Galleria Civica
Modena
corso Canalgrande, 103 (Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini)
059 206911, 059 2032940 FAX 059 206932
WEB
Due mostre
dal 14/9/2007 al 5/1/2008
martedi' - venerdi' 10.30-13 e 15-18; sabato, domenica e festivi 10.30-18. Chiuso lunedi' 25, 26 dicembre 2007, 1 gennaio 15-18. In occasione del festivalfilosofia: 14 e 16 settembre 9-23, 15 settembre 9-02

Segnalato da

Studio Pesci




 
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14/9/2007

Due mostre

Galleria Civica, Modena

"Mimmo Paladino per Modena", a cura di Angela Vettese, e' una mostra concepita come un omaggio al sapere epico, presenta un insieme di opere inedite - fra sculture, installazioni, disegni e dipinti - realizzate per l'occasione. Si affaccia dai vagoni di un treno il racconto di un passato che si tramanda di generazione in generazione. Il tema dei rapporti tra i luoghi della vita quotidiana e il sapere della tecnologia e della scienza e' al centro della mostra "Lewis Baltz. 89-91 Sites of Technology", curata da Antonello Frongia. L'esposizione presenta fotografie di grandi dimensioni tratte da un progetto che Baltz ha realizzato in Francia e Giappone a cavallo degli anni 90. Nella stessa sede anche l'installazione "Santa Margherita" di Simone Fazio che apre la stagione di Area Progetto.


comunicato stampa

Mimmo Paladino per Modena / Lewis Baltz. 89-91 Sites of Technology / Simone Fazio. Installazione

"Mimmo Paladino per Modena"

A cura di Angela Vettese

Si affaccia dai vagoni di un treno il racconto di un passato che si tramanda di generazione in generazione. Corpi accucciati, teste di profilo, tegole, graffiti e grovigli di volti, si succedono in una sequenza di gabbie d'alluminio come parole che passano di bocca in bocca e finiscono per raccontare una storia.
Mimmo Paladino per Modena, la mostra organizzata e prodotta dalla Galleria Civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, curata da Angela Vettese, inaugurerà sabato 15 settembre alle ore 12 a Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103 a Modena.
Concepita come un omaggio al sapere epico, presenta un insieme di opere inedite - fra sculture, installazioni, disegni e dipinti - realizzate appositamente per questa occasione. Sviluppando la sua poetica nella bidimensione del quadro, nella tridimensione della scultura e dell'allestimento ambientale, l'artista mostra una volta di più la sua duttilità nell'associare diverse tecniche e diverse concezioni dell'opera.
Tutto fa riferimento al passato, a partire dalla grande installazione inedita site-specific che troverà spazio nella Sala Grande di Palazzo Santa Margherita: Treno. Composta da una serie di sculture e oggetti in terracotta collocati all'interno di numerose gabbie di alluminio disposte lungo il pavimento, l'installazione si presenta come una sequenza di vagoni, un vero e proprio "treno" formato da celle che contengono tracce umane.
La narrazione si compone così attraverso oggetti che si comportano come simboli, o forse, come sintomi di un passato che è ancora dentro al nostro presente: indicano infatti i nostri timori ancestrali - essere imprigionati, essere messi in una condizione di solitudine, il non sapere più chiaramente quale sia la rotta in cui navighiamo e quale sia l'obiettivo di questa navigazione.
Paladino ci parla di un'epica che è quella di chi cerca da solo le terre incognite della propria esistenza - Enea, Don Chisciotte, Ulisse e con essi Omero, Virgilio, Cervantes, Joyce - ma anche noi stessi. La persona sta sola davanti a un labirinto di strade, ognuno parte senza poter scegliere il vagone e si avventura nel tempo inconsapevole, come fosse un dormiente.
Il percorso prosegue con sette quadri che si accordano con questo tema, una scultura che fronteggia un murale geometrico, e un numero sterminato di disegni che raffigurano in special modo teste.

Alle opere si accompagna la proiezione del film "Quijote", da lui ideato e diretto, presentato nel 2006 alla 63a mostra internazionale d'arte cinematografica La Biennale di Venezia.
Nel film un cast d'eccezione - fra gli attori anche la figlia Ginestra, Lucio Dalla, Enzo Cucchi ed Edoardo Sanguineti.

La mostra precede di qualche mese l'intervento originale di Mimmo Paladino pensato per il cantiere di restauro della torre Ghirlandina, che con il Duomo è stata riconosciuta nel 1997 patrimonio dell'Umanità ed inserita nell'elenco dei siti culturali, storici, artistici e ambientali dell'Unesco.
Grazie al vivace rapporto che l'artista ha intrattenuto con Modena nel corso degli anni e alla sua particolare capacità di interpretare le mitologie collettive, Mimmo Paladino è stato scelto per elaborare un'opera destinata a coprire il campanile più caro alla città. Una intera cittadinanza vi si vede riflessa: Paladino l'ha pensata come un buio portatore di luce, come uno sfondo nero su cui emerge il profilo argenteo di un viso. Un volto semplice, non un ritratto, un ricordo e insieme la previsione del viso di chi, sotto la Ghirlandina, vive, ricorda e pensa.

La rassegna, che si apre in concomitanza con il festivalfilosofia in programma a Modena dal 14 al 16 settembre, dedicato nell'edizione 2007 al tema del Sapere, resterà aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2008.
Un catalogo con testi critici del curatore e riproduzione delle immagini esposte in mostra sarà pubblicato in coincidenza con il posizionamento dell'opera sulla Ghirlandina.

Note Biografiche

Mimmo Paladino, nato a Paduli (Benevento) nel 1948. Pittore, scultore, creatore di scenografie, muove i primi passi nel clima del "concettuale", incentrando il suo lavoro sulla fotografia. Con la realizzazione nel 1977 di un grande pastello per la Galleria di Lucio Amelio di Napoli e la partecipazione alla Triennale Internazionale di Disegno di Breslava inizia la sua carriera di disegnatore. Il suo lavoro si rivolge progressivamente verso la pittura figurativa. Fino ad identificarsi all'inizio degli anni Ottanta con l'affermazione delle potenzialità di una pittura referenziale. Benchè relazionata al passato per forme e contenuti, la pittura di Paladino che emerge dalle opere e dalle mostre di questi anni è densa di simboli e capace di aprirsi a nuove prospettive. Mostre itineranti e personali organizzate in tutto il mondo hanno fatto di Paladino un artista conosciuto e molto apprezzato anche all'estero. Le sue opere arricchiscono le principali collezioni pubbliche e private del mondo, fra cui il Museum of Modern Art e il Guggenheim Museum a New York e la Tate Gallery a Londra.
L'artista si è distinto anche per la straordinaria capacità di creare opere pubbliche tra cui resta memorabile la Montagna di Sale esposta in Piazza del Plebiscito a Napoli nel 1995. Suoi interventi permanenti sono visibili anche a Poggibonsi, a Benevento, a Roma, dove ha realizzato insieme a Richard Rogers la decorazione dell'Ara Pacis.

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Lewis Baltz. 89-91 Sites of Technology

A cura di Antonello Frongia

Che cosa non vediamo quando guardiamo? E da chi siamo guardati quando crediamo di vedere?
Come il computer HAL 9000 del film 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick anche le macchine di intelligenza artificiale fotografate dall'artista americano Lewis Baltz sono metafore di un sistema di potere imperscrutabile. Oggi HAL potrebbe assumere le sembianze di una lavatrice, di un laptop, di un telefono. Oggi chiunque può spiare chiunque, anche utilizzando semplici oggetti di uso quotidiano.
"Baltz ci mostra cose che non avremmo mai riconosciuto se la sua mano non ce le avesse indicate - scrive Angela Vettese nella prefazione del libro che accompagna la mostra - strumenti di controllo nascosti in locali di servizio, locali di servizio che sono centrali di controllo, ambiti in apparenza quotidiani che sono i posti dove si dispiega, con apparente domesticità, lo spionaggio pericoloso ma cortese che ci avvolge silente".

Il tema dei rapporti - sempre più invisibili - tra i luoghi della vita quotidiana e il sapere razionale della tecnologia e della scienza è al centro della mostra Lewis Baltz. 89-91 Sites of Technology, curata da Antonello Frongia, che inaugura sabato 15 settembre alle ore 12 presso la Palazzina dei Giardini in Corso Canalgrande a Modena. Organizzata e prodotta dalla Galleria Civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la mostra si apre in concomitanza con il festivalfilosofia in programma dal 14 al 16 settembre prossimi, dedicato, nell'edizione 2007, al tema del Sapere.

La mostra presenta fotografie di grandi dimensioni tratte dal progetto 89-91 Sites of Technology, che Baltz ha realizzato in Francia e Giappone a cavallo degli anni Novanta. Attraverso frammenti di fotografia diretta e immagini riprese da telecamere di sorveglianza, Baltz restituisce intatta la gelida insensatezza delle strutture anonime, indistinguibili dall'esterno, dove supercomputer ad alta capacità vengono utilizzati per gestire enormi quantità di dati e controllare flussi di lavoro, esperimenti scientifici, persino paesaggi: dal CERN di Ginevra alla centrale di videosorveglianza di Sophia Antipolis (un polo tecnologico nei pressi di Nizza); dalla centrale nucleare francese di Gravelines (vicino a Dunkerque) ai laboratori di intelligenza artificiale Toshiba a Kawasaki City; dal centro di gestione delle prenotazioni di Air France sulla riviera francese agli stabilimenti Matra Transport (nei sobborghi di Parigi).

Sinora presentata in modo frammentario e pubblicata solo oggi nella sua interezza, la serie 89-91 costituisce il punto di snodo tra due fasi distinte della carriera di Baltz, collocandosi a metà strada tra l'approccio minimalista e seriale dei progetti di documentazione del paesaggio degli anni Settanta e Ottanta e i grandi tableaux allegorici sul potere della tecnologia degli anni Novanta. Realizzato negli anni della prima Guerra del Golfo, 89-91 segna per Baltz il definitivo riconoscimento della opacità del mondo e della sparizione dei luoghi: "il subtesto del mio lavoro negli anni Ottanta era l'apocalisse. Nel 1990 sembrava che il mondo fosse in un certo senso già finito, ovvero che si fosse reso refrattario ad ogni nostra possibilità di comprensione".

Retrospettivamente tutta l'opera di Baltz, sin dalla fine degli anni Sessanta, ruota attorno al problema della visibilità dei processi economici e sociali che il paesaggio nasconde piuttosto che mostrare. Tuttavia Baltz pone anche un problema più ampio che riguarda non solo la nostra condizione di esseri sociali, ma di esseri umani in senso lato. Secondo il filosofo Gus Blaisdell, le immagini di Baltz invitano a praticare uno scetticismo radicale nei confronti di ciò che percepiamo e conosciamo: anche correndo il rischio, come Hume nel Trattato della natura umana, di naufragare nella malinconia di un pensiero impotente, di fronte al dubbio, al falso, all'insensatezza.

La mostra è accompagnata dal libro 89-91 Sites of Technology, pubblicato per l'occasione dall'editore Steidl con testi in italiano e in inglese di Angela Vettese e Antonello Frongia.

Note Biografiche

Lewis Baltz (Newport Beach, California, 1945) vive e lavora a Parigi e a Venezia dove insegna alla Facoltà di Design e Arti dell'Università IUAV. Attivo sin dalla fine degli anni Sessanta, nel 1975 ha partecipato alla importante mostra New Topographics. Photographs of a Man-altered Landscape, che ha catalizzato a livello internazionale l'idea di una fotografia scettica e "senza stile", all'incrocio tra stile documentario, Land Art, Minimalismo e Arte Concettuale. I suoi lavori sono stati presentati in numerose esposizioni in tutto il mondo ed appaiono in musei quali la Tate Modern di Londra, il Museo d'Arte Moderna di Parigi, il Museum of Contemporary Art di Helsinki, il Whitney Museum of American Art e il Museum of Modern Art di New York.

Opere realizzate
con il contributo di Galerie Thomas Zander, Colonia

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Simone Fazio "Santa Margherita"

La Galleria Civica di Modena inaugura a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103, la nuova stagione di *Area Progetto* con l'installazione di Simone Fazio dal titolo Santa Margherita. L'evento si apre in concomitanza con le mostre Mimmo Paladino per Modena, allestita nella stessa sede, e Lewis Baltz. 89-91 Sites of Technology, alla Palazzina dei Giardini.

Simone Fazio dedica interamente il suo lavoro alla storia di Margherita, santa laica che dà il nome anche al palazzo, con una serie di 30 quadri di piccolo formato che raccontano i passaggi fondamentali della sua
vicenda. Margherita, bellissima e colta nobildonna vissuta nella seconda metà dell' XI secolo, vive dapprima l'esperienza della passione amorosa e della maternità, poi la tragedia della morte violenta del marito e
della privazione di tutti i suoi beni. Per sublimare il dolore della perdita, la santa dedicherà il resto della sua vita alla preghiera e alle opere di bene, prendendosi cura dei malati e dei poveri e fondando un ordine laico.
Gli episodi emblematici della vita di Margherita, divisa a metà tra una giovinezza spensierata e una maturità rassegnata e penitente, sono rappresentati da una pittura di grande forza espressiva caratterizzata da una fisicità esasperata che si manifesta soprattutto nel soggetto del ritratto a cui l'artista dà spazio in una carrellata di espressioni e stati d'animo - dalla disperazione all'ira, dalla meditazione alla comicità - che si alternano a immagini e oggetti simbolici della sua esperienza.

Le opere, allestite secondo un percorso di lettura da storyboard cinematografico, sono attraversate da una componente cromatica dominante, il nero, che sottolinea la drammaticità e i contrasti delle vicende biografiche e scandisce lo scorrere dei frames. Fazio rilegge e attualizza alcune figure della rappresentazione sacra,
come la morte e la maternità, e alcuni temi allegorici tratti dal repertorio dell'arte classica, come la /vanitas/, e il ritratto, accostando tra loro elementi talvolta apparentemente incongruenti come le scatole di psicofarmaci.
La mostra, allestita fino al prossimo 14 ottobre, in occasione del /festivalfilosofia/ sarà aperta al pubblico anche venerdì 14 settembre.

*Area Progetto* è uno spazio al contempo fisico e metaforico che dal 2005 la Galleria Civica di Modena
http://www.comune.modena.it/galleria>, in collaborazione con l'Ufficio Giovani d'Arte del Comune di Modena
http://www.comune.modena.it/gioarte>, dedica agli artisti under 35del suol territorio. I giovani sono invitati a esporre un'opera progettata appositamente per porsi in relazione con gli spazi architettonici di Palazzo Santa Margherita, nella zona dello scalone principale.
Al loro lavoro la Galleria Civica dedica un pieghevole a colori con immagini e testo critico.
L'iniziativa è curata nel suo complesso da Ornella Corradini per l'*Ufficio Giovani d'Arte*, da Silvia Ferrari e Serena Goldoni per la *Galleria Civica di Modena* e ha ospitato fino ad ora gli interventi di Rocco Bizzarri, Michela Lorenzi, Laura Serri, Davide Bertocchi, Claudia Collina, Leonardo Greco, Chiara Tagliazucchi, Fabio Bonetti, Matteo Serri, Franco Hüller, Laura Renna e Chiara Forti.
*
Simone Fazio* è nato a Modena nel 1980.
La sua ricerca si concentra sul corpo nei suoi diversi atteggiamenti ed espressioni, attraverso una pittura fortemente espressiva fondata sul dettaglio analitico di cui Fazio ha approfondito la conoscenza grazie
agli studi universitari in Disegno anatomico alla Facoltà di Medicina dell'Università degli Studi di Bologna.
Il suo lavoro è stato presentato in occasione di diverse mostre collettive a partire dal 2006, tra cui /Arterie/ presso Villa Barbolini di Campogalliano, Modena, /Graffiti/, presso Spazio Fisico di Modena, /XXL. Giovani Artisti in grandi Dimensioni,/ nell'ambito della manifestaziobne Modena Abitare, /Arte & Sud/, presso Villa Fortuna, Acitrezza, Catania, /Coming Out/, alla Galleria Alphacentauri di Parma, /Open Space/, presso il Centro Culturale Candiani di Mestre. Tra le personali si ricordano /inCarta/, alla Galleria Punto Arte di Modena nel 2005 e quella allo Spazio Le Lune di Modena nel 2006. Nel 2007 è stato selezionato per la Biennale dei Giovani Artisti d'Europa e del Mediterraneo. Attualmente è assistente dello studio dell'artista Andrea Chiesi.
Ulteriori informazioni anche sul sito http://www.comune.modena.it/gioarte

Organizzazione e Galleria Civica di Modena
Produzione Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

Immagine: Lewis Baltz, Centro Europeo per la Ricerca Nucleare, Ginevra (CH) / European Organization for Nuclear Research, Geneva (CH) © Lewis Baltz

Ufficio Stampa
Studio Pesci
Via Giuseppe Petroni 18/3, 40126 Bologna Tel. +39 051 269267 – Fax +39 051 2960748 info@studiopesci.it

Galleria Civica di Modena Tel. +39 059 2032883 galcivmo@comune.modena.it

Preview mercoledì 12 settembre 2007, ore 11.30

Inaugurazione Sabato 15 settembre 2007, ore 12.00

Galleria Civica di Modena
Palazzo Santa Margherita, Corso Canalgrande 103, Modena
Orari martedì – venerdì 10.30 - 13.00 / 15.00 – 18.00
sabato, domenica e festivi 10.30 – 18.00
chiuso il lunedì
25, 26 dicembre 2007 e 1 gennaio 2008 15.00 – 18.00

in occasione del festivalfilosofia
venerdì 14 e domenica 16 settembre 9.00 – 23.00
sabato 15 settembre 9.00 – 2.00

Ingresso gratuito

IN ARCHIVIO [103]
Daniel Spoerri
dal 9/10/2015 al 30/1/2016

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