Visual Codex. Una trentina di opere caratterizzate dal codice a barre: ready-made e icone della nostra cultura consumista. Sono immagini provocatorie, volutamente dada.
Visual Codex
Athos Collura pittore e scenografo presenta per la prima volta alla Maison d'Art di Montecarlo,il ciclo VISUAL CODEX, una trentina di opere caratterizzate dal codice a barre: ready-made e icone della nostra cultura consumista. Sono immagini provocatorie, volutamente dada, contro l'opera d'arte trasformata in prodotto di mercato, che mettono in discussione l'attuale mercato dell'arte. L'artista scenografo per vocazione e pittore per passione, in questa occasione ha pensato ad una installazione ''Site-Specific'', che interagisce con lo spazio bianco della galleria e con gli spettatori.
All'inaugurazione del 9 luglio è prevista una peformance, come parte integrante del progetto espositivo. Gli invitati reciteranno l'ATTO UNICO di una messa in scena metaforica sul modo di rappresentare l'inconsistenza dell'arte, effimera, leggera come l'aria, da vivere più che da raccontare. L'happening sarà filmato e fotografato, così l'istante in cui gli invitati faranno parte dell'opera d'arte saranno protagonisti di un evento irripetibile. Il ciclo pittorico Visual Codex rappresenta la relatività del segno, della figura e la soggettiivtà dell'immagine annullata dietro a codici a barre neri numerati. Dietro questi codici a barre fanno capolino immagini ammiccanti, seducenti e oleografiche dipinte con distacco, da un voyeur del mondo senza mai cedere alla malinconia e al compiacimento nostalgico del mito perduto e della oggettività rassicurante.
Collura visualizza con un codice simbolico della nostra società dei consumi la dnuncia contro la mercificazione dell'arte contemporanea. L'artista nelle sue instalalzioni ambientali come nei dipinti, focalizza l'attenzione sui codici visivi, sempre variabili e poliedrici che evolvono con il passare del tempo, in linea con il suo modo di rappresenatre il mondo. Questi Visual Codex rappresentano la sintesi di una ricerca intorno alla figurazione, aprono scenari oltre i confini del segno ed affermano il valore emozionale della pittura, oltre che la ricerca della composiizone dell'opera.
I Codex conducono l'artista e lo spettatore a riflettere sul già fatto, con l'obiettivo di contenere e gradatamente annullare l'immagine dietro a codici a barre che frammentano l'opera d'arte per far emergere una ''nuova dimensione della pittura'', più metafisica, più astratat e concettuale da scoprrire osservando le sue prospettive immaginari esposte alla Maison d'Art. In questo spazio bianco simile a uno schermo della visione, si proiettano figure che ripensano se stesse e forme già date che diventano ''altro da sè'' e dove tutto dipende da come le si guarda.
Maison d'Art
27, Av de La Costa - Monaco