Sara Tatoni
Martina Palmoni
Gabriele Funaro
Gianfranco Galante
Margherita Benetti
Mario Martini
La collettiva presenta opere pittoriche di artisti giovani, come Sara Tatoni, Martina Palmoni, Gabriele Funaro, e non piu' giovani: Gianfranco Galante, Margherita Benetti e Mario Martini.
Tatoni / Martini - Funaro / Galante - Palmoni / Benetti
Collettiva all’insegna dell’incontro generazionale tra
pittori giovani: Sara Tatoni, Martina Palmoni, Gabriele Funaro, (tra i
ventitre e i trentacinque anni) e pittori non più giovani: Gianfranco
Galante, professore emerito, Margherita Benetti che si esprime con incisioni
e cere molli e Mario Martini, artista istintivo recentemente scomparso. Un
confronto stilistico tra la pittura gestuale di Tatoni e Martini, narrativa
di Galante e Funaro, rappresentativa di Benetti e Palmoni. Per i più vecchi
l’attività artistica è stata un impegno di una vita svolta con continuità; è
una speranza per i giovani ai quali è un dovere dare adeguato
incoraggiamento.
Mentre gli altri pittori sono stati già presentati in altre occasioni con
mostre in questa galleria, la giovane pittrice Sara Tatoni è alla sua prima
esposizione a Roma, per cui è necessario farle una breve presentazione.
Nasce a Pescara il 6 ottobre 1983, vive e lavora a Spoltore. Studia
musicoterapia presso la Lu.Me.Na.; collabora attualmente con l’Associazione
Diversuguali e ha svolto un laboratorio col gruppo Akasha. Molto attiva a
livello ideativo e organizzativo, ha esposto in diversi locali pescaresi; ha
partecipato nel 2004 alla collettiva Empito, a Spoltore, da lei stessa
organizzata, e nel 2005 allo Spoltore Ensemble nella mostra Occhi nuovi:
giovani artisti italiani, a cura di Sibilla Panerai e Antonio Zimarino.
Scrive Sibilla Panerai: “L’elemento surrealista porta le tele di Tatoni
quasi a disfarsi, nel momento in cui interviene un crudele espressionismo
che fa scivolare l’immagine in una dimensione ipnotica. Spesso il processo è
intensificato dalla musica e dall’inserimento di simbologie musicoterapiche,
che tratteggiano la superficie secondo un ritmo proprio. Un tempo del tutto
interiore spinge la pittura all’astratto e al materico e il colore acquista
significati simbolici; restano vaghe tracce di figurazione sotto le
superfici crettate o spatolate, che a volte delineano un volto, una figura
silenziosa e sospesa. Nell’ultima produzione Tatoni interviene con diversi
materiali; la colla si mescola all’olio e alla tempera mentre grovigli di
spago, plastiche consumate e carte ispessiscono la superficie dei dipinti e
tendono ad allontanare o ad avvicinare lo spettatore, secondo un eterno
conflitto (caro all’essere umano) tra il concedersi all’altro o il ritrarsi.
Al di là di una concezione sperimentativa e ludica dell’espressione
artistica, si riconosce un bisogno inconsueto d’interrelazione.”
Inaugurazione: giovedì 6 settembre 2007 ore 18
Studio DR Spazio Visivo
via Angelo Brunetti, 43 - Roma
Ingresso libero