Apparizioni regali. La mostra, curata da Ferdinando Creta, presenta un grande ciclo pittorico, realizzato da Casciello appositamente per le sale della reggia borbonica, unitamente a tre sculture che segnano precisi momenti di passaggio del suo lavoro: "sono corpi che scandiscono lo spazio posti come figure che interloquiscono con la superficie" Massimo Bignardi
Apparizioni regali
Sabato 28 luglio, alle ore 19,00 sarà inaugurata a Palazzo Reale di Caserta ed ospitata negli 'appartamenti storici', la mostra Angelo Casciello. Apparizioni regali, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio e il Patrimonio Storico Artistico ed Antropologico delle province di Caserta e Benevento alla quale hanno contribuito ARETHUSA cultura ambiente e turismo e il Centro ART'S EVENTS.
La mostra, curata da Ferdinando Creta, presenta un grande ciclo pittorico, realizzato da Casciello unicamente per questa mostra nelle sale della reggia borbonica, unitamente a tre sculture che segnano precisi momenti di passaggio del lavoro creativo di uno degli interpreti principali della cultura artistica dei nostri anni.
“La mostra dedicata ad Angelo Casciello - scrive il soprintendente Enrico Guglielmo - segna un ulteriore momento all'interno di un progetto di attenzione all'arte contemporanea, avvertita come essenza pulsante ed attiva del nostro tempo e, quindi, un bene culturale, cioè un patrimonio da promuovere, da sostenere. È una scelta di campo che si affianca all'attività di tutela e di restauro del patrimonio storico-artistico, in primis la Reggia, capolavoro architettonico che da sempre richiama un vasto pubblico di visitatori. Essa, però, non è solo memoria, icona di un secolo, bensì luogo vivo, spazio dell'oggi: un luogo ove il segno dell'arte trova piena ospitalità”. Una scelta, precisa Ferdinando Creta, che si esprime quale “linea di continuità con il territorio e con il positivo trend che vede l'arte contemporanea come uno dei momenti di maggiore richiamo. La scelta di Casciello segnala anche la volontà di guardare con grande attenzione a quegli artisti campani che oramai da decenni appartengono al grande pubblico internazionale”.
“Angelo - osserva Massimo Bignardi nel saggio al catalogo - ha lavorato nelle sale della Reggia, anche nelle tarde ore del pomeriggio, quando le architetture, le cose e gli oggetti allungano la loro sagoma di ombra sulla terra e il giorno si fa preannuncio alla sera; ha disegnato e dipinto solo con il nero, con le ombre che esso lascia come 'bave', tracce che raccontano di una sofferta attesa, di qualcosa che, per giorni, ha velato di ansia e trepidazione la sua capacità d'impaginare il futuro. Ha saputo narrare la sua fragile condizione di fronte alla paura che è propria di chi attende con il fiato sospeso; l'ha saputa elevare, con leggerezza a condizione dello spirito, rinunziando alla gravità terrena del dolore. Questa grande pittura, questo specchio lucido nel quale è possibile scoprire ogni attimo del suo evolversi come racconto è posta in dialogo con tre piccole sculture che Casciello ha voluto inserire nel breve tracciato che raccorda tra loro le tre sale: sono corpi che scandiscono lo spazio posti come figure che interloquiscono con la superficie, oggettualizzando i segni, imprimendo ad essi la cifra di evidenze immaginative”.
Accompagna la mostra un catalogo contenente testi di Enrico Guglielmo, Massimo Bignardi, Ferdinando Creta, un'intervista di Marcella Ferro, un ampio apparato biografico e bibliografico curato da Claudia Grieco, nonché un repertorio di fotografie a colori e in b/n eseguite da Enrico Grieco.
Inaugurazione sabato 28 luglio ore 19
Palazzo Reale di Caserta
via Douhet, 22
tutti i giorni 9-18, chiuso il martedì