La mostra raccoglie la serie fotografica "My Hostages" di Jiri David realizzata negli anni '90 e un'installazione site-specific di Eugenio Percossi composta da una collezione di bambole. A cura di Susanna Horvatovicova.
Eugenio Percossi e Jiri David
a cura di Susanna Horvatovicova
Mercoledì 27 giugno 2007 alle ore 18:00, l’Istituto Culturale Ceco, via Costabella 28-32 (zona Prati) inaugura Immagini rubate nel tempo le mostre personali di Eugenio Percossi e di Jiří David, curate da Susanna Horvatovičova. L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 27 luglio 2007, mette a confronto i lavori di due autori di diverse nazionalità: l’artista italiano Eugenio Percossi e l’artista di origini ceche Jiří David. Immagini rubate nel tempo raccoglie una serie fotografica “My Hostages” di Jiri David realizzata negli anni ’90
e un’installazione site –specific di Eugenio Percossi composta da una collezione di bambole.
Il ciclo fotografico a colori di grande formato “My Hostages” di Jiří David mostra situazioni inquietanti, scene di finti rapimenti ed imbavagliamenti di adolescenti vestiti con i costumi tipici di varie nazionalità. Le maschere indossate dai ragazzi, mascherati e legati alle sedie, richiamano alla mente le immagini medianiche degli attentati terroristici, ma anche le immagini di giochi sadici e masochisti che si insinuano nei pensieri e nella vita quotidiana. La messa in scena della privazione della libertà di personaggi desueti, ripresi in maniera teatrale e ricca di citazioni, è venata da una sottile parodia del cinismo del “politically correct” che usa i media e le riprese di giovani innocenti per manipolare e trasmettere informazioni legate a situazioni di conflitto o di violenza quotidiana in maniera arbitraria e soggettiva.
L’installazione di Eugenio Percossi è composta da una serie di bambole collezionate dall’artista e disposte all’immagine di alcune delle loro legittime proprietarie. Le bambole, alcune vecchie quasi cinquant’anni, altre più recenti, fanno pensare ai giochi d’infanzia, quando le piccole bambine si divertivano a disporle nelle stanze.
Il tempo passa, e le fotografie scattate alle bambine non mostrano più la realtà del presente ma solo un vago ricordo delle tappe della vita, di un’infanzia ormai perduta. Gli oggetti da collezione diventano così il metro di misura dello scorrere del tempo, mostra l’usura delle vecchie bambole mentre l’immagine fotografica riporta la bambina con il suo giocattolo indietro negli anni. L’installazione ricorda una danza macabra che ricorda come oggetti preziosi per l’infanzia appartengono ormai ad un’altra generazione e ad un'altra realtà.
La mostra fa parte del progetto espositivo italo ceco patrocinato dall’Istituto Culturale Ceco a Roma e dell’Ambasciata della Repubblica Ceca a Roma, in collaborazione con il MLAC della Sapienza Università di Roma.
Jiří David è nato a Praga nel 1956, dove vive e lavora. Ha esposto nelle principali città d’Europa, tra cui Vienna, Barcellona, Budapest, Milano; ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1993 e del 1995. Artista polivalente, insegna anche nell’Accademia di Arti Applicate e Design di Praga. Inoltre organizza e cura a Praga mostre per giovani artisti emergenti.
Eugenio Percossi è nato ad Avezzano nel 1974, vive tra Roma e Praga. Ha realizzato numerose mostre personali sia Praga, che in Italia, soprattutto a Padova e Roma. Ha partecipato ad importanti mostre collettive, come nel Padiglione Italia nei Giardini di Castello a Venezia, e in altre città d’Europa come a Dublino, Vienna, e negli U.S.A. a New York.
Inaugurazione 27 giugno 2007
Istituto Culturale Ceco
via Costabella, 28-32 - Roma