Museo Diocesano
Milano
corso di Porta Ticinese, 95
02 89420019 FAX 02 89407577
WEB
MuDi Contemporanea
dal 16/7/2007 al 1/9/2007
martedi' - domenica 19-24, agosto chiuso

Segnalato da

Museo Diocesano




 
calendario eventi  :: 




16/7/2007

MuDi Contemporanea

Museo Diocesano, Milano

Tre esposizioni dedicate al contemporaneo. Nel chiostro le sculture di Adele Prosdocimi, nelle sale al pian terreno le tele di Giorgio Vicentini e nell'ala dedicata alle mostre temporanee al primo piano la grande opera di Devalle.


comunicato stampa

Per l’estate continua, arricchendosi, l’appuntamento con MuDi Contemporanea: il Museo Diocesano offre ai visitatori la possibilità di passare una piacevole serata nel meraviglioso chiostro e di visitare tre esposizioni dedicate al contemporaneo. Nel chiostro le sculture di Adele Prosdocimi, nelle sale al pian terreno le tele di Giorgio Vicentini e nell’ala dedicata alle mostre temporanee al primo piano la grande opera di Devalle.


DEVALLE

Happy Times (2004) è uno dei grandi dipinti murali appartenente alla serie FOR (‘02-‘07).
I protagonisti del ciclo sono artisti e politici che hanno commesso suicidi. Nel quadro appaiono rievocati la madre (Marella Caracciolo Agnelli) e il figlio (Edoardo). Lei in prendisole anni ’50, lui con abito da festa. Per Marella è stata utilizzata come base la foto in b/n di Richard Avedon.
Il montaggio della scena scavalca il tempo reale e li presenta in una posa inedita.
L’insieme della serie FOR insegue l’obiettivo di rappresentare ed evocare i protagonisti come attori di un sogno che solo la pittura può concretizzare sulla tela.

Beppe Devalle è nato a Torino nel 1940; nella stessa città ha studiato all’Accademia Albertina. La sua ricca carriera espositiva ha inizio negli anni sessanta. Nel 1976 si è trasferito a Milano, dove ha insegnato all’Accademia di Brera sino al ‘97. Dal 1997 al 2003 ha vissuto a New York. Attualmente lavora nello studio di Pessano con Bornago.

GIOVEDI 26 LUGLIO, ORE 19 SERATA DEDICATA ALL'ARTISTA


GIORGIO VICENTINI
Con gesto ieratico, dispongo su un grande tavolo rivestito di gomma nera, un foglio di poliestere, sul quale stendo in gesti morbidi e sinuosi una serie di minuscoli coni di colore. Dopo aver osservato la composizione analitica, adagio, appena fuori registro rispetto al primo, il secondo foglio. Ottenuta la perfetta coesione tra le due parti, esercito, con l’ausilio di un utensile alquanto sorprendente, una fortissima pressione sulla superficie, (175 MY NOM) i colori si incontrano e si fondono tra le due valve alla ricerca di un nuovo statuto di luce. Con estrema cautela, separo poi i due piani umidi e li abbandono nel loro reciproco languore bidimensionale. Dopo un giorno e una notte di riposto sui cavalletti, scontorno e riconnetto strategicamente le due isole dipinte. La sovrapposizione della loro identica natura, genera la visione unitaria ed inseparabile di Colore Crudo.(Giorgio Vicentini)
Giorgio Vicentini è nato a Varese nel 1951. Il suo ricco curriculum espositivo, avviato con una personale nel ’74, annovera presenze in Italia e all’estero, presso gallerie private e istituzioni pubbliche. Attualmente vive e lavora a Induno Olona (Va)

MERCOLEDI 25 LUGLIO, ORE 19 SERATA DEDICATA ALL'ARTISTA


ADELE PROSDOCIMI
Da piccola passavo le mie estati lungo il lago di Como e là una delle mie passioni era stare in giardino a guardare i ragni mentre costruivano le loro tele, ancorandole in equilibrio tra gli appigli più improbabili, luccicanti capolavori di perfezione geometrica sospesi nell’aria.
Seguivo estatica questo lavorio instancabile, e a fasi mi sedevo a fianco della Lia che era sempre, sempre presa da attività altrettanto magnetiche: cardava la lana, rammendava le lenzuola, ammatassava col mio aiuto il filo di cotone, pelava le pere, sgusciava le nocciole, strappava le erbette che si insinuavano tra le pietre dell’acciottolato, e altri meravigliosi e comprensibilissimi lavori.
Poi da grande sono diventata architetto come il ragno, e ho fatto “tante cose” come la Lia, cambiando solo gli strumenti di lavoro e muovendomi in giro per il mondo, ma ricordandomi sempre di quello che vedevo e provavo in quel giardino. In tutti questi anni che mi separano da allora non ho mai smesso di seguire geometrie con il segno e con il gesto.

Adele Prosdocimi, è nata a Milano nel 1954, dove vive e lavora. Da dieci anni si dedica esclusivamente alla pittura e alla scultura.

MARTEDI 24 LUGLIO, ORE 19 SERATA DEDICATA ALL'ARTISTA


Immagine: Devalle

Inaugurazione martedì 17 luglio dalle 19 alle 23.30

Museo Diocesano
Corso di Porta Ticinese, 95 - 20123 Milano
Orari: aperto da martedì a domenica - dalle 19 alle 24 mese di agosto chiuso

IN ARCHIVIO [133]
Laura Morelli
dal 20/12/2015 al 6/2/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede