Kazuhiko Hachiya
Tsuyoshi Higashijma
Satoshi Hirose
Takashi Homma
Osamu Kanemura
Go Kato
Masato Kobayashi
Katsushige Nakahashi
Yoshitomo Nara
Taro Shinoda
Yuji Takeoka
Miwa Yanaghi
Kenji Yanobe
Shizuka Yokomizo
Bruno CorÃ
Masaiko Haito
Fuyumi Namioka
Col titolo "Senritsumirai - Futuro anteriore", il Centro Pecci presenta in anteprima assoluta un’ampia e sistematica selezione di opere recenti prodotte dalle ultime generazioni di artisti giapponesi. La mostra e' progettata da Bruno Corà in collaborazione con i Guest Curators Masaiko Haito e Fuyumi Namioka.
Senritsumirai - Futuro anteriore
Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci presenta in anteprima assoluta un’ampia e sistematica selezione di opere recenti prodotte dalle ultime generazioni di artisti giapponesi.
Dopo la restaurazione di Meiji nel 1868, il Giappone fece un notevole sforzo per assorbire la civiltà occidentale: il termine wakon-yosai, ossia la combinazione dello "spirito giapponese della tecnologia e delle scienze", una specie di compromesso per la sopravvivenza dopo l'apertura all'occidente, fa capire eloquentemente lo stato psicologico del governo giapponese dell'epoca.
Grazie al successo della modernizzazione il paese sopravvalutò la propria forza e questo lo condusse alla seconda guerra mondiale.Dopo la tragedia del conflitto bellico, il Giappone è riuscito a riprendersi miracolosamente fino a giungere all’apice dell’economia mondiale. Anche l'arte giapponese ha seguito fedelmente questa strada. Dopo l'epoca Meiji numerosi artisti sono venuti in Europa per conoscere l'arte occidentale.
Oggi si può parlare di una specificità dell'arte giapponese soltanto quando si tratta di problemi particolari nel contesto giapponese, ma per il resto, sia del punto di vista tecnico, sia del punto di vista concettuale, si può dire che l'arte giapponese abbia raggiunto una sua espressione originale equivalente a quella occidentale. Soprattutto, tra gli artisti di spicco apparsi sulla scena durante gli anni '90, o non ci sono più complessi di inferiorità nei confronti dell'arte
occidentale oppure, all'opposto, si registra una notevole inclinazione per l'arte tradizionale quale conseguenza psicologica che, in passato, accompagnava gli artisti giapponesi nel corso della modernizzazione del paese.
Pur nella difficoltà di definire una certa "giapponesità " nell'arte contemporanea nipponica, in quanto le espressioni degli artisti delle ultime generazioni sono le più varie, la loro appartenenza si può individuare soltanto nel fatto che siano nati in Giappone oppure che vivano in Giappone. L'originalità del linguaggio dell'arte contemporanea giapponese, quindi, può essere considerata fondata su metodologie e concetti dell'arte occidentale; tuttavia risulta capace di
mantenere la particolarità del pensiero e della storia giapponese.
Per la mostra, progettata dalla direzione artistica del Centro e dai Guest Curators Masaiko Haito e Fuyumi Namioka, sono stati invitati 14 tra i maggiori artisti contemporanei giapponesi: Tsuyoshi Higashijima, Satoshi Hirose, Takashi Homma, Osamu Kanemura, Go Kato, Masato Kobayashi, Katsuhige Nakahashi, Yoshitomo Nara, Hideyuki Sawayanagi, Taro Shinoda, Yuji Takeoka, Miwa Yanagi, Kenji Yanobe, Shizuka Yokomizo.
Le loro opere, dipinti, sculture, installazioni, performances, video, fotografie, rappresentano "modelli" per i linguaggi visivi attuali, con uno sguardo critico verso l’epoca più recente, e formano un ampio percorso espositivo che si sviluppa in vari spazi del museo: nelle sale espositive al primo piano, sotto l’anfiteatro e nello spazio al piano interrato denominato "Tokonoma" (luogo appartato utilizzato, nella casa tradizionale giapponese, per ospiti di riguardo così come per l’esposizione di opere d’arte).
Mostra realizzata con il supporto di The Japan Foundation
Inaugurazione sabato 29 settembre, 2001, ore 18:00
Orario della mostra: 10/19 feriali e festivi, chiusa il martedì
Ingresso: intero lire 12.000, ridotto lire 8.000
Informazioni: 0574 5317/531828, fax 0574 531900
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
viale della Repubblica 277, Prato
tel. 05745317