Lia Rumma (vecchio spazio)
Milano
via Solferino, 44
02 29000101 FAX 02 29003805
WEB
Marzia Migliora
dal 20/9/2007 al 20/10/2007
dal martedì al sabato 11-13 e 15-19

Segnalato da

Lia Rumma



approfondimenti

Marzia Migliora



 
calendario eventi  :: 




20/9/2007

Marzia Migliora

Lia Rumma (vecchio spazio), Milano

Bianca e il suo Contrario. Il nuovo progetto dell'artista riassume attraverso un video e due installazioni, le tematiche principali che hanno caratterizzato il percorso dell'artista in questi ultimi anni: desiderio, memoria, perdita, quali punti focali di una riflessione sull'identita'.


comunicato stampa

Bianca e il suo Contrario

Il nuovo progetto di Marzia Migliora riassume attraverso un video e due installazioni, le tematiche principali che hanno caratterizzato il percorso dell’artista in questi ultimi anni: desiderio, memoria, perdita quali punti focali di una riflessione sull’identità.

In Bianca e il suo Contrario – video che dà il titolo alla mostra – l’artista è in piedi, immobile e con lo sguardo fisso rivolto all’osservatore. Come una sposa, indossa un abito bianco e ha in una mano un bouquet di rose dello stesso colore. La staticità della scena è interrotta all’improvviso da alcune gocce d’acqua nera che cominciano a cadere dall’alto. Progressivamente l’abito si tinge, così il corpo e il viso della protagonista. In questo modo, in un arco di tempo che simboleggia un vissuto, il soggetto si trasforma radicalmente e l’abito come la pelle della protagonista assorbe il liquido nero come segno indelebile del passaggio del tempo. La scelta di proiettare la figura nella sua dimensione reale determina un coinvolgimento diretto dell’osservatore che diventa partecipe dell’evento come se si svolgesse nello stesso istante in cui lo osserva.

Le immagini sono accompagnate da un canto corale del Balletto Civile i cui melismi rimandano ad un racconto in “assenza di parole”. L’installazione dal titolo, “La morte tornò a letto, si abbracciò all’uomo e, senza ben capire quel che le stava succedendo, lei, che non dormiva mai, sentì che il sonno le faceva calare dolcemente le palpebre. Il giorno seguente non morì nessuno.” (dal romanzo “Le intermittenze della morte” di José Saramago), collocata all’ingresso della galleria, si ispira al recente ritrovamento, nei pressi di Mantova, di due scheletri risalenti al periodo neolitico. Appartenenti a un uomo e una donna, i due corpi sono stati sepolti l’uno di fronte all’altra, con gli arti sovrapposti come congiunti in un abbraccio. L’intimità di questo gesto rimasto immutato attraverso i secoli, allude alla capacità del sentimento amoroso di oltrepassare qualsiasi barriera temporale e per questo assume un profondo significato simbolico.

Partendo dalle foto del rinvenimento, l’artista ha fatto realizzare dei calchi in ceramica dei due scheletri, collocati in modo da riprodurre la posizione degli scheletri al momento del ritrovamento. La seconda installazione intitolata Everyman si ispira all’ultimo romanzo di Philip Roth. Si tratta di un arco luminoso con motivi floreali, come quelli costruiti nei paesi per alcune feste e ricorrenze. Al suo interno si legge la scritta “everyman”. L’arco designa una soglia, diventa il simbolo di un passaggio, di un attraversamento, che è il destino comune ad ogni uomo, e allo stesso tempo sancisce il legame tra vita, amore e morte. La struttura della mostra è costruita in modo da enfatizzare l’idea dell’attesa, il legame inscindibile tra amore e vita, il passaggio inesorabile del tempo sospeso dalla nascita alla morte.

Si ringraziano per la collaborazione Michele Lucenti per il canto tratto da Corpo Sociale, cantato da Balletto Civile; Ilenia Corti e Matteo Mena che hanno ideato l’abito.

Marzia Migliora è nata ad Alessandria nel 1972. Dalla fine degli anni Novanta ha preso parte alle più significative esposizioni italiane ed internazionali. Tra le sue più recenti personali ricordiamo Tanatosi, alla Fondazione Merz di Torino, The Agony & The Ecstasy, al FACT - The Foundation for Art & Creative Technology di Liverpool e Download now, all’Italian Cultural Institute di Londra nel 2005; Appassionata, al MART di Rovereto e Pari o dispari, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino nel 2004; infine Punto croce, alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino nel 2001. Attualmente l’artista vive e lavora a Torino.

Inaugurazione 21 settembre 2007

Lia Rumma
via Solferino, 44 - Milano
Orario: dal martedì al sabato dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19
Ingresso libero

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