Mostra dei due artisti Andre' Guedes e Xana Kudrjavcev-DeMilner in residenza a Bologna nei mesi di maggio e giugno. Due progetti realizzati ad hoc per gli spazi del Museo Internazionale della Musica di Bologna, che ospita la mostra dal 6 al 29 luglio, raccontano l'esito di un periodo di lavoro in cui sono entrati in contatto con la citta' e la sua storia. Venerdi' 6 luglio, presso gli spazi di Neon Campobase, Elsa Salonen presenta "Her Illness Changed Her Way (to Comprehend)", il suo nuovo lavoro realizzato su invito di Nosadella.due, in mostra fino al 20 luglio.
Xana Kudrjavcev-DeMilner, Andre' Guedes e Elsa Salonen
a cura di Elisa Del Prete
Giovedì 5 luglio Nosadella.due presenta Transiti, la mostra dei due artisti André Guedes (P) e Xana Kudrjavcev-DeMilner (D) in residenza a Bologna nei mesi di maggio e giugno. Due progetti artistici realizzati ad hoc per gli spazi suggestivi del Museo Internazionale della Musica di Bologna, che ospiterà la mostra dal 6 al 29 luglio, raccontano l’esito di un periodo di lavoro in cui sono entrati in contatto con la città e la sua storia.
Venerdì 6 luglio, presso gli spazi di Neon Campobase, sarà la volta di Elsa Salonen (FIN), giovane promessa uscente dall’Accademia di Belle Arti di Bologna. L’artista finlandese, vincitrice del Premio Nazionale delle Arti 2006, presenta Her Illness Changed Her Way (to Comprehend), il suo nuovo lavoro realizzato su invito di Nosadella.due all’interno del progetto di collaborazione con l’Accademia bolognese, in mostra fino al 20 luglio.
Transiti racconta gli esiti di un passaggio, di un presente in rapida trasformazione, di un momento temporaneo destinato a cambiare ma a lasciare al tempo stesso le sue tracce. Il transito è quello degli artisti stessi, da un certo contesto geografico, sociale e culturale ad un altro; ma è anche quello di una città, Bologna, che vive una fase di grandi cambiamenti, proiettandosi verso nuovi traguardi con uno sguardo non sempre attento alla tradizione passata.
Le installazioni di Guedes e Kudrjavcev-DeMilner recuperano questo sguardo riconducendolo ad una visione che è quella di spettatori esterni in grado di leggere, o almeno intuire, il flusso corrente di una città in trasformazione.
Better days di Andrè Guedes prende spunto da un fatto di pregnante attualità come la chiusura dell’ennesimo cinema bolognese, il Nosadella. Posto proprio di fronte alla sede della Residenza di cui Guedes è stato ospite, il cinema era stato originariamente scelto come sede dell’esposizione stessa in quanto parte di un quartiere culturale in via di affermazione. A partire dal significato di tale contesto, in cui oggetti e architetture del cinema diventavano sfortunati protagonisti di un cambiamento di funzione degli spazi, Guedes opera una trasposizione di essi che intende dar loro nuova vita a partire dalla precedente. Ecco allora il dislocamento spazio-temporale di alcuni elementi strutturali e funzionali del cinema per alludere alla nuova come alla precedente identità di esso.
A completamento del progetto, l’installazione sonora Final Sequence diffusa lungo lo scalone del Museo e all’interno del suo cortile, ogni giorno, durante gli ultimi 10 minuti di apertura del museo, coglierà di sorpresa il pubblico italiano proiettandolo indietro nella propria storia culturale.
Leit motiv di tutta la mostra è il tempo, un tempo che è prima di tutto quello breve di un periodo di passaggio degli artisti stessi, quindi quello lungo della storia attuale in cui il presente si nutre del passato per preservarsi da, e confrontarsi con, il futuro.
Anche le animazioni di Xana Kudrjavcev-DeMilner suggeriscono un’atmosfera passata. Colori, forme, immagini in movimento, sono veicoli di una memoria visiva collettiva ma soprattutto personale. A partire da animazioni stop motion l’artista costruisce pensieri che sono pure astrazioni in cui le sembianze originali perdono la loro concretezza in favore di una messa in atto reale di qualcosa di fantastico. Le sue animazioni sono il frutto di un percorso che, dalla pittura degli inizi, è giunto poi a lavori di collage. Serbatoio di immaginario è stato poi il cinema sperimentale d’animazione di inizio secolo. Come una bambina che si diverte a ritagliare le silhouette e ad animarle, Xana Kudrjavcev-DeMilner non manca di far emergere anche l’aspetto giocoso, talvolta quasi sadico, del processo di creazione. Ogni scatto genera l’alterazione delle forme sotto l’influsso di una casualità che ne altera completamente l’originaria valenza.
In residenza a Nosadella.due Xana Kudrjavcev-DeMilner ha avviato anche una collaborazione con i due musicisti della scena musicale d’avanguardia locale, Nathia (Francesco Cavaliere) and Salvatore Arangio. In un modo simile a come nasce il video, il suono scaturisce, a partire dalle immagini stesse, dall’accostamento sperimentale di frammenti sonori.
In connessione con la sua installazione Xana Kudrjavcev-DeMilner, insieme a Lupe Nuñez Fernandez, già curatrice in residenza Nosadella.due lo scorso gennaio, propone una selezione di video di giovani artisti europei e americani. La proiezione avrà luogo il 6 luglio, a partire dalle 18.30 presso il Museo della Musica.
Sempre il 6 luglio, presso la sede di Neon Campobase, alle ore 21, Elsa Salonen chiuderà la due giorni di Nosadella.due presentando il suo ultimo progetto artistico Her Illness Changed Her Way (to Comprehend). L’installazione verte sul tema dell’invalidità, che l’artista adotta a pretesto per la sua ricerca sul corpo come capro di distinzione sociale prima che fisica. Scardinando l’idea comune di grazia e leggerezza insita nel ballo e con essa il prototipo di bellezza diffuso, l’artista mette in scena il peso e la presa di coscienza di una fisicità che è prima di tutto la propria condizione personale quotidiana, di disabile come di uomo.
Nosadella.due, nata col patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, di quello della Provincia e del Comune di Bologna e del Mambo, ringrazia in modo speciale per il loro costante e prezioso sostegno aziende del territorio quali AemilBanca, Eurovideo, Culturalia, Pasta Solaria e Carretta Agricoltura e per la gentilissima collaborazione il Museo Internazionale della Musica di Bologna, l’Accademia di Belle Arti di Bologna, e Bolognaestate bè07.
Giovedì 5 luglio ore 18 – 21 Museo Internazionale della Musica
Venerdì 6 luglio ore 21 Neon Campobase
Sedi:
Museo Internazionale della Musica
Strada Maggiore 34 - Bologna
Orario: mar-giov 10 -13.30; ven – dom 10-17
Neon Campobase
Via Zanardi - Bologna
Orario: lun – ven 11-13; 15-19