Spazio Tindaci
Padova
via Dante, 17/19
049 8751094 FAX 0498219205
WEB
Jazzing Everything
dal 6/7/2007 al 31/8/2007
9.30-12.30 e 16-19.50 chiuso lunedi mattina e domenica
WEB
Segnalato da

SpazioTindaci




 
calendario eventi  :: 




6/7/2007

Jazzing Everything

Spazio Tindaci, Padova

Un evento che intende mostrare il jazz da differenti prospettive: la pittura di Giancarlo Cazzaniga, la fotografia di Luca Buti, la musica jazz dal vivo di Giuliano Perin , Neil Leonard, Giovanni Perin, Franco Lion.


comunicato stampa

Paintings - sounds - photos

a cura di Diletta Biondani

Spaziotindaci, in collaborazione con La Spirale 2000, crea un evento unico per mostrare il jazz da differenti prospettive: la pittura di Giancarlo Cazzaniga, la fotografia di Luca Buti, la musica jazz dal vivo di Giuliano Perin , Neil Leonard, Giovanni Perin, Franco Lion . Attraverso un’esposizione di pittura, una di fotografia ed una performance musicale di “interaction ensamble” Spaziotindaci offre alla città l’opportunità di incontrare le poliedriche “facce del jazz” e di conoscerne gli aspetti più originali e inediti.

Il pittore Giancarlo Cazzaniga, invitato già negli anni '60 alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma, è protagonista di quella tensione culturale, nella vita e nell'arte , definita poi Realismo Esistenziale, che vide nella Milano degli anni ’60 un fertile terreno di sperimentazione attraverso la pittura e attraverso la musica, nella fattispecie il jazz.

Dopo il secondo dopoguerra, in Italia come in Europa, si assiste ad un’ansia crescente data da una condizione di sgomento, di disagio provocata dalla guerra stessa. Per questo motivo l’analisi della condizione umana si sposta da tematiche sociali e populiste ad una dimensione più intima e privata. Dalle epopee operaie e contadine, l’arte si comprime nello spazio di una stanza, nel lamento di un <http://it.wikipedia.org/wiki/Sassofono> sassofono, nel luccichio anonimo della plastica di un’insegna al neon. In quest’ottica la pittura di Cazzaniga si compone di pause e ripetizioni, di corrispondenze tra colore e ritmo musicale, egli scompone l’immagine e l’azione in momenti separati, in singoli fotogrammi sovrapposti in un’azione che ha radici profonde nel futurismo e che risente del fascino dell’astrattismo. Dall’incontro e l’amicizia con personaggi come Chet Baker, Franco Cerri o Giorgio Gaber nacque il profondo amore del pittore per il jazz, soprattutto per ilCool Jazz: il jazz freddo. Da tutto questo derivano i suoi Jazzman e la sua pittura fatta di luci scure e dense di ombra, di gialli fluorescenti innervati di scintille biancastre, di note cromatiche cavernose, come il sax dipinto sempre con segno incisivo e nervoso. Si sente che vengono dal ventre.

I musicisti Giuliano Perin , Neil Leonard, Giovanni Perin, Franco Lion interverranno durante l’inaugurazione in una performance di interazione musicale di straordinaria qualità e originalità. Concertista e compositore, Giuliano Perin è cresciuto con maestri come RanBlake, Franco D’Andrea, Barry Harris, frequentando scuole internazionali quali la Manhattan School con Harl Danko e Gary Dial e la New School di New York, con Dave Samels.

Alle conoscenze tecniche musicali, l’artista unisce un grande carisma che coinvolge anche chi, per la prima volta, si avvicina al jazz. Parlando di lui, il decano dei critici musicali Franco Fayenz scrive: “Rare volte anche a livello internazionale ho apprezzato un fraseggio ed un tocco di vibrafono come i suoi”. E ancora Adriano Mazzoletti, conduttore RAI, dice: “Ecco finalmente un vibrafonista di cui non vedo uguali anche al di fuori dei nostri patri confini. Il suo fraseggio è limpido, il senso della melodia è perfettamente consequenziale alle linee dei temi da lui stesso composti o che sceglie di interpretare con grande spessore”.

Neil Leonard è insegnante di sax alla Berklee School di Boston, oltre ad essere conosciuto per il suo approccio unico e originale alla composizione e all’improvvisazione. Ai suoi lavori hanno partecipato Marshall Allen (Direttore del Sun Ra Arkestra), Bruce Barth, Don Byron, Michael Evans, Robin Eubanks, Frank Lacy, Badal Roy, Jamaaladeen Tacuma e Uri Caine. L’opera di Leonard, Totems è stata premiata dal World Music Institute al Carnegie Recital con la partecipazione di Byron e Caine.

Luca Buti, uno dei più apprezzati fotografi e giornalisti di musica italiani, è nato in provincia di Arezzo nel 1971. Inizia un approccio professionale con la fotografia nel 2000, da quando si occupa di musica jazz come giornalista. Generazionalmente appartiene alla schiera di fotografi nati con la camera oscura e successivamente evoluti verso la fotografia digitale. La fotografia di eventi musicali è la sua attività principale, ma altri suoi lavori abbracciano una gran varietà di soggetti: fotografia creativa, reportage, ritratto ecc. mantenendo una visione di base di “fotografia come pura arte”. Collabora alle riviste: Jazz Magazine, Musica Jazz, Jazzit, New Age, Etnica & World Music Magazine; la casa discografica Hat Hut; numerose associazioni, festival e musicisti.

Prestigiosi magazine fotografici come Zoom e Private hanno pubblicato estesi portfolio sulle sue fotografie. Ha collaborato alla documentazione fotografica del libro celebrativo dei 25 anni del Bolzano Jazz Festival. A inizio 2007 è stato pubblicato JAZZin’, il suo primo libro fotografico-monografico interamente contenente originali e suggestivi scatti sul jazz. Connotato principale di quest’opera, è l’approccio moderno e dinamico verso la fotografia, la musica ed i musicisti,in grado di mantenere sempre la tecnica nel dominio del mezzo ,e l’idea come il fine di ogni singolo scatto.

Inaugurazione 7 luglio 2007 ore 21.30

Spaziotindaci
Via Dante, 15/19 - Padova
Orario: 9.30-12.30, 16.00-19.50, chiuso lunedì mattina e domenica
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [27]
Mario Viezzoli
dal 20/10/2015 al 5/1/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede