La collettiva e' una costellazione che vive e si costituisce dei rimandi formali, estetici e concettuali tra le opere esposte. Se ogni artista crea un mondo, il senso di una mostra non puo' che circolare tra questi mondi, senza cercare di rinchiuderli in un significato gia' dato.
Collettiva
Carles Congost, Andrea Galvani, Giovanni Morbin, Steven Pippin, Didier Rittener, Fabio Sandri
Untitled è una costellazione che vive e si costituisce dei rimandi formali, estetici e concettuali tra le opere esposte. E' una musica senza spartito che accade spontaneamente come più voci che si armonizzano in un coro. Se ogni artista crea un mondo, il senso di una mostra non può che circolare tra questi mondi, senza cercare di rinchiuderli in un significato già dato.
Gli artisti selezionati hanno collaborato e continuano a collaborare con Artericambi, la loro ricerca segue linee di sviluppo autonome e originali, tuttavia non si può negare che l'identità di una galleria si venga costituendo, di volta in volta, nei dinamismi che si originano internamente, energie e sinergie che conducono l'espansione di questo piccolo universo in una direzione riconoscibile. Attraversandosi e sospendendosi su di sé, la galleria Didier Rittener (Losanna nel 1969. Vive e lavora a Losanna, Svizzera – Lives and works in Lausanne - CH)
Ha all'attivo diverse mostre importanti come la Le credac - centre d'art d'Ivry e le collettive al Museo cantonale d'arte moderna di Lugano e al MAMbA di Buenos Aires. Attinge a un repertorio iconografico dove convivono elementi tratti dall'arte rinascimentale, dalla minimal art o dall'arte islamica, e altri provenienti dall'immaginario rock, dalla pubblicità e dal design industriale. La forma viene quasi sempre depurata di ogni elemento inutile per ridursi a semplice contorno in una costante messa in discussione del rapporto tra segno e referente.
He's taken part to important exhibitions such as "Le Credac" centre d'art in Ivry and group shows at the Cantonal Museum of Modern Art in Lugano and MAMbA in Buenos Aires. His iconographical repertory is formed by Renaissance art, Minimal art and Islamic art elements and other details taken from imaginary rock, advertising and industrial design. The form is purged of its useless components and becomes a mere outline in a constant gauging between work and referent.
Fabio Sandri (1964 Valdagno VI - Vive e lavora a Castelgomberto VI – Lives and works in Castelgomberto, VI)
La ricerca di Sandri è incentrata su una sperimentazione verso i limiti della tecnica fotografica. Attraverso i suoi fotogrammi lascia che la vita si depositi sulla carta fotosensibile in tracce palpabili, quasi astratte ma dense di tempo. Egli rifiuta di costruire immagini con la decisione di una inquadratura ma lascia che sia la realtà a lasciare la propria impronta spontanea, a trasformarsi in immagine. Tra le mostre principali segnaliamo: 1:1 presso Kettled Yard, Cambridge; n-e, O' Artoteca, Milano; Fotosensibilita', Neon>Campobase, Bologna; Luoghi", Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia.
Inaugurazione 7 luglio 2007
Galleria ArteRicambi
via Cesari, 10 - Verona
Orario: merc-ven 10/19 - oppure su appuntamento. chiusura estiva dal 7 al 20 agosto
Ingresso libero