E’ il creatore di una nuova mitologia che laicizza i valori, li porta in un futuro presente che avvertiamo come concreto, quasi reale. Questo lavoro tra mito e attualità, trova piena forma nell’identificazione della donna come cerniera tra l’oggi e il domani.
La sensualità del corpo è l’iperbole di un mondo che più cerca di allontanarsi da se stesso e più rischia di non ritrovarsi. E se la formula “SuperEva” riecheggia gli eroi fumettistici della Marvel, è solo un omaggio ai tempi e ai propri miti a buon mercato. In effetti, l’artista guarda più in là ad una umanità futura che ha bisogno di riflettersi nelle proprie origini per progettare il cambiamento. E la funzione di tutto questo la può assolvere solo la donna, colei che costruisce sulle macerie degli uomini, colei che restituisce la vita alla “terra desolata” che abbiamo attorno. Valerio Dehò
Inaugurazione ore 19
Galleria Visconti - Artsinergy
Via Sagariga Visconti, 18 - Bari
Ingresso libero