L'angoscia esistenziale, la crisi dei valori etici e religiosi e la solitudine dell'uomo sono al centro della ricerca artistica delle 2 pittrici. Le opere di Koskimies possiedono un'impronta astratta giocata su combinazioni di sfondi tenui contrastati da tracce piu' decise e graffiant, mentre nelle opere di Puustinen il disagio esistenziale trova il suo equilibrio nei colori dell'acquarello e dell'acrilico.
La Furia dell'Acqua.
Le due artiste finlandesi presentate dalla galleria FYR in questa apertura di stagione hanno una indubbia matrice espressionista, caratteristica della produzione nordica che fa capo a Munch, Kirchener ed altri grandi maestri che hanno interpretato le problematiche esistenziali all’inizio del Novecento. L’angoscia esistenziale, la crisi dei valori etici e religiosi, la solitudine dell’uomo e l’incertezza nel futuro, che erano i temi dominanti della corrente espressionista al suo nascere, sono tuttora al centro della ricerca artistica contemporanea, come ci mostrano anche molte delle opere che compongono l’attuale Biennale di Venezia in corso.
Gli artisti di inizio secolo manifestarono la forte critica nei confronti di una società priva di valori morali e spirituali attraverso una deformazione violentemente soggettiva della realtà: le figure caratterizzate da linee spezzate, spigolose e da colori violenti e contrastanti, in cui spazio e prospettiva risultano estremamente distorti, hanno influenzato molti artisti in epoche successive, come nel caso delle due protagoniste della mostra.
Le opere di Merita Koskimes hanno una impronta astratta giocata su combinazioni di sfondi tenui contrastati da tracce più decise e graffianti. I colori sono forti, intensi, stesi con pennellate aggressive che spesso danno forma a volti astratti e drammatici.
Saija Puustinen usa un linguaggio più vicino alla drammaticità espressiva di Kokoscka, dove l’elemento dell’inquietudine e del disagio esistenziale trova il suo equilibrio nei colori più tenui dell’acquarello e in quelli più cupi dell’acrilico. La dimensione rievocata dall’artista raggiunge così una perfetta sintesi tra lirica e dramma, utilizzando la tela come specchio per rappresentare le emozioni più intime e passionali.
Merita Koskimes ha fatto studi artistici in Finlandia e a Praga; è insegnante d’arte e curatrice artistica presso il Museo Ateneum di Helsinki. Saija Puustinen, nata nel 1971, laureata in scienze applicate e materie artistiche, vive e lavora a Joensuu, Finlandia. Entrambe le artiste hanno all’attivo numerose esposizioni in Finlandia, in gallerie e musei, ed hanno partecipato ad importanti Esposizioni Internazionali di Arte Contemporanea in Europa.
Inaugurazione: venerdi 7 settembre dalle 18
FYR arte contemporanea
Borgo degli Albizi 23- Firenze
Ingresso libero