Archeologia moderna. L'artista subisce il fascino dell'archeologia dell'Era Paleolitica e realizza opere che richiamano le magie di Altamira, il Gargano mitico, le cappelle rupestri della sua regione di origine, ma non solo. Una pittura primitiva.
Archeologia moderna
A cura di Morra Arte Studio - Vincenzo Morra
Napoli – Giovedì 5 luglio, alle 18, si inaugura la mostra dell’artista Michele Circiello, “l’accertatore di tracce” come più volte è stato definito dalla critica. Nella Sala delle prigioni di Castel dell’Ovo, fino al 21 luglio, Michele Circiello espone quaranta lavori. Tracce di un passato lontano, rivisitato e riletto attraverso le suggestioni di frammenti ricomposti grazie ad emozionanti accostamenti di colori e materiali.
Circiello subisce il fascino dell’archeologia dell’Era Paleolitica e realizza opere che richiamano le magie di Altamira, il Gargano mitico, le cappelle rupestri della sua regione di origine, ma non solo. Una pittura “primitiva” che indaga l’uomo, la storia, gli archetipi e rievoca antiche atmosfere con la solarità dei colori delle terre del Sud.
Antichi guerrieri, arcieri, cavalieri e animali, insieme a forme e segni densi di magia e simbologia, sono i protagonisti delle steli, degli scudi e delle grandi e pittoresche Aure rupestri, cui si è dedicato negli ultimi anni. Michele Circiello riporta in vita le tracce che l’uomo ha lasciato sulle pareti delle caverne migliaia di anni fa adoperando la tecnica dell’affresco su forme tonde come scudi o curve come mezzelune; mescola intonachino e polvere di marmo, colori ad olio e ad acqua, sabbia di fiume, colle e tessere di mosaico, bulloni e lastre di pietra del Gargano.
Al vernissage sarà presentato il volume Archeologia del futuro. Opere 1971- 2007 ed. Bora di Bologna, con saggio critico di Martina Corgnati e alcune testimonianze di artisti e critici tra i quali Maurizio Vitiello, che sarà presente insieme all’autore.
La mostra è a cura di Morra Arte Studio con il patrocinio dell’Assessorato alla cultura del Comune di Napoli
Note biografiche
Michele Circiello è nato a Rocchetta S. Antonio (Fg) nel 1944. Si forma artisticamente all’Istituto d’Arte di Foggia e completa i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove è allievo del maestro Domenico Cantatore. La sua prima personale risale al 1970, ma ha esposto le sue opere, in Italia e all’estero, in oltre cento mostre sia in sedi pubbliche che in gallerie private. Le sue sculture rupestri sono installate negli spazi della necropoli paleocristiana della “Salata” di Vieste, grazie ad un’intesa con la Soprintendenza Archeologica della Puglia. Pittore, scultore ed incisore, dal 1980 si dedica alla scultura in pietra e in bronzo e dal 1990 realizza opere in ceramica e multipli dipinti a mano. Nel 1998 su commissione del Comune di Vieste ha realizzato un’opera di grandi dimensioni, alta undici metri, ispirandosi alla leggenda di “Cristalda e Pizzomunno”. Nella parte alta del centro storico di Vieste è presente anche un’altra sua opera, un grande bassorilievo di forma circolare, dal titolo “Il Sole del Gargano” e un gruppo scultoreo in bronzo in memoria della strage dei carabinieri italiani a Nassiriya. Info: www.michelecirciello.it
Vernissage giovedì 5 luglio ore 18
Castel dell'Ovo
Via Caracciolo di Bella (Borgo Marinari) -Napoli
Orario: festivi ore 9-13,30 feriali ore 9-18,30