Il tempo verticale. 15 dipinti in mostra. Colori sobri e ritmati dal nero al bianco attraverso una gamma di bruni, talvolta accesi di un rosso mattone. Un universo ripensato secondo piani mentali lontani dall'usuale. A cura di Anna Caterina Bellati.
Il tempo verticale
A cura di Anna Caterina Bellati
Una pittura che viene da una conoscenza profonda della fotografia e della prospettiva. Colori sobri e ritmati dal nero al bianco attraverso una gamma di bruni, talvolta accesi di un rosso mattone. Un universo ripensato secondo piani mentali lontani dall’usuale. Carlo Cane lavora in verticale, sia nel senso proprio del termine, sia dal punto di vista teoretico. Gli elementi in mezzo ai quali si muove sono l’alto-basso della geometria euclidea e la categoria del tempo. Un atteggiamento del cuore più che del cervello, il cui scopo non è organizzare discorsi sul passato-presente-futuro in senso astratto, ma raccontare la storia degli uomini.
Per fare questo il pittore di Valmadonna, il borgo delizioso in provincia di Alessandria dove vive, usa la libera associazione dei segni che la razza umana lascia e ha lasciato nelle diverse epoche. Per dire il nostro passaggio sulla terra Cane ha scelto il tema della torre quale elemento architettonico probante. Dalla torre di Babele alle piramidi, dai grattacieli giganteschi di New York o Los Angeles a una moschea, un minareto, un antico portale arabo. Senza distinzione fra il tempo trascorso e quello che ritma il nostro quotidiano. Senza tenere conto di differenze sociali, etiche, religiose. Un mondo diverso dove gli uomini esistono solo come costruttori di questi colossi di pietra, tanto simili nel loro essere polverosi e silenti da appartenere quasi al medesimo luogo, nel medesimo istante. Torri che scalano il cielo in cerca di risposte al tarlo che addolora la sorte degli uomini, chi siamo, dove andiamo, qual è il destino che ci attende.
Quest’artista silenzioso e di grande saggezza interiore lavora appartato nel suo studio in mezzo agli alberi, ma ha ben presente che il nostro essere vivi è solo una questione di giorni, mentre le pietre con le quali diamo la scalata a Dio testimoniano da sempre la stessa cosa: siamo mortali, eppure capaci di cose meravigliose. Che, quando una delle tante guerre non le abbia distrutte, restano a testimoniare il nostro valore al di là delle razze, delle culture, delle collocazioni geografiche.
Inaugurazione ore 11
Galleria Perl'A
Salizada San Samuele San Marco 3337 - Venezia
Ingresso libero