Currently in the sky. E' con il giovane artista polacco che si inaugura una rassegna, 'Present for haven', ospitata nelle sale recentemente destinate all'arte contemporanea dall'amministrazione della citta'. L’artista realizza installazioni realistiche aventi per oggetto una post-umanita'.
Currently in the sky
a cura di Monica Caputo e Gabriele Tinti
Currently in the sky costituisce il primo appuntamento di un progetto più ampio dal titolo Present for haven. In occasione della decisione dell’amministrazione di Ancona di aprire una delle sale della Mole Vanvitelliana da destinare esclusivamente all’arte contemporanea si è pensato di istituire una Rassegna di Arte Contemporanea originale e di qualità la cui proposta vuole interessare con trasversalità i differenti linguaggi dell’arte – dalla musica all’installazione, dalla fotografia al video -.
Ciò che ci si propone con questa Rassegna è difatti promuovere annualmente l’arte contemporanea attraverso il lavoro di artisti dalla fama nazionale ed internazionale stimolandoli ad un confronto con le location più suggestive della città di Ancona e soprattutto con quelle ricavate all’interno degli spazi del suo magnifico porto.
La titolazione “Present for haven” contiene già in se stessa una molteplicità di allusioni: innanzi tutto si riferisce a ciò che ogni artista potrebbe pensare come possibile dono da fare alla città e a ciò che più la caratterizza – il porto appunto - e poi anche come registrazione critica di presenze importanti, testimonianze inequivocabili ed eccellenti dello stato attuale dell’arte.
Si inizia con Kuba Bakowski, giovane artista polacco di grande interesse, con all’attivo numerose partecipazioni in mostre collettive e personali di rilievo e vincitore in questo 2007 dell’Art-In-Residency Location One, New York.
Bakowski – artista trasversale - lavora abitualmente sui concetti di cura e di viaggio, tematiche suscettibili di uno sviluppo e di una reinvenzione quando vengono esplicate - com’è in questa occasione - in una location come quella della Mole Vanvitelliana che nel tempo è stata ambivalentemente luogo di cura e di reclusione.
L’artista tratta della cura attraverso delle installazioni fortemente realistiche aventi per oggetto una post-umanità che per vivere necessita di protezione – in questo caso simbolicamente connotata dagli abiti d’emergenza con i quali egli la veste e che egli provvede a reperire con ossessività di ricerca nei mercati delle città d’oriente -.
Il tema della fuga viene invece dall’artista rappresentato come un tentativo necessario -espresso con evidenza metaforica attraverso le sue installazioni che mimano la fisicità umana e la sua condizione di paura esistenziale – ma anche nei termini di un sogno e d’una condizione umorale oggi costante. Un lavoro intenso ed evocativo dunque, densamente poetico, che in ogni caso non rinuncia alla leggerezza di un guardare ironico.
“Bakowski opera (..) con ambiguità sottile e leggera su questo doppio binario: quello dell’ironia e della messa in campo di contenuti forti e shoccanti. Con la volontà di rideterminare e di amplificare l’immaginazione collettiva, acquisendo come proprio attivante fabrile le molteplici suggestioni e prospettive tratte dall’immaginario fantascientifico. Immaginario che viene da lui utilizzato nella sostanza quale efficace metafora di ciò che ci accade e di ciò che comunemente ci circonda” (Gabriele Tinti).
Con la collaborazione di Daniele Ugolini Contemporary
Catalogo Gangemi Editore, Roma con un testo di Gabriele Tinti
Con il patrocinio ed il contributo di: Ragione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Ancona, Banca Popolare di Ancona
In collaborazione con: Daniele Ugolini Contemporary, Sala1, Academy.
Mole Vanvitelliana
via Banchina da Chio 28 - Ancona
Orario: dal giovedì alla domenica dalle 19 alle 21
Ingresso libero