Le Trottoir
Milano
piazza XXIV Maggio, 1
02 8378166
WEB
Cose d'artista
dal 4/7/2007 al 30/7/2007
dalle 11 alle 03
WEB
Segnalato da

Andrea Scarabelli




 
calendario eventi  :: 




4/7/2007

Cose d'artista

Le Trottoir, Milano

Elogio al Das. La mostra e' rivolta all'attitudine plastica del bambino prima, dell'artista dopo. In mostra Bruno Munari, Nanni Balestrini, Rossana Campo, Marco Cingolani, Silla Ferradini, Cesare Fullone, Paola Fiorido, Carlo Steiner e molti altri.


comunicato stampa

Elogio al Das

Bruno Munari, Guido Anderloni, Elizabeth Aro, Nanni Balestrini, Milena Barberis, Rossana Campo, Marco Cingolani, Silla Ferradini, Cesare Fullone, Paola Fiorido, Valeria Magli, Moreno Gentili, Gigi Rigamonti, Silvia Levenson, Running Mannarelli, Andrea Mattoni, Michelangelo Jr, Claus Miller, Antonio Dell’Isola, Giancarlo Minelli, Silvia Palombi, Marco Pedroni, Grazia Bonomo, Mariuccia Secol, Carlo Steiner, Alberto Tognola, Marlene Winkes, Grace Zanotto.

Tiro avanti perchè ho una mia filosofia. Il nulla è impossibile che ci sia. Qualcuno di più grande deve esistere. Nei prati quei fiorellini piccoli e ben disegnati da chi sono andati a scuola? (Dario Sala)*

La mostra, precedentemente ospitata presso lo Spazio Anfossi, dal 5 luglio si trasferisce a Le Trottoir, con un’inaugurazione-happening che vedrà coinvolti alcuni degli artisti partecipanti nonché lo scrittore e giornalista Andrea G. Pinketts.

Cose d’artista è una mostra rivolta al piccolo, al micro, all’attitudine plastica del bambino prima, dell’artista dopo. E’ una mostra fatta con il DAS da artisti che, in modi diversi, si cimentano con il comune, mirabolante materiale brevettato e venduto per poche lire nel 1962 da Dario Sala.

Antiquario - poeta - chansonnier, scrittore reduce pacifista, Dario Sala (DAS dalle iniziali del suo nome) ha chiuso la sua vita a novantatre anni nel 2005 a Trecallo, una frazione di Como, dove ha abitato sempre.
Tra ciò che è destinato a sparire come nel “Paese delle ultime cose” di Auster e l’accumulazione maniacale protagonista di “Le cose” di Perec, coesiste un’accelerata realtà di perdita disperata o di convulsa acquisizione: atteggiamenti estremi di ricerca e possesso comunque inappaganti.

Le cose dell’artista, per l’artista stesso devono ineluttabilmente nascere, poi non importa quali strade prenderanno: all’autore interessa l’idea, il suo riconoscimento e la non dimenticanza. I contemporanei non puntano più sull’eternità dell’opera, giocano (o si dannano) sulla testimonianza della propria contemporaneità. In questa mostra “cose”, come giochi d’arte, danno un immediato divertimento e piacere a chi le crea e a chi ne usufruisce.

Bruno Munari, donandomi un suo lavoro intitolato “le ore piccole della notte” mi disse che era molto fragile, ma che se si fossero staccati degli elementi (palline di legno) avrei potuto tranquillamente sostituirle con il magico Das. (questo lavoro aggiustato sarà qui esposto).

La mostra con piccole cose di tanti artisti testimonia, attraverso il Das (che imita l’antichissima creta), evanescenza deperibilità fatiscenza dell’oggetto a favore dell’idea che l’ha concepita. Il Das, un materiale malleabile dolce con tante possibilità d’uso che ha ispirato i bambini dell’ultimo mezzo secolo, pieno dell’ingenuità e genialità di chi l’ha inventato. Milli Gandini

Vorrei che qualcosa di ciò che ho fatto lasciasse un segno - ha detto Sala poco tempo prima di morire - ma non me ne cruccio più di tanto. (*Dario Sala, intervista di Giorgio Bardaglio, Corriere di Como 4/4/1999)

Le Trottoir
Piazza XXIV Maggio, 1 -Milano
Orario: tutti i giorni, dalle 11 alle 3

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