Negli spazi oscurati della Limonaia Bucalossi, artista multimediale, realizza installazioni di luce ed animazioni video che interagiscono con lo spettatore.
Federico Bucalossi ha costituito il fulcro della sua ricerca congiungendo molteplici media espressivi, dalla pittura al video, alle installazioni alle performance, riflettendo
sui meccanismi creativi in relazione alle mutazioni sociologiche e culturali del mondo contemporaneo. Esperienza fondante è la sua immersione nel mondo virtuale di
internet, effettuata su vari livelli. Da un lato la partecipazione attiva alla diffusione e allo sviluppo di nuovi sistemi di comunicazione (come membro di StranoNetwork),
dall’altro il suo interesse a congiungere sperimentazione musicale e visuale nell’ambito delle nuove tecnologie che ha concretizzato nell’esperienza di Yellowcake.
Più in generale il lavoro di Bucalossi sembra attingere a piene mani alle riflessioni sul dato percettivo e cognitivo alla luce degli sviluppi delle nuove tecnologie. Opere come
"zone sensuali" rendono esplicite le percezioni caotiche legate alle problematiche dell’uomo moderno attraverso il potere di coinvolgimento sensoriale dei nuovi strumenti
tecnologici.
Rimane una contraddizione nel suo procedimento artistico. Se da un lato prevede il coinvolgimento attivo dello spettatore/fruitore nelle sue installazioni video e opere
multimediali, come nell’opera "Where is the light" (in cui è possibile interagire fattivamente con luci e suoni) permane una visione pessimistica del pubblico, dichiarando
espressamente di non credere nell’utopia dello spettatore che si fa protagonista attivo di un processo creativo. "Il pubblico- secondo Bucalossi- aspetta l’artista demiurgo in
cui decidere se immergersi o meno".
Forse per questo in alcune sue opere si manifesta un interesse a soggiogare e stordire lo spettatore, come in una dream machine mirata a palesare l’incapacitÃ
selettiva di fronte agli effetti che la tecnologia può produrre sulla psiche umana.
Citiamo ancora Bucalossi: "La nostra vista è vorace, divora e digerisce tutto senza assaporarne più le sensazioni, l'uomo contemporaneo si muove con disinvoltura in una
moderna giungla di immagini. Questa nuova voracità porta chi lavora con le immagini a produrle sempre più velocemente, con stupida frenesia ed i nuovi software ci
permettono di farlo con sempre maggiore agilità ".
Francesca Milani
Federico Bucalossi
Nasce nel 1968 a Empoli (Fi) dove vive e lavora. Proviene da esperienze differenti, dalla fotografia alla computer graphic ed è membro di Strano Network (associazione per
le nuove forme di comunicazione), Yellocake (Tecnomusic per l’etichetta KK records, belgio) e Quinta Parete (minimal TV).
Inaugurazione 6 ottobre ore 18.00
Orario: Lunedì-venerdì (ore 9-13) Sabato (ore 16-20)
Limonaia di Villa Vogel
Ingresso: dal parco di viale Canova
oppure da via delle Torri 23