Antico Municipio
San Donato Val di Comino (FR)
via Orologio, 16
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EndoSpazi
dal 3/8/2007 al 1/9/2007

Segnalato da

Aanna Cautilli




 
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3/8/2007

EndoSpazi

Antico Municipio, San Donato Val di Comino (FR)

Romolo Bosi, Alvaro Paterno' e Fabrizio Sclocchini. I tre artisti utilizzano differenti supporti pittorici quali la carta, la tela o la tavola. A cura di Bruno Cora'.


comunicato stampa

Romolo Bosi, Alvaro Paterno' e Fabrizio Sclocchini

a cura di Bruno Corà

Il giorno 4 Agosto 2007, presso l’Antico Municipio della Città di San Donato Val Comino, avrà luogo l’inaugurazione dell’ XI Mostra di Arte Contemporanea curata dal Prof. Bruno Corà e coordinata dalla Sig.ra Anna Cautilli. Nel corso dell’evento il critico d’arte – Bruno Corà - presenterà gli artisti Romolo Bosi, Alvaro Paternò e Fabrizio Sclocchini. Di notevole importanza è l’elemento accomunante i tre artisti, quello che Bruno Corà definisce “dimensione endospaziale”; condizione raggiunta mediante l’utilizzo di materiali che - seppur impiegati in maniera diversa dai tre artisti - hanno favorito l’emersione del sistema poetico interiore. Raffinato e accurato si presenta il gesto pittorico di Romolo Bosi basato, fondamentalmente, sulla continua sperimentazione del colore. L’adozione dei differenti supporti pittorici quali la carta, la tela o la tavola favoriscono una diversificazione degli effetti luminosi su di essi; attraverso l’adozione di queste metodologie l’artista esibisce una spazialità che manifesta l’inquietudine di un animo apparentemente calmo e riflessivo. La sua arte, dunque, suscita ambiguità, un’ambiguità determinata proprio dall’impiego di tecniche differenti; “Indiretto”, ad esempio, è il suo gesto pittorico - l’artista lavora su oggetti autonomi che successivamente impiega per produrre impronte -. Con Alvaro Paternò ci troviamo di fronte ad un concetto di pittura frontale. Partendo dall’azzeramento totale propugnato da Malevic, l’artista s’interroga sulla nozione “riduzionista” e lo fa assimilando il “polimaterismo” che da Schwitters a Prampolini è giunto a Burri e Fontana e oltre.

Per Prampolini è fondamentale la scelta del supporto, dunque, la sua consistenza e la sua modularità industriale; a queste proprietà strutturali l’artista accompagna elementi compositivi come la sabbia, le terre e gli ossidi che bene si amalgamano con il supporto e con le tonalità cromatiche impresse su esso. Egli, in questo modo, rende virtuosi i rapporti tra struttura del supporto della materia e la linearità dei tracciati; nella sua pittura si assiste ad un incontro – scontro tra elementi verticali ed elementi orizzontali atti a conferire un ritmo alla superficie mediante pause mute alternate a timbri segnici. “Osservatore di sofferenze” è una breve ma significativa proposizione che accoglie in sé il messaggio riflessivo ed emotivo di Fabrizio Sclocchini, un uomo che, attraverso i suoi scatti fotografici, ha reso testimonianza di una realtà troppe volte velata e soffocata - la solitudine che ristagna in luoghi, come il manicomio, l’orfanotrofio e il sanatorio -. La grandezza dell’artista Sclocchini è nella capacità di osservazione, attraverso la quale è stato in grado di captare il vissuto dolente e solitario non solo degli individui umani ma anche dei luoghi abbandonati e dimenticati.

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