Diverse sedi
Torino

T.A.G.
dal 19/9/2007 al 19/9/2007
WEB
Segnalato da

Cinzia Curini




 
calendario eventi  :: 




19/9/2007

T.A.G.

Diverse sedi, Torino

Torino Art Galleries. Un percorso che attraversa le sedi delle gallerie associate per aprire la nuova stagione espositiva. L'opening collettivo propone uno scenario stratificato e accattivante che permette ad un pubblico differenziato di accostarsi al vasto panorama dell'arte contemporanea. Dai video di Martin Creed da Alberto Peola, all'azione plurisensoriale del Castello di Rivara nella serata al ristorante La Pace, oltre alle opere video e su carta di Joao Onofre presentate da Franco Noero e alla collettiva Remixes vol. 1 da toBe artspace.


comunicato stampa

Torino Art Galleries

Come è ormai tradizione a settembre l’Associazione TAG (Torino Art Galleries) offre un percorso ricco di appuntamenti interessanti presso le sedi delle gallerie associate, che aprono i battenti alla nuova stagione espositiva. L’opening collettivo del 20 settembre racchiude uno scenario stratificato e accattivante che permette ad un pubblico differenziato di accostarsi al vasto panorama dell’arte contemporanea.
Con l’apertura degli spazi dalle ore 18 alle 23 è possibile esplorare le tante espressioni artistiche proposte: dai video di Martin Creed da Alberto Peola, all’azione plurisensoriale del Castello di Rivara nella serata al ristorante La Pace (via Galliari 22), oltre alle opere video e su carta di João Onofre presentate da Franco Noero e alla collettiva Remixes vol. 1 da toBe artspace.

Intanto è possibile entrare nel percorso suggerito da Giuseppe Pietroniro alla galleria Maze, negli spazi di Franco Soffiantino ridefiniti da Andrea Nacciarriti; e ancora accarezzare la linea dell’orizzonte con le fotografie di Francesco Nonino da Weber & Weber: in queste il suggestivo incanto visivo delle formazioni nuvolose si concilia per un istante con la classificazione scientifica di cirri, nembi e cumulonembi. Passando da Paolo Tonin ci si immerge in una dimensione più teatrale con le ambientazioni sperimentali dell’artista e regista romano Giovanni Albanese.

Un approccio ironicamente scientifico emerge dalla pittura di Elisa Gallenca, che presenta alla galleria In Arco una mise en scene tragicomica dei canoni dell’estetica femminile adibita a pura decorazione, mero ornamento tra altri all’interno di opere che esplorano nuove sfumature del rapporto tra identità e percezione. Intanto la percezione si fa rarefatta e selettiva nelle tele di Corrado Zeni (da Dieffe), che offrono una immediata caratterizzazione di una tipologia di personaggi, comparse che diventano protagonisti decontestualizzati e smarriti in una realtà frenetica e spersonalizzante. Fanno da contraltare la fotografia e le video installazioni di Margot Quan Knight (Gagliardi Art System) che si sofferma sull’aspetto intimo della temporalità, “esaminando le distorsioni del tempo” e dilatando la percezione verso un’atemporalità ontologica.

L’altra personale presentata da GAS è di Daniele D’Acquisto, il quale realizza con grande abilità tecnica e manuale dei quadri-sculture che suggeriscono una prospettiva verticale, giocando con il richiamo ad apparizioni miracolose e all’estasi della visione. La verticalità come dimensione dinamica nella fotografia è indagata anche nei recenti lavori di Gabriele Basilico, in mostra alla galleria Photo & Contemporary.
Presso Allegretti Contemporanea una corporeità distorta, quasi disumanizzata emerge dalla pittura di Buell, artista francese, dalla sua indagine pittorica di grande impatto emotivo sul condizionamento sociale delle forme e dell’apparenza imposto dalla società attuale. Da Guido Costa invece la ricerca di Diego Scroppo ci accosta ad una “rappresentazione simbolica del mondo interiore” sottesa al percorso dell’artista dalla pittura alla scultura, come fosse un tracciato filogenetico dell’umanità in generale.

Il mondo animale è l’ispirazione delle incisioni di Gosia Turzeniecka esposte alla 41artecontemporanea: l’artista polacca rappresenta mucche, galline e piccioni in composizioni di grande eleganza ed efficace essenzialità con una tecnica a stampa in cui utilizza fette di patate. La manualità e originalità del supporto sono elementi che contraddistinguono le sculture di David Reimondo, presentate da Ermanno Tedeschi insieme ad altri lavori dell’artista genovese che affrontano la radice invariabile che orienta e titola i suoi progetti, il “corpo” come carne e vita pulsante. Infine, in mostra da nmb studio tre opere in vetro di Murano di Marco Gastini, tramite le quali si può sfiorare una sorta di spiritualità della materia mentre lo “sguardo si perde in un’idea di immenso liquido e fusionale, una contraddizione composta di eccitazione e di pace”.

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