Voglio essere giorno. La componente ludica, intrinseca nelle sue opere, assume verso gli anni settanta forma e fisicita' materializzandosi su tele, ceramiche e sculture. Ferro, bronzo, carboncino, terracotta e molti altri materiali diventano i mezzi che gli consentono di viaggiare indisturbato nei terreni della memoria tra la pittura e la scultura.
Voglio essere giorno
Tommaso Cascella, romano, classe ’51, vive e lavora tra Roma e Bomarzo, nel Viterbese. La sua ricerca creativa trae origine dalla libertà avanguardistica legata al secondo Novecento, ma si evolve sulla base di un rapporto strettamente individuale con le potenzialità della materia. Cascella, erede di una lunga dinastia di artisti, ha a suo attivo circa cento mostre personali. La componente ludica, intrinseca nelle sue opere, assume verso gli anni settanta forma e fisicità materializzandosi su tele, ceramiche e sculture. Ferro, bronzo, carboncino, terracotta e molti altri materiali diventano i mezzi che gli consentono di viaggiare indisturbato nei terreni della memoria tra la pittura e la scultura.
I diversi linguaggi si rincorrono e si ritrovano in una narrazione unica: le immagini tridimensionali della scultura si riconoscono nelle grafie che animano le sue tele dove la pittura e scultura sono due modalità dello stesso pensiero. Cascella guarda all’essenza delle cose dove la realtà diviene poesia. Dagli anni ottanta, sottili elementi di ferro fuoriescono dalle tele, ancora trattenuti dal manto di colore dipinto. Poi si spingono sempre più oltre la superficie e riempiono lo spazio, dando vita ad ombre e vuoti. Poco più in là nel tempo, quando la pelle del dipinto si rivela troppo angusta, il metallo acquisisce una propria autonomia, diventando opera dove i segni, un tempo tracciati sulla tela, prendono vita, corpo, materia.
Nella sua autopresentazione, per questa mostra ad Amelia “Voglio essere giorno”, Tommaso Cascella ci dice … Presento dei quadri fatti di sola pittura, senza rilievi, collages e ferri ai quali sono legato da anni. Solo colore su tela come si fa con la pittura. Un ritorno (ma non c’è stata mai partenza vera) al classico. Ecco perché trovo perfetto esporre in una cittadina come Amelia. Il mio lavoro vicino alle pietre ciclopiche, agli affreschi manieristi, alle linee felici e perfette del chiostro e a quella santità pervasa da uno stupore francescano per il bello, per fratello sole e sorella morte, per la luce e il suo contrario indissolubile che alimentano la tavolozza del pittore.
http://www.cascellatommaso.com
Testo critico di Alberto D’Atanasio
Ufficio Stampa: Dott. Barbara Cinaglia - Punto Press - Servizi Stampa
barbaracinaglia@libero.it
Inaugurazione venerdì 27 luglio 2007 - ore 21.30
Chiostro di S.Francesco
Museo Archeologico
p.zza Augusto Vera, 10 (Palazzo Boccarini) - Amelia (TR)
Orari:Tutti i giorni dalle 10,30-13 e 16,30-19,30 (lunedì chiuso)