Alighiero Boetti
Riccardo Gusmaroli
Andrea Mastrovito
Maurizio Mochetti
Charles Moody
Marco Neri
Perino e Vele
Maria Francesca Tassi
Gianni Romano
La mostra collettiva e' dedicata a varie ipotesi di volo, ogni artista lo interpreta rivelando inaspettate metafore dell'arte, per ribaltare la percezione delle cose piu' che simulare la realta'.
Collettiva
La mostra collettiva "Volare" è dedicata a varie ipotesi di volo, ogni artista interpreta il
volo rivelando inaspettate metafore dell'arte, proprio come "Il piccolo principe" di Saint
Exupéry può essere letto come un breve e incisivo "Manuale del giovane artista": "... non
si vede bene che col cuore: l'essenziale è invisibile agli occhi...". Gli artisti amano
ribaltare la percezione delle cose più che simulare la realtà col proprio lavoro.
L'aereo di
Maurizio Mochetti è un'operazione di ribaltamento fisico e concettuale sin dal titolo
(Bachem Natter BA349B Camuflage), l'aereo perde così la sua dimensione fisica, diventa
una mappa di se stesso che occupa uno spazio di 8 metri per 5 della galleria, lasciandoci
in ammirazione di fronte ad un oggetto che neanche così riesce a perdere la sua carica
aggressiva di strumento di guerra. In questo senso, il missile di Perino e Vele è invece un
residuo-relitto di un volo fallito, di un’esperienza mancata.
A volte l’arte anticipa la
realtà: è il caso delle asfittiche visioni di Marco Neri di aerei intrappolati tra gli edifici ai
quali viene impedito di volare liberamente: una coincidenza tra edifici e aerei che ha
tragicamente anticipato di un solo mese i tragici eventi newyorkesi.
Andrea Mastrovito e
Maria Francesca Tassi presentano numerose ipotesi di volo che confluiscono in
un’installazione costruita a quattro mani nella quale l’istrionismo dell’uno combacia alla
perfezione con la precisione onirica dell’altra.
Le mappe di Riccardo Gusmaroli ci
restituiscono percorsi personali dell’artista nelle quali al colore viene lasciato il compito
di rievocare odori e sensazioni dei luoghi visitati.
Con Charles Moody la dimensione del
volo assume una connotazione al confine tra sogno e fantascienza; tipico di tutta la sua
pittura, infatti, inventare delle immagini che a partire da una base di realtà dirigono il
nostro sguardo verso un altrove.
A chiudere la mostra quasi un omaggio ad un artista che
ancora ci manca come Alighiero Boetti (Aerei,1978), un’opera il cui motivo grafico è
stato riprodotto in migliaia di esemplari e regalato ai viaggiatori dell’Austrian Airlines,
un grande esempio di disseminazione per andare al di là del circuito dell’arte.
Inaugurazione venerdì 21 settembre ore 18.30
CORSOVENEZIAOTTO
C.so Venezia, 8 Milano
Ingresso libero