Antichi Magazzini del Sale - MUSA
Cervia (RA)
via Nazario Sauro
0544 977592 FAX 0544 977194
WEB
L'opera nuda dentro e oltre le apparenze
dal 14/9/2007 al 13/10/2007
0544 915262
WEB
Segnalato da

Canali Annalisa




 
calendario eventi  :: 




14/9/2007

L'opera nuda dentro e oltre le apparenze

Antichi Magazzini del Sale - MUSA, Cervia (RA)

Una mostra - manifesto in cui sono svanite le opere - oggetto, per lasciare spazio alle opere - soggetto, che diventano un vivente modello di comportamento; un luogo di resistenza, riscossa, piu' che un'esposizione un blog aperto.


comunicato stampa

Collettiva

“Se lo scandalo è così alla moda, se continua a mietere successi e consensi, è perché c’è un ritmo binario che non cessa di battere: Luce/buio, struccata/truccata, mascherata/smascherata, vestita/svestita, soft/hard, on/off. E non è un ritmo di danza, è un ballo costante, per identità omologate. ON l’opera nuda non è uno scandalo. È un Manifesto. Così poco attuale. Ma un manifesto non d’intenti, un manifesto per comportamenti. In cui l’opera si mostra per quello che è, nuda. L’opera senza mascheramenti. Senza trucchi.
Nell’opera nuda non funzionano i ritmi binari (neppure emergente/storicizzato, cui si associano le rispettive domande: dove?/da chi?). L’opera qui è soltanto ON, è nuda ma è viva, ed è pronta a scomparire piuttosto che ad emergere, se non riesce a contemporaneizzare la società piuttosto che farsi storicizzare dalle forze omologanti. Perché ciò avvenga si deve conoscere, ci-si-deve-conoscere, per non riconoscersi più nello specchio distorto delle inutili apparenze. Allora l’opera non è più un oggetto, è divenuta un soggetto che innesca un inedito comportamento (etica? Sì, finalmente). Far collimare ciò che si pensa con ciò che si pratica nella propria esistenza, nuda, ma viva, di nuovo.

Alberto Biasi, Paolo Conti, Francisco Sobrino, Jorrit Tornquist, non sono ragazzi. Le loro esperienze hanno radici lontane, diverse. Ma ora c’è un legame indissolubile che li lega in questa MOSTRA-MANIFESTO, in cui sono svanite le opere-oggetto, per lasciare spazio alle opere-soggetto, che, nel loro esserci, nude, possono divenire un vivente modello di comportamento.
L’arte ha un senso se modifica il nostro comportamento, altrimenti non vale nulla, è inutile balocco per gli allocchi. E allora questa mostra è un luogo di resistenza, è un luogo di riscossa, più che una mostra è un blog espositivo aperto, in cui noi, voi, gli altri, potremo riappropriarci della nostra nudità.

Descrizioni in assenza:
Gli Assemblaggi di Alberto Biasi sono nati 2000: ora non c’è più soltanto una tela su cui l’artista dipinge. L’opera è prodotta affiancando due o più tele. L’opera non è più singola. Diviene molteplice. La relazione fonda ormai l’identità.

Le opere di Paolo Conti si costruiscono quasi da sé, sia sulla superficie della parete che nello spazio. Il corpo dell’opera si mostra per ciò che è, nudo di tela, di ferro, di legno. Le cose possono avere valori differenti a seconda dell’approfondimento che gli dedichiamo: messi di fronte allo specchio vuoto dovremo ridisegnare ciò che vale di noi, oltre i bordi della nostra sagoma.

In Jorrit Tornquist vive l’urgenza di una ricerca volta alla “conoscenza di sé”. Il colore-luce (condizione del visibile), è così forte da s-velare il corpo dell’opera. Fatta di tela ripiegata, arricciata, rivoltata, e di telai colorati, di spazi reali ed evocati, l’opera vive sulla soglia che unisce le conquiste del pensiero e la loro pratica attiva.

Lo spagnolo Francisco Sobrino ha, da sempre, indagato i processi cognitivi della percezione: ogni sua opera è la messa a nudo delle nostre possibilità di certezza visiva. In una sorta di “critica della vision pura”, ogni illusione di certezza diviene nuda […]”
Dal testo del Critico Immateriale

Inaugurazione: sabato 15 settembre 2007

Magazzino del Sale
via Nazario Sauro, Cervia
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [63]
I dipinti nascosti
dal 24/4/2015 al 9/5/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede