Palazzo delle Feste
Bardonecchia (TO)
Piazza Valle Stretta 1
0122 901538 FAX 0122 901538

Riccardo Chicco
dal 20/7/2007 al 25/8/2007
WEB
Segnalato da

Max Chicco




 
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20/7/2007

Riccardo Chicco

Palazzo delle Feste, Bardonecchia (TO)

Un artista internazionale. Dipinti. L'ampia produzione esposta, circa sessanta opere, di cui molte inedite, di collezione privata, testimonia la ricchezza di un colore steso in maniera sfrenata in cui le forme si leggono appena. A cura di Maria Luisa Moncassoli Tibone.


comunicato stampa

Un artista internazionale

a cura di Maria Luisa Moncassoli Tibone

Quando a Bardonecchia Renato Perego decise di invitare i pittori nel suo magnifico Albergo Fréjus organizzando degli stages collettivi e promozionali di una immagine della cittadina montana, Riccardo Chicco (1910-1973) fu tra i primi e brillanti. Vestito in modo originale, con bombetta e sciarpa a quadroni, accompagnato dal suo ragazzo biondo, diede una partecipazione assolutamente vivace ed ironica, documentata, sulle pareti dipinte della Tavernetta, da ben due sue immagini di loisir: mentre suona la fisarmonica e mentre dipinge, a letto beato, una figura femminile ritagliata nello spazio di una finestra aperta sul paesaggio innevato, Ai piedi una moltitudine di sorci festeggiano accanto ad una bottiglia di olio. Così egli si volle rappresentare, godendo di celare l’allampanata figura sotto una trapunta fiorita.

Nei dipinti che ritraggono Bardonecchia Chicco volle privilegiare il rutilante inseguirsi di materie cromatiche ritrovate anche laddove il bianco della neve sembrava tutto assorbire. Come ha ricordato con acute parole l’amico pittore e critico Albino Galvano:” le sue virtù di occhio, di mano, di maneggiatore scaltrissimo di materie impiegate con molta facilità, sono in realtà sempre animate da questa idea così profondamente sofferta e , con tutta la signorile discrezione …offerta, con civile distacco dell’uomo e del suo travaglio, come tema ‘principe di un discorso figurativo…”

Così la materia espressionista mitteleuropea, a cui ha guardato costantemente, si ravvisa anche nell’immagine della montagna ed una sofferta umanità permea gli spazi della “Trattoria di Melezet” o “Il mattutino di Les Arnauds”. L’ampia produzione-circa sessanta opere, molte inedite, di collezione privata – che viene presentata nel foyer del Palazzo delle Feste mostra la ricchezza di un colore sfrenato in cui le forme si leggono appena, in un messaggio pittorico sempre forte ed affascinante.

La rassegna critica che ha costellato l’opera di Chicco, dalle prime presentazioni degli anni Trenta fino al 1973, anno della morte, annovera nomi di tutto prestigio. Scolaro di Casorati, accanto ad Albino Galvano che di lui tanto scrisse, ecco i testi di Massimo Mila, Enrico Paulucci, Renzo Guasco, Marziano Bernardì, Alberto Rossi, Mino Maccari, Luigi Carluccio, Angelo Dragone, Franco Torriani, Adele Menzio, Lalla Romano ed altri ancora. Così, nella rievocazione dell’arte di Chicco, l’elenco delle mostre e dei premi si fa lungo.

La sua vita di protagonista- dagli anni Cinquanta al 1973- nel clima artistico e culturale di Torino, viene rievocata nel catalogo della mostra da un ampio saggio che Maria Luisa Moncassoli. Tibone ha composto rielaborando scritti dello stesso artista e una importante presentazione pubblicata dai suoi due figli in occasione della mostra alla Regione Piemonte nel 1985. Ne esce la rappresentazione vivace e anticonformista di un personaggio originale e provocatorio, inserito nel clima culturale internazionale, quindi molto attuale.

Aveva creato un cenacolo di pittura:“la scuola di Via Cavour” e con gli allievi volle ripetutamente presentarsi.
Laureato in giurisprudenza e in lettere, specializzato in storia dell’arte la insegnò per lunghi anni nei licei classici (Alfieri e D’Azeglio) trasmettendo alle nuove generazioni la sua originalità e il suo entusiasmo.
“Visti da Chicco” sono i personaggi del teatro, del cinema, dell’attualità dei quali tratteggiava caricature per i quotidiani. Gian Giorgio Massara ne tratteggia una veloce sintesi.

L’estate porta ancora a Bardonecchia una rassegna d’arte di qualità.
Nell’intento di ricordare alcuni degli artisti che sono stati ospiti nella cittadina montana e ne hanno ritratto gli spazi invernali ed estivi, il Comune presenta nel Palazzo delle Feste, dopo la rassegna dedicata nel 2006 al chiarista Lilloni, l’opera di Riccardo Chicco, pittore di ricerca internazionale che a Bardonecchia venne ospite dell’albergatore Renato Perego, ritraendone la consorte e animando con la sua ironica presenza e l’immancabile fisarmonica il gruppo di una quarantina di artisti che ripetutamente qui furono invitati intorno agli anni Cinquanta.

Chicco si appassionò a Bardonecchia e vi ritornò ripetutamente, fermandosi nella pace del Pian del Sole o trovando ospitalità in casa di amici. Dopo un breve incipit dedicato a Chicco interprete, in chiave già espressionista, della rappresentazione della montagna, la mostra percorre, per precise sezioni, tutto il cammino di questo singolare artista che tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta del secolo appena trascorso, fu a Torino personaggio notissimo, animatore non soltanto di una singolare stagione d’arte, ma anche di un percorso di vita particolarmente vivace. Estroso e colto, Chicco si era formato nella Torino di Casorati e di Gualino, ma aveva precocemente innescato il contatto con il mondo europeo.

E’ questo aspetto internazionale della sua cultura e del suo stile di vita a dominare nella realizzazione delle sue opere. “Torinese fuori ordinanza” l’ha infatti definito, in un importante passo critico, Massimo Mila. Capace di coniugare ascendenze diverse, da lui stesso ripetutamente elencate –Ensor, Beckmann, Grosz, Van Dongen, Kokoschka, Kayama, Max Ernst- Chicco ci ha lasciato una produzione variegata che dai paesaggi muove verso attente osservazioni di interni; offre le vite silenti dei fiori in immagini originalissime, e le accosta alle forti e ferme rappresentazioni di straordinarie figure femminili in cui la materia cromatica “si scapriccia” in nuove espressioni dense di luci e colori.

Presentata -a cura di Maria Luisa Moncassoli Tibone- con un catalogo che raccoglie una serie di scritti molto varia e ricostruttiva della straordinaria personalità di Chicco, la mostra al Palazzo delle Feste di Bardonecchia è occasione di un tuffo nella vita e nella società di quella stagione d’arte che il pittore visse intensamente producendo opere contese dai molti collezionisti, delle quali restano esempi significativi, quelli esposti, quasi tutti di proprietà della famiglia.

La felicità espressiva che da esse promana, coagulata nella varietà e nello spessore cromatico di una realizzazione veloce e intuitiva, è suggello di una rivisitazione dell’artista che sul versante dell’ironia e del tratto gestuale della caricatura ha operato a lungo anche attraverso i media nel ritrarre la gente dello spettacolo, gli attori, i musicisti, gli uomini di cultura. Con lo stesso ‘sense of humour’ con il quale indirizzava agli amici i suoi auguri di fine anno nei quali il suo protagonismo si stemperava in una presenza mascherata, tenera e pungente, che oggi risulta indimenticabile.

Completeranno la presenza pittorica due incontri al Palazzo delle Feste nei quali saranno esplorati aspetti inediti della vita e dell’opera. Dopo un percorso nella sua Torino, rievocato da Tibone, Elisabetta Chicco, scrittrice, ricorderà il 10 agosto alle ore 18 tratti inconsueti della figura del padre. Infine, il 17 agosto alle ore 18, Max Chicco, regista televisivo, presenterà un video dedicato al nonno.

Manifestazioni collaterali alla mostra
Bardonecchia Palazzo delle Feste 10 agosto 2007 ore 18
Incontro con l’autore:
Una passeggiata nella mia Torino
Maria Luisa Moncassoli Tibone presenta un brillante scritto del pittore Riccardo Chicco
La voce di Lilith Elisabetta Chicco, docente e scrittrice, interviene con vivaci ed inconsueti ricordi del padre

Bardonecchia Palazzo delle Feste 17 agosto 2007 ore 18
Incontro con l’autore:
Le immagini di Max Chicco
Max Chicco, regista televisivo, nipote dell’artista, presenta un racconto per immagini dedicato al nonno.

Inaugurazione 21 luglio 2007

Palazzo delle Feste
Piazza Valle Stretta 1 - Bardonecchia (TO)

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