Mostra tematica ed eventi che coinvolgono diverse discipline artistiche; dall'arte visiva alla musica, dal cinema alla danza, attraverso un percorso che si snoda in 6 "stanze", in ciascuna delle quali viene approfondito, in maniera non convenzionale, un aspetto legato alla cucina.
Lo straordinario quotidiano della cucina
La cucina è di moda. Lo testimonia il fatto che un grande marchio alimentare italiano, Buitoni, abbia deciso di festeggiare il suo 180° anniversario firmando presso la Triennale di Milano una kermesse culturale ed artistica della durata di 10 giorni dal titolo “A ferro e fuoco. Lo straordinario quotidiano della cucina”, con il patrocinio del Comune di Milano Presidenza del Consiglio Comunale e della Regione Lombardia.
Si tratta di una mostra tematica ed eventi che coinvolgono diverse discipline artistiche; dall’arte visiva alla musica, dal cinema alla danza, attraverso un percorso che si snoda in 6 “stanze”, in ciascuna delle quali viene approfondito, in maniera non convenzionale, un aspetto legato alla cucina.
L’ideazione, progettazione e cura della mostra è stata affidata al gruppo ”The European House – Ambrosetti” che, insieme a Buitoni, accende i riflettori sull’italian way of life per celebrare la cultura gastronomica italiana e il ruolo che la cucina riveste da sempre nel nostro quotidiano.
Un piatto sul pavimento che diventa schermo sul quale viene proiettato un racconto-video della storia della cucina italiana che ripercorre anche la storia umana, effetti spettacolari legati ai gesti quotidiani in cucina, tavoli che mostrano ricette diverse raffigurate e scritte da Davide Oldani, vignette inedite disegnate per l’occasione da Bruno Bozzetto, opere di artisti emergenti ispirate alla cucina, proiezioni di cortometraggi e altro ancora: i visitatori potranno vivere in una dimensione artistica un’esperienza sensoriale legata fortemente alla nostra cultura.
L’intento della mostra è quello di onorare il “saper fare italiano”, di cui Buitoni si fa portavoce e interprete, e dimostrare come dietro ogni oggetto e ogni singolo gesto che ciascuno di noi compie nel cucinare ogni giorno, ci sia un mondo da raccontare, un’immaginario legato alla memoria collettiva e privata assieme, una ritualità che ci accompagna quotidianamente nello svolgere azioni tanto semplici quanto essenziali e soprattutto universali.
Tutto questo sarà raccontato anche in un libro pubblicato da Electa, che verrà presentato in contemporanea con la mostra e distribuito nei book shops dei principali musei italiani.
Chi meglio di Buitoni quindi, la prima azienda che ha fatto della cucina un’arte, e che ha attraversato due secoli mantenendo la sua identità e riuscendo contemporaneamente a rinnovarsi e anticipare i tempi, poteva scegliere di raccontare questa storia?
Quella di Buitoni non è infatti solo la vicenda di un’industria che nel corso degli anni è diventata internazionale, ma anche quella delle persone che vi hanno lavorato, contribuendo al suo successo, e più in generale di tutti coloro che sono stati accompagnati nelle loro vite da questo marchio, entrato pian piano, ma in modo indelebile, nell’affetto della gente e nell’immaginario “mondiale” come uno dei simboli di italianità, rappresentativo di un patrimonio anche culturale, oltre che di costume, da valorizzare.
Questa l’articolazione delle stanze:
E in principio fu la cucina
Così diverse così uguali
Cucina che fai, arte che trovi
Maniche rimboccate: l’Italia in buona sostanza
- tempo + piacere: la cucina dà i numeri
Cucina d’autore
Inaugurazione: 21 settembre 2007
Triennale di Milano
viale Alemagna 6, Milano
Ingresso libero