Personale. Tra colori saturi e brillanti e feticci della cultura di massa il pioniere della pop art americana racconta gli anni dell'american dream. Gli "steel cut alluminio" esposti sono pezzi dal forte impatto materico, dove le forme si snodano e si attorcigliano l'una intorno all'altra e il colore definisce volumi e invade lo spazio.
Steel cut alluminio
Colori saturi e brillanti, immagini ritagliate dalla realtà quotidiana degli anni dell'american dream. Linguaggi, contenuti e feticci della cultura di massa degli anni '60 di Still Life. Figure stereotipate e famosi nudi di donna della serie American Nudes. Uno sguardo ironico e frizzante sull'America degli anni '60 di uno dei fondatori della Pop Art made in USA.
E' a tre anni dalla morte di Wesselmann, che la Galleria Flora Bigai Arte Moderna e Contemporanea dedica all'artista americano una mostra che ripropone le origini delle tematiche e degli sviluppi linguistici dell'arte di oggi. Uno sguardo agli ultimi quattro decenni della nostra storia attraverso l'opera acuta di un artista tra i principali della Pop Art, che basava la sua ricerca sulla riconoscibilità di figure e oggetti insistentemente familiari, affidabili e rassicuranti*, come pane bianco, birra e frigoriferi bombati.
Scenari bidimensionali dove Wesselmann sovrappone i piani dello sfondo fino a inglobare la stessa immagine protagonista, sia negli Still Life, che nelle sue languide donne di American Nudes dove il colore e la linea definiscono l'organizzazione di un paesaggio dove la prospettiva è appiattita sulla superficie o confusa nell'esuberanza dello sfondo*.
“Un'arte capace di raccontare le anime popolari ma anche di stupire gli sguardi più acuti e smaliziati”.
Danilo Eccher, direttore del MACRO di Roma
Con una doppia personale dedicata a uno dei maestri della Pop Art Americana, la gallerista Flora Bigai ha scelto di approfondire in direzioni differenti la ricerca di Wesselmann: da un lato schizzi preparatori e disegni, dall'altro la forte presenza fisica dell'alluminio. A partire dal 14 luglio, lo spazio espositivo di Pietrasanta ospiterà una selezione degli steel cut realizzati dall'artista tra il 1993 e il 2002.
Si tratta di pezzi dal forte impatto materico, dove le forme si snodano e si attorcigliano l'una intorno all'altra e il colore definisce volumi e invade lo spazio ora mostrando piani sovrapposti, ora uniformando gli strati che compongono le opere astratte di Wesselmann. Durante il periodo della Biennale d'Arte, la sede veneziana della galleria di Flora Bigai proporrà una raccolta di disegni che coprono quasi interamente l'attività dell'artista americano dal 1965 al 1994.
Non solo schizzi preparatori, ma anche vere e proprie opere, dai lavori sensuali e ammiccanti della serie American Nudes, agli asciutti still life, che rendono splendido anche un semplice paio di sneakers su cui sembra sia stato lasciato cadere distrattamente dell'intimo di pizzo giallo.
n.d.A. I corsivi* sono frammenti del testo scritto da Danilo Eccher, direttore del MACRO e curatore della personale che il Museo d'Arte Contemporanea di Roma ha dedicato all'artista americano nell'estate del 2005.
Inaugurazione 14 luglio 2007
Flora Bigai Arte Moderna e Contemporanea
Via Garibaldi, 22 - Pietrasanta (LU)
Ingresso libero