A tre anni di distanza dalla sua prima esposizione bolognese, la Galleria Stefano Forni ripropone una sua personale composta dalle ultime opere realizzate dall'artista. Dal 1977 Marta Czok si dedica completamente alla pittura dando vita a quell'universo fantastico che trae le sue origini da nomi come Bruegel e Daumier. Ma guardare le sue opere vuole anche dire ritornare molto più indietro al racconto antico che potevamo trovare nelle tavolette del Trecento.
A tre anni di distanza dalla sua prima
esposizione bolognese, la Galleria Stefano Forni ripropone una sua
personale composta dalle ultime opere realizzate dall'artista.
Marta Czok nasce a Beirut il 25 agosto del 1947 da genitori polacchi
trasferitisi a Londra nel '48. Frequenta la Sir John Cass School of Art
e in seguito il St. Martin's College of Art a Londra. Terminati gli
studi accademici lavora come ritrattista e stilista di moda prima a
Londra e dal 1974 a Roma.
Dal 1977 si dedica completamente alla pittura dando vita a
quell'universo fantastico che trae le sue origini da nomi come Bruegel e
Daumier. Ma guardare le sue opere vuole anche dire ritornare molto più
indietro al racconto antico che potevamo trovare nelle tavolette del
Trecento. Ancora la natura e le architetture nelle quali vivono i suoi
personaggi sembrano richiamare tutta una serie di suggestioni
provenienti dalla tradizione fiamminga.
L'artista seduce lo spettatore in una sorta di mondo incantato dove
tutte le figure sembrano essere riconducibili ad un unica tipologia, ad
una stessa identità . Compongono giochi e viaggi fantastici partendo
proprio da momenti rituali dell'esistenza come ad esempio l'essere
attorno ad una tavola imbandita, l'interno di una casa, una passeggiata
per le strade della città dove improvvisamente tutto diviene leggero e
questo avviene attraverso piccoli ironici elementi che compongono sempre
le sue immagini, elementi che riducono la tensione e che trasformano il
tutto in racconto.
La creazione del racconto prendere origine proprio dall'essere
appartenente a più culture. E' la stessa artista ad esprimere
l'esigenza di narrare ogni elemento e di descriverlo nella più intima
identità che lo caratterizza. Come ha detto Marta "l'esigenza visiva
prende il posto di quella narrativa trasformandosi in comunicazione
universale".
Inaugurazione Sabato 6 Ottobre ore 17.00
Orari: 10.30-12.3016.00-19.30 tutti i giorni (chiuso lunedì e
martedì mattina, domenica aperti).
Galleria Stefano Forni
P. Cavour 2, Bologna
Tel.Fax. 051.225679