Le opere di Gaglio sono strutture tra loro collegate da perni e fili di acciaio, oggetti fintamente funzionali spesso rafforzati nella loro immanenza dall'immissione di elementi luminosi. Le sculture di Adriano Leverone coniugano una notevole perizia tecnica con la produzione di forme aniconiche agili e svettanti, sia monolitiche che centrate sulla dialettica tra pieno e vuoto e concavo e convesso.
Luciano Gaglio e Adriano Leverone
a cura di Edoardo Di Mauro e Walter Vallini
Luciano Gaglio a distanza di quasi due anni dalla sua precedente personale alla Fusion Art Gallery evidenzia la coerenza di un rigoroso percorso progettuale che ha raggiunto ormai un elevato livello di riconoscibilità, dote questa fondamentale per distinguersi nell’affollato panorama contemporaneo. Quelle di Gaglio sono costruzioni formalmente regolari e simmetriche, ma bisogna evidenziare come si sia in presenza di una razionalità “dolce”, di una geometria che definirei “romantica”. Il rigore dell’angolo retto è attenuato dall’immissione di elementi decorativi e tonalità morbide. Le opere di Gaglio sono strutture tra loro collegate da perni e fili di acciaio, oggetti fintamente funzionali spesso rafforzati nella loro immanenza dall’immissione di elementi luminosi che si muovono corroborati da una certa dose di ironia sul territorio di confine tra il linguaggio dell’arte e quello dell’architettura e del design, in una fase in cui la prima pare volersi riprendere la porzione di territorio sottrattale da altre discipline nel corso del Novecento.
Adriano Leverone è un autore che, senza mediazioni, ci porta verso un ambito stilistico, quello della scultura, oggetto nel corso del Novecento e di riflesso ancora ai giorni nostri di un vivace ed appassionato dibattito. Accusata di staticità e monumentalismo retorico la scultura saprà rinnovarsi proponendosi come installazione vista in chiave di prolungamento della corporalità fisica e mentale, oltre la dialettica inerente il rapporto tra l’oggetto e lo spazio, oppure richiamandosi alla primarietà dell’archetipo e ricercando un dialogo inedito tra artificio e natura. Il lavoro di Adriano Leverone si pone al crocevia di queste riflessioni. Autore in grado di coniugare una notevole perizia tecnica di sapore tradizionale con la produzione di forme aniconiche agili e svettanti, sia monolitiche che centrate sulla dialettica tra pieno e vuoto e concavo e convesso, Leverone è in grado di forgiare la materia e di infondere ad essa vita, di emulare la processualità della natura con l’aggiunta della consapevolezza concettuale che ad essa è negata. Leverone è un maestro indiscusso nell’uso di molteplici tecniche tese al raggiungimento di un omologo risultato finale, dalla ceramica al grès, alla pietra con il marmo ed il granito, per finire con un materiale aristocratico ed impegnativo quale il bronzo.
Luciano Gaglio (Palermo 1968, vive a Torino) vanta, tra i vari eventi, due personali al Centre Culturel Francais di Palermo ed una alla Fusion Art Gallery di Torino, e, tra le collettive, “La musica visibile” ai Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo, “The evening palette” al Birmingham Bloomfield Art Center di Detroit, “Versus VIII” da Velan a Torino, “Il Genio di Palermo”, “Bam 2004” a Villa Giulia, Verbania, “Interni Italiani IV e V” presso l’Istituto Italiano di Cultura a Copenhagen e l’ICSTE di Lisbona, “Punto e a capo” al Castello di Rivara, “La leggerezza della scultura” presso i giardini di piazza Peyron a Torino.
Adriano Leverone (Savona 1953) ha allestito personali, tra le altre, all’Headley-Whitney Museum di Lexington (USA), alla Rotonda di Castellamonte (To), alla Fortezza del Priamar a Savona, alla Galleria Cristina Busi di Chiavari.Nel 1996 è nominato Direttore Artistico e docente della Scuola di Ceramica di Albisola. Ha realizzato numerose opere pubbliche permanenti. Per maggiori informazioni http://www.leveronesculptor.com
Inaugurazione : venerdì 7 settembre 2007 dalle 19 alle 23
Fusion Art Gallery
P.zza Peyron, 9 - Torino
Orari: martedì, giovedì e venerdì 16.30 – 19.30 o su appuntamento
Ingresso libero