Ferruccio Ferrazzi
Francesco Trombadori
Emanuele Cavalli
Orazio Amato
Giuseppe Bottai
Giuseppe Capogrossi
Francesca Romana Morelli
Valerio Rivosecchi
23 anni di Archivio della Scuola Romana. La mostra ricostruisce l'ambiente artistico romano tra le due guerre affiancando ad una selezione di dipinti un cospicuo apparato di testimonianze d'epoca, con foto originali, oggetti di lavoro degli artisti, libri e riviste, le lettere. L'esposizione privilegia il tema della pittura di paesaggio.
23 anni di Archivio della Scuola Romana
Mostra e Catalogo a cura di Francesca Romana Morelli e Valerio Rivosecchi
La Provincia di Roma promuove il secondo capitolo di “A carte scoperte. 23 anni di Archivio della Scuola Romana” la mostra che ricostruisce l’ambiente artistico romano tra le due guerre utilizzando una formula di grande impatto emotivo: affiancare ad una rigorosa selezione di dipinti un cospicuo apparato di testimonianze d’epoca. Ci sono tante foto originali, gli oggetti di lavoro degli artisti, i libri e le riviste che leggevano, le lettere che si scambiavano, persino la piccola corrispondenza colloquiale e scherzosa con le caricature e i disegnini.
In questa edizione estiva si privilegia il tema della pittura di paesaggio e del suo rinnovamento e si sceglie uno spazio espositivo dalla storia sorprendente: il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado,minuscolo paese della campagna romana proprietario di una delle prime dieci collezioni pubbliche italiane d’arte contemporanea. A Carte Scoperte. 23 anni di Archivio della Scuola Romana è stata una delle mostre più visitate della stagione espositiva romana 2006/2007, un outsider arrivato tra i primi al traguardo nella sorpresa generale. La piccola magia di questa rassegna consiste nella sua capacità di ricreare, fresca e palpitante, l’atmosfera della vita artistica romana tra le due guerre, una pagina della storia dell’arte italiana di grande interesse ma ancora poco conosciuta e spesso fraintesa dal grande pubblico.
Ora, l’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma promuove il secondo capitolo di questo racconto per immagini e documenti dedicato alla Scuola Romana e ai suoi protagonisti scegliendo uno spazio espositivo alle porte della capitale: il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado, minuscolo paese investito, sin dall’inizio dell’800, da un singolare fenomeno di transito di artisti e intellettuali di ogni parte del mondo. Un fenomeno che il pittore Felice Carena, con chiara allusione all’incanto paesaggistico del sito, spiegava dicendo: “Gli artisti vengono ad Anticoli perché qui i quadri li trovano già belli e fatti”.
La lista dei pittori, degli scultori e dei letterati presenti nella cittadina laziale tra ‘800 e ‘900 lascia senza fiato: Oscar Kokoschka, Pablo Picasso, Luigi Pirandello, Auguste Rodin e via di questo passo. Non sorprende pertanto la notizia che, grazie ai lasciti di tutti quegli ospiti e dei loro eredi, il Civico Museo d’Arte di Anticoli compaia tra le prime dieci raccolte pubbliche d’arte contemporanea in Italia. Spiega l’Assessore Vincenzo Maria Vita che la scelta di ospitare la mostra in un luogo della campagna romana non è casuale. Gli artisti che nella prima edizione di A Carte Scoperte abbiamo visto muoversi nelle sedi predilette della cultura e della mondanità cittadine – Villa Strohl-fern, il Caffè Aragno, le case d’arte Bragaglia e Prampolini, l’Augusteo e la Quirinetta – ora percorrono i luoghi dove una natura ancora miracolosamente intatta trionfa ad una manciata di chilometri da Roma. In quelle brevi ma intense esperienze di viaggio si pongono le basi per un rinnovamento della pittura di paesaggio, ben documentato dalla maggior parte delle opere in mostra.
Tra esse alcuni capolavori come La trita del grano, un’opera di Ferruccio Ferrazzi del 1928, Ingresso al paese, un olio di Francesco Trombadori del 1929 e Meriggio, grande tela realizzata da Emanuele Cavalli nel 1935. Non è invece un paesaggio,ma un ritratto l’olio di Orazio Amato procurato dallo stesso Museo di Articoli.Si tratta per la precisione del ritratto della moglie.Detto così sembra poco,eppure qualsiasi anticolano (qui anche la persona più semplice può spiazzarti parlandoti con disinvolta competenza di fatti e persone inerenti gli ultimi duecento anni di storia dell’arte non solo italiana) potrebbe dilungarsi sulla coppia.Basterà dire che lui,pittore anticolano di elevata qualità ,fu anche uno dei protagonisti della vita artistico- politica del suo tempo.Un’attività testimoniata da quella famosa e ancora vigente legge del 2% di cui,da deputato nominato dietro designazione degli artisti,fu uno degli inventori.E regina della scena culturale del suo tempo fu anche la bella Mimì,appassionata di esoterismo e così influente da indurre il numero uno della cultura,il potentissimo Giuseppe Bottai,ad affrontare le quattro ore e mezzo di viaggio che allora ci volevano da Roma per presenziare all’inaugurazione del Museo di Anticoli.
Ciò che rende A Carte Scoperte una mostra del tutto speciale non è però la qualità delle opere esposte, ma il modo in cui esse vengono presentate. A sorpresa, la formula di affiancare ad una rigorosa selezione di quadri, sedici in tutto, un cospicuo apparato documentale, anziché annoiare lo spettatore, trasforma la visita in una commovente passeggiata attraverso un’epoca e un ambiente. Ci sono tante foto del periodo, gli oggetti di lavoro degli artisti, i libri e le riviste che leggevano, le lettere che si scambiavano, persino la piccola corrispondenza colloquiale e scherzosa con le caricature e i disegnini. E c’è, sullo sfondo, l’originale metodo di studio messo a punto dall’Archivio della Scuola Romana nei suoi ventitre anni di attività: applicare all’arte contemporanea gli stessi criteri filologici utilizzati per l’arte antica. Perché per capire l’arte bisogna conoscere gli uomini che l’hanno creata ed anche un frammento di carta può tornare utile per ricostruire la personalità di un artista. La capillare raccolta di testimonianze e documenti prima di affrettate valutazioni critiche: così il gruppo di intellettuali, studiosi ed artisti che nel 1983 fondò l’Archivio della Scuola Romana (tra essi Netta Vespignani, Maurizio Fagiolo dell’Arco, Miriam Mafai, Antonello e Donatella Trombadori e Alberto Ziveri) ha riportato alla luce un patrimonio d’arte che l’Italia stava dimenticando.
Organizzazione: Archivio della Scuola Romana
Allestimento: Architetto Lucio Turchetta
info: 0774 936657 – e-mail: occhigrossi.m@tiscali.it
Con il patrocinio del Comune di Articoli Corrado
Ufficio stampa: Scarlett Matassi 347 0418110 – e-mail: scarlett.matassi@virgilio.it
Ufficio stampa Provincia di Roma:06 67662289-e-mail:ufficiostampa@provincia.roma.it
Inaugurazione: sabato 7 luglio 2007 alle ore 11,00
Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado
Piazza Santa Vittoria, 2 – 00022 Anticoli Corrado (Roma)
Orari: tutti i giorni 10-13 / 15-19
Chiuso il lunedì
Come si arriva:Autostrada A24 Roma-L’Aquila,uscita Vicovaro Mandela,6 Km dopo il casello,bivio per Anticoli