Meccanismi alla deriva. L'artista rumena rielabora, con un linguaggio pittorico che sempre piu' si allontana dagli stilemi del realismo socialista, la propria cultura e la propria identita' nel quadro allargato dell'Europa e del confronto globale.
Meccanismi alla deriva
a cura di Gloria Gradassi
Marinela Asavoaie, di origine rumena, vive in Italia da qualche anno, ha compiuto gli studi universitari in Romania, ed appartiene a quella generazione emergente di artisti rumeni che ha vissuto il post Ceausescu e che oggi rielabora, con un linguaggio che sempre più si sta allontanando dagli stilemi tradizionali del realismo socialista, la propria cultura e la propria identità nel quadro allargato dell’Europa e del confronto globale.
Marinela Asavoaie è una pittrice che ha il coraggio di scavare nella sua cultura in modo non superficiale, ignorando facili assonanze e ammiccamenti, piacevoli tradizionalismi, senza la paura di mostrare come la vita reale può alimentare dolorose sacche di memoria. Costruisce immagini dense, al limite del soffocamento, una pittura lucida e corposa, fatta di tensioni ed equilibri forzati.
Asavoaie descrive letteralmente il collasso inevitabile di ogni pretesa di formulare progetti meccanici per includere l’esistenza, e si scontra con le formule astratte del socialismo.
Il suo non è un linguaggio teorico, né politico: avendo vissuto in prima persona le vicende di cui parla, mescola riflessioni e ricordi e crea un mondo alienato fatto di figure inquietanti.
Sono vite interrotte, sospese, organismi in crescita intrappolati in meccanismi sconnessi. Spazi senza orizzonti e luoghi senza profondità. Nella negazione dell’eterno presente, dove il tempo e la crescita non hanno prospettive, la vita s’ insinua come forma primaria, resistente ad ogni violenza, e tra le righe si coglie il desiderio di una rinascita, come un voler ripartire da zero e dare corso ad una nuova storia.
La personale di Marinela Asavoaie si inserisce tra le nuove proposte, nel quadro della programmazione della galleria Genus, che alterna artisti affermati ed emergenti, dopo le personali del notissimo Fathi Hassan e del siciliano Carlo Colli.
vernissage 23 settembre 2007. ore 18
Galleria Genus
Via Mario Curzi, 29b - San Benedetto del Tronto (AP)
Orario: 10-12.30; 17-20. chiuso dom e lun mattina
Ingresso libero