Esposti una trentina di lavori dell'artista bulgaro concepiti insieme alla moglie, che vanno a cogliere i vari momenti di un impegno creativo che e' iniziato quasi mezzo secolo fa, con i primi oggetti "impacchettati".
Progetti a tecnica mista
Dal 4 agosto si terrà presso la Galleria Tega di Pietrasanta un’importante
mostra di Christo Javacheff ormai universalmente conosciuto col semplice
nome di Christo. Saranno esposti una trentina di lavori dell’artista bulgaro
concepiti insieme alla moglie Jeanne-Claude che vanno a cogliere i vari
momenti di un impegno creativo che è iniziato, nei modi che noi conosciamo,
quasi mezzo secolo fa. Vengono infatti realizzati a Parigi nel 1958 (l’anno
in cui avviene l’incontro con Jeanne-Claude) i primi “oggetti
impacchettati”. Da quel momento tale gesto decisamente rivoluzionario si è
ampliato e col tempo ha interessato monumenti, palazzi, ponti, alberi,
vallate, fiumi. Solo la burocrazia è riuscita a rallentare e talora a
impedire la concretizzazione delle idee partorite dalla fervida
immaginazione dei Christo.
Nell’attuale circostanza la rassegna s’avvia con Yellow Store Front, una
tecnica mista su masonite del 1965 riferibile al progetto di rivestire le
vetrine dei negozi di New York; un’altra tappa importante è evidenziata da
un collage del 1969 riferibile alla copertura di 2,4 chilometri di costa
australiana corrispondente alla Little Bay situata a pochi chilometri da
Sydney.
Ma gli eventi più clamorosi si compiono a partire dagli anni Ottanta: due
splendide matite e pastelli del 1983 e del 1985 (dove emerge la
straordinaria perizia calligrafica di Christo, frutto degli anni giovanili
trascorsi all’Accademia di Belle Arti di Sofia), riguardano la fasciatura
del Pont Neuf di Parigi, testimoniata altresì da una grande foto
dell’evento. E che dire dei quattro collages e tecniche miste, intitolati
Wrapped Reichstag (ancora col concorso di una incredibile immagine
fotografica), che testimoniano la copertura del Parlamento tedesco con
100.000 metri quadrati di lattiginoso tessuto in polipropilene? L’ultima
impresa portata a termine è stata l’occupazione, nel febbraio del 2005,
dell’oasi verde di Central Park, nel cuore di New York, grazie a una
processione di 7.500 porte (The Gates) rivestite da una stoffa color
zafferano a ridisegnare poetici percorsi. Naturalmente la Galleria Tega
propone ai visitatori alcuni progetti di una simile impresa.
Comunque la presenza anche numericamente più interessante di opere riguarda
la prossima performance programmata nel 2009: la copertura di un tratto del
fiume Arkansas in Colorado. Si potrà ammirare nell’attuale circostanza
espositiva una nutrita sequenza di studi che pongono in risalto le concrete
difficoltà che i Christo incontrano ogni volta nel tradurre in realtà (una
realtà contemplabile sovente solo per un breve periodo di tempo) una felice
utopia. Scrive in proposito Luciano Caprile nel testo che correda l’elegante
volume appositamente edito: “In questo nostro mondo omologato dalle
abitudini è un bene che la fantasia dei Christo conquisti effettivamente,
almeno per qualche giorno, il potere”.
La rassegna proseguirà nella sede milanese della Galleria Tega a partire dal 27
settembre.
Inaugurazione 4 agosto 2007
Galleria Tega
via Provinciale Vallecchia, 56 - Pietrasanta (LU)
Orari: dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 24
Ingresso libero